How I met your dads

Quella maledetta rosa blu

Innanzitutto chiedo scusa per quanto tempo ci ho messo ad aggiornare. Non ho scuse se non quella che amo procrastinare.

Narratore's pov
Billiam stava passeggiando nei corridoi del suo castello intento ad ammirare il mosaico di un bellissimo giardino in fiore sui tappeti per la millesima volta quando si accorse di essersi dimenticato di contare i petali caduti durante la notte.
Tenere il conto dei petali e la frequenza con cui cadevano era fondamentale per sapere quanto tempo gli sarebbe rimasto prima di non poter più cambiare forma, ma nonostante i suoi fratelli gli ricordassero ogni giorno quanto contare i petali rimanenti fosse importante, per Billiam era come contare i giorni prima della sua condanna a morte.

Resosi conto del suo errore tornò a malincuore alla rampa di scale che portava alla sua stanza, ma quando si avvicinò alla porta sentì l'odore dell'ospite.
In quel momento Bill vide solo due ragioni per la quali ci sarebbe potuto essere l'odore di Dipper vicino alla sua stanza: 1) i suoi fratelli avevano portato qualcosa di suo nella sua camera, oppure 2) l'umano si era intrufolato nella sua proprietà senza permesso.

Aprì piano la porta per non far rumore e vide il moro sollevare la campana di vetro che proteggeva la rosa.
I suoi occhi si sgranarono, le sue pupille si rimpicciolirono e il suo istinto registrò il pericolo imminente al quale stava per essere esposto. In quel momento Bill spense il cervello ed agì senza pensare buttandosi sull'umano ringhiando e mostrando i denti per farlo allontanare il più possibile dalla rosa maledetta senza arrecargli alcun danno fisico. Sfortunatamente Dipper inciampò sul tappeto rosso vicino al tavolo in legno e cadde sul pavimento di pietra grigia emettendo un urlo di dolore e mettendosi in posizione fetale cercando di proteggere i suoi organi vitali dalla furia del demone.

Mentre Dipper cadeva la coda di Bill urtò il tavolo con forza facendolo quasi ribaltare e mandando fuori equilibrio la campana di vetro poggiata su di esso che cadde prima sul tavolo e poi sul pavimento, frantumandosi in mille schegge di vetro.
L'umano si rese conto dell'accaduto e vide l'espressione di puro terrore della creatura quando l'oggetto venne a contatto col suolo. Evidentemente Bill credeva che la cosa caduta non fosse la cupola, ma la rosa blu che invece non si era mossa di un millimetro e continuava a risplendere come una piccola luna (Tsukishima Kei). Nonostante lo scampato pericolo il demone si fece prendere dall'ira lasciando che i suoi occhi si tingessero di rosso e che dalle sue narici fuoriuscisse una fiamma che andò a scottare i palmi coi quali Dipper stava cercando di proteggersi da quella che poteva essere morte certa.

-COSA CI FAI QUI?!?!- Urlò Billiam con il viso contorto dalla rabbia ed una vena frontale sul punto di esplodere.
-Giuro che non era mia intenzione romperla!- cercò di difendersi il moro guardando l'altro con un volto in cerca di compassione o pena, ma queste non arrivarono poiché la creatura continuò a gridargli contro un'accusa dopo l'altra.

-TU NON HAI LA PIÙ PALLIDA IDEA DI COSA SAREBBE POTUTO SUCCEDERE SE QUELLA ROSA AVESSE PERSO I PETALI DOPO LA CADUTA!!- ormai la furia del demone era incontenibile e Dipper non era un cacciatore provetto, quindi nel caso in cui fossero arrivato ad un combattimento corpo a corpo lui non avrebbe avuto alcuna possibilità di sopravvivere. Questa considerazione fece scegliere all'umano la via che aveva più chance di riuscita: la fuga.
Presa la decisione balzò subito in piedi ed uscì dalla stanza il più velocemente possibile mentre Bill utilizzava i suoi poteri per ricomporre la campana di vetro.

Prima di andare prese un mantello per proteggersi dal freddo fino al suo arrivo al villaggio, per poi precipitarsi al cancello della costruzione e sparire nel bosco.