Ricordi di inverno?

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I suoi capelli più spettinati e più chiari del solito.
Sembra quasi che abbiano una sfumatura argentata, ma sarà per colpa della luce.

Ha una felpa pesante blu scura ed indossa una pesante sciarpa di lana con dei ghirigori azzurri, ed un cappello in tinta, da dove spuntano i ciuffi ribelli biondo platino.
I suoi occhi pozzicano l'aria, e il suo sguardo è più azzurro del solito.Tutto questo fa a pugni in un modo irresistibile con il rosso acceso delle sue guance sulla pelle bianca.

Ma che dico?! Irresistibile?!
No..ok.
Non so perché l'ho pensato, ma fa lo stesso, è stato solo un lapsus.

Scorpius sicuramente, per quanto lo conosco, è tutt'altro che irresistibile.
"Pensavo non venissi.." mi scappa e non capisco il motivo ma non riesco a sostenere il suo sguardo ,
più sicuro del solito.

"Ma ti ho chiesto di venire io! Come sarei messo se non fossi venuto?"
mi dice scoppiando a ridere.
La sua risata è incredibilmente calda e rassicurante.
Prendo coraggio e alzo lo sguardo.
Mi sta guardando, e nei pochi momenti in cui teniamo il contatto con i rispettivi sguardi, mi sento in pace.

Come se galleggiassi in un lago.
Uno di quei laghi che si trovano solo in Irlanda.
Quelli verdi, con poche onde ma molto vento.
Poi ritorno sul portone di Hogwarts e sento improvvisamente un freddo lancinante.
Sento la McGranitt chiamarci "Allora voi due, sul portone, cosa aspettate? su muovetevi!".

Meccanicamente ci muoviamo verso gli altri nostri compagni, che ci stavano fissando ridendo.
Quando cominciamo ad incamminarci il freddo diventa veramente insopportabile.

"Senti io faccio una corsa e torno in dormitorio, sono stata una stupida e mi sono scordata di mettermi il giubbotto..torno subito" dico ma Scorpius sembra avere altri piani e come sempre mi contraddice.

Non lo sopporto quando diventa più testardo di me e ha la meglio.
"Non ci pensare neanche, la McGranitt si arrabbierà da morire, ormai non c'è più tempo."
"Per questa volta ti accontenterai della mia felpa.." mi dice con tono un po' serio e un po' divertito.
"Assolutamente no. No, no, no, no.
Tu dopo resri senza, ti congeli e io..."
cerco di dire ma lui non mi lascia finire e si toglie la felpa porgendomela.

Io ibarazzata e insieme contrariata la metto su e il mio corpo viene investito come da uno scroscio di acqua bollente che mi toglie il respiro e mi riattiva la circolazione.
La felpa ha un forte odore di biancospino.

È quasi inebriante.

Tiro sulla testa anche il pesante cappuccio che lascia danzare al vento alcune ciocche rosse dei miei capelli troppo lunghi.

Solo ora mi accorgo che tutti continuano a fissarci, scambiandosi ridolini e sussurri.
"Va meglio" mi richiama alla realtà la sua voce scura.

Alzo gli occhi, che magneticamente si agganciano ai suoi, anche se si trovano più in alto dalla mia traettoria.
"Si.." mormoro un po' confusa, non so neanche io da cosa..
Lui mi sorride anche con gli occhi, e tutto è luce.

Mentre continuiamo a camminare verso la carrozza che ci aspetta per portarci ad Hogsmade non sono affatto in imbarazzo, certo io non sono un tipo da imbarazzarmi in compagnia anche di ragazzi che non conosco, sono piuttosto eloquente e vivace con tutti.

Questa volta però è diverso.

Non mi sento in imbarazzo ma non sento neanche il bisogno di cercare di fare conversazione per coprire il silenzio solo interrotto dal rumore sommesso dei nostri passi sulla neve.

È la stessa sensazione di quando conosci una persona da molto tempo e sai che non hai bisogno di parlare se stai con lei.

Puoi startene in silenzio e sentirti comunque a tuo agio con lei.
Con Scorpius è così.

Neanche lui spiccica una sola parola per tutto il percorso, quasi come ci fossimo messi d'accordo in partenza.
È tutto così naturale.

Quando entriamo finalmente nella carrozza, inizia a nevicare copiosamente.

Siamo uno seduto di fronte all'altra, e nella nostra stessa carrozza ci sono sei Corvonero e quattro Tassorosso che cantano l'inno di Hogwarts allegramente.

Scorpius non sembra avere freddo e si unisce a cantare con gli altri Corvonero, anche se non ci ha mai parlato.

