capitolo1: cambiamenti

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Dalla morte di papà avvenuta circa due anni fa, mamma non è più la stessa; non che prima fosse una donna modello: sigarette, spesso disoccupata e anche lei mi picchiava, ma solo se le parlavo di lui, non accettava il fatto di averlo perso per sempre e non voleva ricordare nulla di quella sera. 

Anche io sono cambiata: malgrado il fatto che quasi ogni sera papà me le dava di santa ragione, era un grande uomo; fu lui ad insegnarmi "l arte della vita" e anche ad amare. Mi parlava sempre di lui e mamma, di quanto fossero innamorati e mi augurava di poter trovare un amore così in futuro, il che era bellissimo.

Dopo tre anni e mezzo di fidanzamento con John, ci siamo lasciati, o meglio, l ho lasciato perché mi ha tradita con Jenny, una mia cara amica. Il tutto è successo qualche giorno fa e la cosa mi fa stare malissimo: piango ogni sera, ho smesso di uscire con la mia compagnia perché loro ne fanno parte ed ora mi sento sola; passo la maggior parte del tempo con le cuffie nelle orecchie e il volume della musica al massimo. In questo momento ho un assoluto bisogno che il suono di quest'ultima superi di gran lunga il "rumore" del mondo.

Mamma continua a dirmi che ho lo sguardo vuoto, che mi manca quella luce negli occhi che lei è papà chiamavano "la luce dell'amore"; ah quanto lo vorrei qui in questo momento, a insegnarmi nuovamente come si fa ad amare, perché io credo di essermene dimenticata, anzi, di non esserne più in grado. 

Sono passate già due settimane  dalla rottura del fidanzamento e anche se ormai ho quasi superato la cosa, ho deciso che non mi dovrò più innamorare di nessuno, che non mi affezionerò mai più in questo modo alle persone, perché prima o poi se ne vanno e io sono stufa di starci così male. Tutti mi ripetono che l obbiettivo che mi sono prefissata, è praticamente impossibile da raggiungere, che anche se ci vorranno anni, prima o poi, arriverà "quello giusto" e non potrò fare a meno di amarlo; a tutto ciò io rispondo semplicemente che non succederà, non deve, non può succedere. 

In questo arco di tempo ho cambiato compagnia, ora esco con Mat, Sofia, Julia, Harry e Peter: loro sanno di me e John e fanno di tutto per distrarmi dall'accaduto, soprattutto ora che abbiamo passato a pieni voti l esame di maturità e ci possiamo godere un po' di relax; ad esempio, mi portano in spiaggia tutti i giorni e la sera andiamo a ballare e ci divertiamo come matti e inoltre, tra un bicchierino di Vodka e un altro di Artemios, il pensiero di tutto ciò che ho passato si fa sempre più sfuocato, fino a svanire completamente.

* cinque mesi dopo *

I pensieri che mi assalivano tempo fa hanno finalmente smesso di tormentarmi e le cose da allora sono molto cambiate: John e Jenny ora stanno assieme, i genitori di Peter hanno avuto una figlia e lui ne sembra molto contento ed io, beh, io sono ancora qui con le mie idee "anti- innamoramento". Anche mamma, come me, ora è molto più serena e anche se papà le manca molto, ha deciso che è tempo di andare avanti con la vita e così ha trovato un lavoro in un negozio di abbigliamento sportivo e -cosa che credevo impossibile- ha smesso di fumare. 

Ogni giorno mi ripete: "papà sarebbe fiero di noi" e io le rispondo con un cenno d'approvazione. 

Oggi pomeriggio, io Mat, Sofia, Julia, Harry e Peter abbiamo deciso di fare un pic-nic in spiaggia, ma per quanto ne so, probabilmente ci saranno anche Jenny e John e la cosa mi da un po fastidio, non ho affatto voglia di vederli, tantomeno mentre si coccolano: non perché lo amo ancora, bensì perché vedendomi faranno apposta a coccolarsi e baciarsi in modo molto passionale e la cosa mi da letteralmente il voltastomaco. 

È ora di andare e mi suona il campanello: 

- "chi è?" 

- "siamo noi, scendi" 

Prendo la borsa e mi fiondo velocemente giù dalle scale raggiungendo il cancello, dove mi attendono i miei amici, mi fa sempre piacere vederli.

Cinque minuti dopo circa, arriviamo finalmente in spiaggia, stendiamo i teli da mare e... Si mangia! 

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