Capitolo 27 ~il giorno seguente~

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LIESEL:
Ancora assonnata apro gli occhi e lui non è accanto a me. Mentre l'ansia cresce, trovo un biglietto sul comodino: 'buongiorno principessa'.
Senza nemmeno rendermene conto, mi ritrovo con un sorrisetto ebete sul volto mentre accarezzo quel post-it. Lo amo più di ieri, meno di domani.
Il telefono vibra e lo afferro: 'un nuovo messaggio di Travis'.... ***piccola affacciati alla finestra***
Mi avvicino alla finestra e lo vedo, coi raggi del sole sul viso, e quegli occhi chiari che a malapena riesce a tenere aperti a causa della luce... Ai suoi piedi, con la bomboletta c'è scritto questa frase: 'sorridi, che non immagini nemmeno che bella sei'.... Mi fa un sorrisetto e da dietro la schiena sfodera una rosa blu... La mia preferita! Tutta eccitata scendo di corsa le scale, vado in strada e lo abbraccio forte, e lo bacio. Quanto posso amarlo? Tanto, mi dico. Davvero tanto.
'Sei bella anche in pigiama' dice in tono scherzoso ed entrambi ridiamo.... Ora che ci penso, è da tanto che non rido così... E per 'così', intendo dire 'per davvero'....
TRAVIS
Gioisco all'idea di averla resa felice, e la stringo a me.
***potrebbe essere una tradizione mattutina*** nella mia mente mi sfiora questo pensiero, e la sola idea di lei che mi sorride così ogni giorno, mi fa venire la pelle d'oca.
Le do un occhiata e vedo che, come sempre, guarda il cielo pensando a chissà cosa... 'Che ti prende?' 'Nulla...pensavo' 'si può sapere a cosa?' 'A noi.... Al modo in cui riesci sempre a farmi sorridere... In cui m'hai fatta tornare a vivere'
Quelle parole mi lasciano per un attimo senza respiro... "Tornare a vivere"... Abbozzo un sorriso tutto denti, e vedendo che tra noi cala il silenzio le do un bacio... Sapete, i baci sono il miglior modo per colmare i silenzi.
'Dai vestiti, ti porto a fare colazione in un bel posto' mi guarda con quegli occhioni ancora sognanti, e fa un piccolo cenno col capo. Cinque minuti dopo esce dalla stanza 'dove mi porti di bello?' Mi scappa una risata... 'È una sorpresa'
LIESEL:
Il viaggio in macchina pare interminabile, forse -mi dico- se conoscessi la meta passerebbe più velocemente...
Oh! Finalmente si ferma!! 'Dove siamo?' Non risponde, mi mette una benda sugli occhi, mi prende in braccio e mentre lui cammina io mi sento veramente spiazzata non capendo nulla di tutto ciò. Sento che mi poggia da qualche parte ma non capisco dove... Mi si avvicina, mi bacia e poi mi toglie la benda.
Resto letteralmente pietrificata. È un acquario, tipo quello di Genova, ma all'interno c'è un bar-ristorante e sopra tutti i tavoli c'è -appunto- un grande acquario con tantissime specie di animali... Mi trovo seduta ad un tavolo, all'interno di una specie di cupola, circondata da stelle marine, squali e quant'altro con dinnanzi la persona che amo e una brioches al cioccolato appena sfornata accompagnata da una tazza di cappuccino caldo.... Cosa posso volere di più?
'Sei dannatamente bella, hai gli stessi occhi di un bambino durante la notte di natale' gli sorrido ancora incredula e senza parole, poi, ci diamo entrambi alla colazione tra l'altro buonissima.
TRAVIS
La sorpresa le è piaciuta, di nuovo, e non sa nemmeno cosa le aspetta durante il pomeriggio!! Sono elettrizzato e vorrei rivelarle tutto per poter vedere la sua espressione ma, con grande e ammirevole sforzo, mi trattengo.
'Come hai trovato questo posto?' 'Mi ci portavano sempre mamma e papà quando ero bambino, ogni mattina' 'e noi non possiamo certamente interrompere la tradizione ne tantomeno perderci queste brioches buonissime, perciò domani mattina ci torniamo, vero?' 'Si, piccola mia, ovvio'. Quel suo fare da bambina gioiosa mi riempie di felicità, davvero. Mi ricorda davvero tanto mia sorella... Hanno eguale innocenza, fanciullezza.... Ah, quanto mi manca....

LIESEL
Dopo aver fatto un giro per l'acquario, nel tragitto verso casa la radio trasmette una canzone bellissima ed entrambi ci mettiamo a cantare, felici e spensierati, come se non ci fosse un domani. Una volta arrivati a destinazione è praticamente quasi ora di pranzo 'aspettami qui, le sorprese non sono finite'.
Nei miei occhi si può chiaramente leggere il dubbio più totale, e io resto a fissarlo fino a che la sua bella figura non scompare dalla mia visuale.
Quando sta tornando ha in mano un cesto e io non ho la più pallida idea di cosa abbia in mente, ma mi fido di lui. 'Si riparte' 'e chissà per dove' ridiamo contemporaneamente e lui riavvia il motore. Stavolta riconosco la strada, sta andando alla spiaggia dove ci siamo incontrati spesso, 'eccoci qui, aspettami vicino al mare'... Eseguo e dopo aver parcheggiato mi si avvicina con quel cesto a la 'mo di cappuccetto rosso e lo apre: telone e cibo. Un pic-nic? Okay lo ammetto, non me lo sarei mai aspettata ma vista la mattinata, la cosa mi rallegra. Tendendo il telo lui da un lato e io dall'atro lo stendiamo sulla sabbia e dopo aver preso posto uno dinnanzi all'altra, estrae due vaschette di riso freddo col tonno e due hamburger con bacon, formaggio e salsa tartara...alla sola vista il mio stomaco inizia a brontolare e parlando di tutto con la massima scioltezza, iniziamo a pranzare...
'Come mai tutte queste sorprese? È il mio compleanno e non ne sono al corrente?' Dice con tono acuto e divertito... 'È solo che mi piace quando sorridi. Te l'ho già detto che sei bellissima quando sorridi?' Arrossisco e come al mio solito, incapace di reggere il suo sguardo -come quello di chiunque-, distolgo il mio e fisso il mare, sorvolato dai gabbiani... Chissà quanto dev'essere bello sentirsi così leggeri e liberi... Chissà....
'Tutto a posto?' 'Si, ovviamente! Come potrebbe? Sto mangiando l'hamburger più buono della terra'

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