Mi fa salire di corsa quelli che sembrano mille scalini a chiocciola.
Mi viene presto il fiatone e comincio ad arrancare mentre salgo le scale ancora aggrappata al suo braccio.
"Quanto manca?" Urlo disperata, lui si volta e mi risponde con non curanza "ancora una cinquantina di scalini", io gli urlo addosso "cosa?!!! Ma che problemi hai?"
Improvvisamente la sua espressione muta in una velocità innaturale, da divertito a serio, quasi preoccupato.
"Oh mio Dio, ma sei tutta rossa in faccia! Stai bene?" A queste parole arrossisco ancora di più, sembra così preoccupato.
Rispondo, abbassando lo sguardo e guardandomi i piedi,con un debole "si".
Immediatamente scende i tre scalini che stanno di dufferenza tra noi due,e mi raggiunge, mi prende per il mento e mi guarda negli occhi.
Improvvisamente il mio respiro si fa più pesante, e il mio battito accellera, è così vicino.
Perché mi fa questo effetto?
È talmente vicino che riesco finalmente ad instaurare un legame tra i nostri occhi.
Il suo sguardo aggancia il mio, finalmente sto per riuscire a vedere oltre quella parete di diamante.
Riesco a sentire anche il suo battito accellerare, attraverso alle vene in rialzo sui suoi avambracci.
Ci sono così vicina, che riesco quasi a scoprire il suo mondo, sono ad un passo dal scoprirti Scorpius.
Sembra capire che sto per abbattere il suo sguardo di ghiaccio, così prendendomi assolutamente di sorpresa, mi carica sulla sua schiena.
"Che stai facendo?! Mettimi subito giù!!!" Inzio a strillare, battendogli addosso i pugni.
Riesco a sentire che soffoca una risata, ma con tono serio mi risponde "Non ci penso nemmeno, ci rallenterai e basta, non ce la fai a continuare.
Se non arriviamo entro cinque minuti sarà troppo tardi per osservare Saturno e Venere."Continua a salire le scale pur con me sulla schiena.
Tento di divincolarmi ma lui mi tiene troppo stretta.Tento di arrabbiarmi, ma improvvisamente mi sento annegare da una pace calda e profonda, e avverto subito una sensazione di piena protezione.
Ne approffitto per osservarlo meglio, ora che gli sono così vicina.
i suoi capelli disordinati, sfumano a punta,in un biondo perlaceo sul retro del collo.
Sulle sue braccia i muscoli affiorano ad ogni sforzo,e le vene si fanno più visibili.
Il suo profumo innonda tutto. È un misto tra il profumo di una sera invernale e menta.
È dolce, ma audace.Lo adoro.
Non mi azzardo ad appoggiare la testa sulla sua schiena, d'altronde mi ha trattato malissimo, io non dipendo da lui.
So camminare benissimo con le mie gambe, non ho bisogno di alcun aiuto.
Sono solo molto stanca, l'atmosfera sicuramente non aiuta.
Il suo profumo è inebriante.L'unico suono sono i suoi passi, che si fanno mano a mano che saliamo,più pesanti e creano un ritmo cadente e soporifero.
Sono così stanca.
Nella torre che ci circonda è diventato tutto buio, l'unica luce è quella delle torce accese qua e là sulle pareti di roccia.