Capitolo 12

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TRAVIS:
Dalle tapparelle entra una luce al quanto forte e capisco che non prenderei sonno nemmeno se mi dessero delle martellate sulla testa. Lei sarà già sveglia? Prendo il cellulare e senza esitare le scrivo "buongiorno", nulla in più e nulla in meno.
Improvvisamente vengo assalito dalla paura di averla disturbata, di averle creato un fastidio così mi vesto in modo frettoloso e corro verso l'unico posto dove so che posso stare bene: la spiaggia.
Come al solito è bellissima: i gabbiani che sorvolano le barche a largo, il venticello e le onde che si infrangono sulla battigia. Nulla di più perfetto!
LIESEL:
Dopo essere stata catapultata giù dal letto e da quella cagacazzo di mia madre, mi infilo un paio di jeans e una camicia poi esco di casa: direzione spiaggia.
Non faccio nemmeno caso al paesaggio attorno a me, ho la mente in palla voglio solo sdraiarmi sulla sabbia e godermi il sole.
Sono li e chi vedo sugli scogli? Travis. Improvvisamente mi sento come divisa a metà: una parte di me vorrebbe andare da lui, l'altra vorrebbe tornare a casa. Non faccio in tempo a dirlo che...
- hey Liesel! La voce di Travis pronuncia il mio nome.... È così fottutamente bello sentirlo dire da lui!
- hey trav! Rispondo con voce cantilenante
Lo raggiungo e mi stringe forte a se, e io capisco che in quell'istante, non c'è altro posto in cui desidererei essere se non tra le sue braccia.
Lui non parla, io nemmeno. Restiamo abbracciati a guardare oltre l'orizzonte cercando qualcosa che probabilmente non troveremo mai.
***vvvvv vvvvvv***
TRAVIS:
All'imporovviso le vibra il cellulare, dannazione. Stavamo così bene, chi diavolo è?
Cerco di leggere il messaggio con la coda dell'occhio ma senza successo. Ad un certo punto mi sento i suoi bellissimi occhioni addosso. La guardo e lei con dolcezza mi dice "trav mi spiace devo tornare", mi lascia un mezzo bacio sull'angolo della bocca e si allontana. Dio le sue labbra.
LIESEL:
Era John, fanculo! Stavo così bene li dove mi trovavo prima, e invece lui deve vedermi. In lontananza lo vedo venirmi incontro a passo svelto. Si avvicina sempre più, poi mi abbraccia e mi da un bacio dal sapore amaro:
- hai fumato, John?
- si baby, ma solo due tiri.
- lo sai che non mi va sta cosa! Evita!
- sisi.
Odio quel suo fare da fancazzista! Mi sento osservata e in effetti ha una faccia strana rivolta verso di me.
- che profumo hai addosso?
- hem... Quello di, mamma. Rispondo titubante. Cavolo, il profumo di trav!!
- no, è da uomo. È One million!! Tua mamma lo usa? Chiede perplesso
- si!
Non mi crede, mi guarda in cagnesco e in modo distaccato ma poi...

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