Sembra tutta un'altra persona.
È spensierato e...si..felice.
E in qualche modo questo mi fa sorridere, facendomi arrossire leggermente.

Arrivati a Hogsmeade la McGranitt
ci dà l'orario e il posto ib cui dobbiamo ritrovarci e da lì ci congeda.

"Allora dove vuoi andare?" mi dice sereno e io non posso fare a meno di dirgli "Andiamo dai Tre Manici Di Scopa, così ci scaldiamo un po' e ci prendiamo una burrobirra e così...beh mi spiegherai quello che mi devi spiegare."
lui non sembra di aver sentito le mie ultime parole e si limita a prendermi in giro in modo giocoso "Ah, si?? a riscaldarci?? ora che ti ho anche prestato la mia bellissima felpa e sottolineo bellissima felpa, hai ancora freddo?"io come se fosse la cosa più naturale del mondo scoppio a ridere, una risata che sento che era stata trattenuta per troppo tempo.

Dopo un secondo la mia risata non è l'unica a gorgoliare allegra nell'aria, ma ora l'accomoagna quella di Scorpius, più profonda e vivace.

"Dai andiamo che se no la neve ti bagna la tua belliiiiiiissima felpa!!"
lo prendo in giro e lui ridendo si incammina verso il pub.
Hogsmeade è pieno di gente,i più sono genitori con bambini che portano pacchi e grandi scatole impacchettate.

Sento una piccola stretta al cuore pensando al mio papà e alla mia mamma che si stanno preparando al Natale senza di me.

Scaccio via quel pensiero ma quando arriviamo di fronte al bar, e faccio un passo verso alla porta troppo lungo, scivolo su una lastra spessa di ghiaccio e per un momento vedo solo nero, riapro in fretta gli occhi perché sento una mano calda afferrarmi per il braccio.

I nostri occhi si incollano.
Non sono più ad Hogsmeade, ma in riva ad un grande lago verde.
È inverno e una pesante lastra di ghiaccio ricopre l'acqua.

Nevica troppo forte e riesco solo ad intravedere tra i fiocchi di neve dei capelli rossi che guizzano nel vento.
Sono io.

Sto pattinando sul ghiacco del lago.
Ma come è possibile?
Al di là del lago c'è qualcuno.
Intravedo solo una figura massiccia.

Urlo.

Mi vedo pattinare per raggiungere la sponda del lago.
Sento le mie urla 'No!! noooooo!!!'
E poi gelo.

Un urlo raggelante mi rimescola il sangue nelle vene e sono di nuovo ai Tre Manici Di Scopa.

"Lily!!Lily mi senti?! mi senti?! stai bene?!"

apro gli occhi e vedo il suo azzurro e sento le sue braccia forti stringermi la vita.
"si va tutto bene, sono solo...solo.."

*****
Ciao ragazziiiii
Spero che le vostre vacanze siano partite al meglio, le mie stanno andando benissimo e ci tenevo a dirvi che mi sto affezionando molto a questa storia, più vado avanti più la sento davvero mia, indipendentemente da quanto successo riscossa.
Ormai lo faccio solo perché amo scriverla.
Spero che questo capitolo vi abbia intrigato almeno un po'.
Sto scoprendo anch'io questa storia proprio capitolo per capitolo, proprio mentre la scrivo la invento e è sempre tutto più chiaro ad ogni capitolo che scrivo.
La storia mi si para davanti come se fosse sempre stata li.
Sono orgogliosa,si può dire per una volta,di me.
Sono sempre stata una persona che non riesce per molto tempo a continuare un suo progetto.
Che non riesce ad essere intraprendente ed ambiziosa, o per paura o per insicurezza.
Ma ormai non mi importa più, sono troppo presa.
Infatti volevo solo dirvi he se volete fare qualcosa ma avete dubbi, incertezze, il vostro lavoro non risquote il successo desiderato o altro..FREGATEVENE! fatelo lo stesso perché la vita è una e non si vive per accontentare gli altri.
PRIMA DI TUTTO DOVETE ESSERE FELICI DI QUELLO CHE AVETE FATTO E DELLE PERSONE CHE SIETE.
Tutto il resto va in secondo piano.
Fate quello che vi sentite di fare e ne traerete solamente delle conseguenze positive, ve lo assicura una che ha un sacco di rimpianti perché no ha mai avuto il coraggio di fare ciò che gli piace per paura del giudizio degli altri.
BASTA CON QUESTE STUPODE CONVINZIONI.
Lasciatevi andare, datevi la possibilità di stare bene.
Solo ora lo capisco appieno e volevo condividere ciò, con voi.
Vi voglio bene, Ginny♥






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