Passano i giorni e le settimane.
Non vedo Scorpius da quella notte.
I serpeverde del suo anno dicono che è malato ed è stato ricoverato in infermieria.
Non ho intenzione di andare a vedere come sta.Anche perché quella che si doveva ammalare ero io, a conto suo..
poi mi ha lasciato tutta sola quella sera, e ho dovuto finire il compito per conto mio.Si, ok, mi sono presa un'altra O però, è stato faticoso ogni sera andare nell'osservatorio senza farmi vedere da qualcuno.
Ci mancava poco, l'ultima sera, che non mi facessi scoprire dal gatto immortale di Gazza. Quella Mrs.Purr è diabolica, ha qualcosa, dentro quegli occhi felini,che mi fa gelare il sangue.
Guardo l'orologio, sono solo le cinque di mattina, ma non riesco a dormire.So che se anche provassi a riaddormentarmi sarebbe inutile, non ci sono mai riuscita.
Allora per tenermi impegnata, cerco di ricordare il sogno che ho fatto sta notte, ricordo che ero ad Hogwarts, e con il mantello di Papà, cercavo di raggiungere i sotteranei, poi però buio.So che dovevo cercare qualcosa, che era importante.Ma non ricordo cosa..
Distendo le gambe sotto il piumone e guardo Selene, riposare nella gabbia, appena ritornata dalla caccia. La sua testolina bianca e argento è nascosta sotto l'ala sinistra, ricordandomi una strana statua marmorea.
Fuori l'alba sta appena spuntando e una luce dorata mano a mano più aggressiva filtra dalle tende rosse e gialle, illuminando tutta la stanza di arancione.
Mi decido ad alzarmi, così mi metto le ciabatte, e salto giù dal letto cercando tutta la buona volontà di cui dispongo. Ma appena poggio i piedi per terra ci manca poco che sveglio tutta Hogwarts.Sento un male lancinante al piede destro, magari è stata una forcina di Elena che mi ha infilzato.
Guardo per terra e vedo una piccola scatolina di legno, con incisi dei piccoli agrifogli ripetuti per ogni lato.Non ho idea di chi possa averla lasciata per terra,soprattutto perché vicino al mio letto.. però la curiosità è troppa e quindi decido di aprirla.
Appena tolgo il coperchio vengo investita piacevolmente da un forte odore di erba tagliata e biancospino.Al centro della scatolina vi è solo un foglietto di pergamena bianca.
Decido che non se ne sarebbe accorto nessuno se li do' una sbirciata..così lo apro ed è totalmente bianco, lo stendo sulla mano e lo rigiro un po' di volte, per vedere se c'è scritto qualcosa che non ho notato subito, ma questo rimane immacolato.Poi prima che ci rinunci, un po' delusa e lo ripieghi, questo si anima facendo tre giravolte da 2 cm dal palmo della mia mano e di ritaglia in un piccolo cristallo di neve, che ricade proprio come la un fiocco vero, lento e splendente sulla mia mano.
Lo prendo con delicatezza e instintivamente mi guardo attorno, è bellissimo ma molto fragile.
Quando, ancora stupefatta, lo rigiro nella mano, noto che piccoli ghirigori di inchiostro nero e lucente, compaiono sulla carta bianchissima.Lo avvicino di più ai miei occhi per esaminarlo e capisco che i ghirigori neri, non erano altro che parole.
Riesco a decifrare in quella calligrafia minuta e sottilissima un invito.'Lo so che mi sono comportato da idiota, spero che vorrai ascoltare le mie scuse davanti ad un bicchiere di burrobirra, oggi pomeriggio ad Hogsmeade. Ti aspetto per le due davanti al portone.
Scorpius.'Rimango in piedi imbambolata, ancora con il cristallo in mano.
Rileggo un paio di volte quella grafia sottilissima e ancora non riesco a convincermi che lo abbia scritto Scorpius.È un tipo strano, su questo non c'è dubbio.
Mi abbraccia inaspettatamente, mi molla da sola in un osservatorio in cima ad una torre e poi mi invita ad andare a prendere una burrobirra con lui.