Scorpius si avvicina alla viso minuscolo della fatina con le sue labbra piene e gli dice qualcosa all'orecchio, impedendomi di sentire.
La fatina sembra essere soddisfatta da quello che gli ha sussurrato e si limita ad annuire compiaciuta e si allontana.
Non capisco cosa sta succedendo, ma la creaturina ha sussurrato qualcosa alle altre fatine e ora hanno cominciato a svolazzare vivacemente.
Guardo fissa, cercando di trovare una logica in quello che stanno facendo ma non riesco proprio a capire.
Metto fisso il singolare movimento di alette per tutta la stanza, sento addosso il suo sguardo da un metro e ottanta.
Mi sforzo a non cedere e a non ricambiarlo, cercando di contrarmi sulle fate.
Ad un certo punto noto qualcosa luccicare più di tutto quel groviglio di luce argentea e azzurra.
La luce che viene dalla parete proprio di fronte a me e a Scorpius, è di un oro più caldo e splendente della luce dei raggi del sole.
Scalda solo a guardarla.
Anche se sono come ipnotizzata dal calore che mi trasmette riesco ad intravedere un piccola fatina, forse la più piccolina che batte le ali di cristallo più velocemente delle altre e il movimento provoca una scarica enorme di una polverina dorata finissima, ora capisco da dove proveniva la luce abbagliante.
Mentre la guardo incantata, mi accorgo che anche tutte le altre fatine stanno facendo la stessa cosa con le loro ali, e questa volta riesco a notare anche tantissimi piccoli vasetti cilindrici, non più alti di cinque centimetri, che vengono riempiti dalla polvere dorata.
È un ritmo incantevole, le fatine battono le ali sui vasetti,li riempiono di polverina dorata e richiudono i vasetti pieni d'oro e stelline,che come fossero uniti a del liquido trasparente, formano scie e nuotano fluidi nei vasetti.
Ora comincio a capire.
Mano a mano che si riempiono più vasetti, la stanza si fa sempre più luminosa, fino a quando sembra quasi illuminata a giorno.
Ora posso accorgermi che la stanza circolare è un po' più piccola di quanto mi sembrasse ed è esagonale.
Nella parete davanti a noi, c'è una scrivania, dal legno raffinato e dalle decorazioni sui lati penso sia molto antico, su cui sono posati i vasetti, che saranno più di una centinaia.
Le fatine sembrano essersi addormentate, sono così belle.
Una appoggiata sull'altra ed emettono lievi sbuffi dalle minuscole bocche azzurrine.
Sulla scrivania ci sono anche un mucchio di carte stellari, anche queste penso siano molto vecchie perché alcune sono rovinate e ingiallite, ma conservano ancora il loro fascino grazie ai minuscoli dettagli, alla calligrafia fine e delicata di chissà quale gnomo astronomo, ed ad ogni stella dorata che risalta impeccabile nel cielo dipinto blu notte.
Nella parete a destra c'è una libreria gigantesca che può fare invidia alla mia preferita in biblioteca.
Si vede che è preziosa dagli intagli di rose e creature magiche sui dorsi.
Strabocca di libri polverosi, ma che si capisce che sono stati letti fino all'ultima lettera ed ora hanno solo voglia di essere lasciati in pace e invecchiare dignitosamente.
Me li leggerei tutti in un giorno.
Mi giro e vedo che nella parete a cui diamo le spalle vi è un camino molto grande ed alto, tutto fatto di mattoni. La canna è un po' annerita, chissà quanti ceppi ha visto bruciare per riscaldare un lettore perso nel suo libro.
Sopra alla mensola del camino ci sono varie cianfrusaglie, candele consumate di tutti i colori e dimensioni e dei fiori secchi, in un vaso dorato un po' sporco, riconosco quelle che un tempo erano dovute essere delle viole.
Di fronte al camino ci sono due poltroncine rosse e invitanti, decorate con bottoni d'oro e delle coperte di lana a quadri messe un po' alla rinfusa.Queste poggiano su
un enorme tappeto bordeux a frange decorato con alcuni disegni di stelle e pianeti in rilievo e di diversi colori.C'è anche una piccola finestra e una porticina di legno vicino alla libreria.
Tutta la stanza è cosparsa di strani arnesi di argento, che danno l'idea di essere molto complicati e fragili,ci sono anche una gran quantità di mappe lunari e celesti appese disordinate alle pareti e un sacco di telescopi vecchi ma ancora luccicanti abbandonati quà e là.
Mentre studio la stanza sento ancora il suo sguardo addosso al mio.
Poi mi da un colpetto alla spalla, allora lo guardo e con un cenno della testa, sorridendo, mi indica di guardare nel soffitto.
Alzo gli occhi e rimango senza fiato. Il soffitto è completamente blu notte, costellato da stelline dorate che brillano per davvero.Ci sono anche un'infinità di pianeti,e anche la luna che galleggiano sospesi nell'aria e ruotano a loro piacimento.
Ora non ho più dubbi.Questo deve essere stato a suo tempo, l'osservatorio privato di un professore di astrologia.
Finalmente riesco a parlare "Ti prego dimmi tutto di questo posto".
Lui si siede su una poltroncina e fa sedere me sull'altra.
"Io e tuo fratello lo abbiamo scoperto per caso, sbagliando strada, al nostro primo anno.Era chiuso a chiave, ovviamente, ma tuo fratello James è più che bravo a scassinare porte anche al suo secondo anno" ride lievemente "Così ci siamo fatti aiutare da lui.Non è stato facile, loro" indica con un cenno della testa alle fatine che dormivano ancora profondamente sulla scrivaniabinsieme ad inchiostro e piume "erano contrarie, sai questo posto dopo che lo ha abbandonato Meerlot, un vecchio prof.di astrologia, lo hanno preso beh..loro.Poi per un motivo o per l'altro gli siamo stati simpatici e hanno deciso di farci entrare.Però abbiamo scoperto che qualche volta Gazza lo usa per programmare vendette sugli studenti, quindi beh, bisogna stare attenti" mi dice con semplicità.
"Cosa ci facevate tutta la notte qui dentro?"
Dico incuriosita.
"Programmavamo scherzi o semplicemente giochevamo a scacchi magici, sai un po' di tempo fa eracamo veramente legati io e Albus"mi dice e sento una nota amara nella sua voce e il suo sguardo è vagamente vacuo.
Si alza di botto e prende una scacchiera polverosa e mi chiede: "Facciamo una partitina?","non so giocare" rispondo sincera.
"E comunque da qui come facevano ad osservare le costellazioni, c'è solo una finestra" dico cercando di non essere sospettosa.
Lui mi prende di nuovo per mano facendomi arrosire,è un'abitudine che con me farà meglio a togliersi in fretta.E mi conduce alla porticina di fianco alla libreria.****
Ciao a tuttiii!!
Scusate se non ho aggiornato in sto periodo, solo che sono stata veramente,ma veramente impegnata con la scuola.
È un piacere per me ringraziarvi se state leggendo magari gli altri capitoli, anche se so che sono molto corti (e mi scuso), o anche solo per le poche persone che votano e commentano, veramente non sapete quanto mi siete utili e mi fate felice ahah *momento sfruttamento* (LOL)Ricordo che veramente per QUALSIASI COSA vogliate scrivere, dirmi COMMENTATE, solo così posso sapere cosa dovrei cambiare, in cosa dovrei migliorare o non lo so ahahah
Per ultima cosa (poi mi ritiro) vi stra ringrazio ler la lettura e mi stra scuso per i vari errori!
(Abbiate pazienza, sono un incapace)
Baci♡♡♡♡♡♡♡