Sono il capitano della squadra di Quiddich dell'Irlanda.Sfreccio sulla mia Urracane03 e segno il punto della vittoria.Lo stadio si accende, tengo fra le mani la Coppa di Quiddich e piango dalla felicità.
"Lilyyy" qualcuno mi sta sussurando all'orecchio e con insistenza mi batte sulla spalla.Sussulto, confusa di dove mi trovi.Cavolo! È successo di nuovo! Mi sono di nuovo addorementata in classe!! Non è possibile. "Lily, accidenti ti sei addormentata di nuovo!" Esclama sotto voce Elena la mia compagna di banco.I suoi bei capelli lunghi e neri come l'ebano le incorniciavano il viso bianco di porcellano in modo perfetto."Scusa Elena!! Solo che Divinazione proprio non la reggo!È più forte di me! Poi sta notte prima di dormire mi sono allenata un po' per Aritmanzia e ho fatto tardi" mi scusai.
Pur essendo ancora la Professoressa Cooman in classe,tutti i miei compagni sembrano interessati a tutt'altro. Edward Jordan sembra parecchio interessato a un gufo che svolazzava fuori dalla finestra, un gruppetto di ragazze di Serpeverde particolarmente galline si sbellicano dalle risate mentre Arthur Finnigan crea aroplanini di carta usando le pergamene sullo studio delle interferenze tra Venere e Saturno, e ovviamente, li fa scoppiare in aria provocando piccole esplosioni puzzolenti.
Elena mi porge uno specchietto tra un imprecazione esasperata "Finnigan via la bacchetta! Non siamo ad incantesimi" e una esausta preghiera "Jordan! Guarda la tua cartina! Quel gufo sa volare anche senza il tuo aiuto!!" della prof. che sembra cominciare a surriscaldarsi come una pentola a pressione, le sue pupille sempre più dilatate e una vena incredibilmente sporgente le divide la fronte i due parti.
Chiedo ad Elena "perché? "
"Tu guardati allo specchio e mi ringrazierai" si limita a rispondermi con un sorriso appena accennato.
'Oddio sono un disastro' penso. I miei capelli di un rosso vivo, cadono lunghi e incredibilmente spettinati ed arruffati,sulle mie spalle riflesse nello specchietto blu di Elena.Mi affretto a sistemarmi alla buona.Ma non c'è verso.Come vorrei essere così ordinata, bella, aggraziata e femminile come Elena.La mia faccia riflessa si presenta come la mia camera in disordine. Piena di lentigginisenza un ordine preciso.Il mio naso sembra stare lì a casaccio in messo alla faccia, aspettando che qualcuno gli dia ordini su cosa fare. Ai lati i miei occhi sono completamente fuori tema.Verde oliva, il che non ha nulla a che fare con i miei capelli di un rosso accesso praticamente arancione.
Chiudo lo specchietto di botto e ringrazio Elena. Non trovando di nuovo alcun interesse sulle predizioni di morte che sta cercando di affibiarmi la Cooman, decido di guardarmi intorno.
Il mio sguardo cade subito su un ragazzo, alto, biondo e con lo sguardo di ghiaccio. Non sembra particolarmente attento, il suo sguardo sembra perso nel vuoto.
Mi cade il cuore nello stomaco.Non capisco il motivo. Mi sembra di avere già visto quel volto, ma non a Hogwarts.Se lo avessi visto qui di certo non me lo sarei scordata.
Uno sguardo così glaciale non si vede tutti i giorni.Eppure..
****
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo.Spero tanto vi piaccia questo capitolo, perdonate gli errori ma con il mio telefono scassato è difficile scrivere.
Mi fareste un enorme piacere se commentaste con una vostra opinione, magari con un cosiglio essendo io alle prime armi mi fa molto piacere la vostra opinione! In più scrivetemi se volete che scriva gli altri capitoli!
Grazie mille cento per la lettura♡