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Dopo una settimana,l'astinenza si fece sentire.

Suo padre le stava accanto,ogni volta che la sua voce pelle bruciava,come se stesse strapparsi da un momento all'altro.

C'era sopratutto quando dei conati di vomito non gli permettevano di alzarsi dal water.

Tante volte,nel giro di una settimana ha avuto attacchi di rabbia,incoscientemente ha provato più volte di farsi del male.

Nonostante le braccia ferme di suo padre,non permettendolo di liberarsi,le infermiere l'hanno dovuto legarlo sul letto.

Mentre non poteva grattarsi sui punti in cui la sua pelle stava diventando rossa e prudeva mentre del bruciore lo incarnava nelle sue ossa.

Tanti episodi sono successi,si accontentava delle sigarette del padre,se riusciva stare calmo per almeno un paio d'ore.

Non voleva approfittarne cercava sempre di stare il più calmo possibile,i calmanti o sonniferi che le davano e che le trasmettevano nella sua pelle con un lavaggio puntato quasi tutta la giornata,le avrebbe fatto male.

Voleva sbarazzarsi di quel colore bianco,che dopo finalmente tanto tempo ci stava riuscendo.

L'unica cosa che le faceva male,era il motivo che non c'erano le sua braccia ad avvolgergli mentre aveva un'attacco di panico.

Ma bensì quelle del padre,l'uomo che in vita sua non l'aveva mai abbracciato,e che in quel momento lo stava facendo perché gli faceva sicuramente pena.

Con tutti i capelli scompigliati,la maglia sempre più sudata di prima,delle occhiaie sotto gli occhi e dei dolori nelle ossa sia per l'astinenza che per i sonniferi che le vengono trasmessi.

Tutto ciò a lui non le interessava più di tanto,voleva solo ritornare a spegnere quel freddo che si era creato nel mondo di Louis.

Stessa cosa come suo padre avrebbe fatto con sua madre,l'unica cosa che lui era ancora in tempo a non far succedere quell'episodio.

Nel mondo di Louis,le cose andavano sempre peggio,meglio dire era tutto freddo.

Passate le vacanze Natalizie era tornato per lavorare al suo vestito per la sfilata di moda,e magari fare anche qualche fotografia al suo capolavoro.

In questo momento Louis si trovava nella sala dove tutti stavano per lavorare per conto proprio.

O meglio dire,tutti stavano cercando di creare qualcosa di suo non prendendo spunto dal compagno affianco.

La cosa soddisfava molto Louis,perché affianco aveva ormai la sua migliore amica El.

Lei era tornata,con un bel regalo,dopo che le avevano detto del suo compleanno.

Louis era molto grato per quel gesto,anche se si aspettava che in quella scatola non uscivano delle calze blu e verdi.

Ultimamente il suo pensiero si era basato sempre su quei due occhi verdi.

Era dimagrito parecchio,non aveva voglia di mangiare,non aveva un senso mangiare per lui in quel momento.

I suoi incubi lo portavano di notte a piangere contro il cuscino di Harry,fino a fargli vomitare quel poco che assumeva durante il giorno.

Si sentiva sempre stanco,non sorrideva più come una volta,con lui passava le ore a sorridere su qualunque scemenza.

Adesso è sempre freddo.

Ha l'anima fredda.

È circondato dal freddo.

I suoi occhi blu chiari,erano spariti da un bel pezzo,tutto ciò che potevano notare nei suoi occhi era solo vuoto,ghiaccio,e con un'anima che si congelava pian piano.

Two strangers in a roomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora