*Nicolò's pov*
Sull'aereo i nostri allenatori, le hostess ed i piloti ci accolgono con grandi applausi.
"Oh mettiti lì io adesso ti raggiungo." mormoro a Nora, indicando i posti vicino al finestrino.
Lei annuisce e occupa i tre posti. Vado a prendere qualcosa da bere prima di partire e poi la raggiungo.
"Posso sedermi qua?" chiede Chiesa poco prima del mio arrivo.
"Sono occupati, mi dispiace" risponde lei.
Io prendo Federico per il polso.
"Dopo io e te parliamo, perché non mi va che la tratti così, non se lo merita. Io so la verità più di chiunque altro."
"Lo so, volevo parlarle ma ora non vuole."
"Ora è stanca, chiedilo più avanti tipo domani pomeriggio."
"Mh... hai ragione." mormora "Grazie eh..."
"Di nulla. Riposati anche tu e pensa bene a cosa dirle."
Ci separiamo, io mi siedo vicino al finestrino e inizio a chiedere a Nora cosa si sono detti lei e Fede prima della partita.
"Ci siamo seduti, eravamo vicini... gli ho chiesto di trovare cinque minuti per me e farmi capire se mi devo soffermare su quel bacio o lasciar perdere. Mi ha risposto che non l'avrebbe fatto durante una partita... ora voglio aspettare lui."
"Ok, e ci sei rimasta male?" le domando.
"No, giustamente è concentrato sulla partita... però ora sono così stanca e non avrei potuto reggere una conversazione con lui, specialmente se non avessi sentito quello che volevo sentire."
"E cosa volevi sentire?"
"Non so, però volevo sentire se era giusto provare tutto il casino che ho in testa e quindi dargli un senso oppure capire che è sbagliato"
"Con 'dare un senso al casino che hai in testa' intendi dargli il nome di Federico Chiesa?"
Abbandona la testa all'indietro, non sa cosa rispondermi e forse parlare con lui è l'unica cosa di cui ha realmente bisogno.
*
Atterriamo ed arriviamo in hotel tutti stanchi. Purtroppo dobbiamo mantenere le stanze vecchie quindi Federico sarà con Nora.
Se sentiamo urlare sappiamo chi è.
*Nora's pov*
Arrivo in hotel, non possiamo cambiare le stanze ma non mi importa ora. Voglio solo dormire su un letto comodo, più o meno.
"Fede ti prego sbrigati che non riesco a reggermi in piedi" mormoro quando sta prendendo la chiave elettronica.
Sto letteralmente per crollare quando due braccia forti mi prendono: le sue. Sento che andiamo in ascensore e che poco dopo mi adagia piano sul letto.
Entra qualcuno.
"Fede, appena si sveglia dille che stasera dopo cena la viene a prendere Silvia così dorme a casa e poi domani mattina vanno a fare i giri, lei sa di cosa parlo..." sussurra la voce troppo familiare di mio padre.
Quando chiude le finestre per evitare che la luce entri in stanza, si butta anche lui sul letto.
Ci dobbiamo svegliare quando sono le dieci. Il resto della mattina lo passo mezza morta nella piscina.
Dormo sul lettino fino all'ora di pranzo quando la squadra ha la genialata di prendermi e buttarmi in acqua quando ancora sono addormentata.
"Ma che cazzo vi prendete per essere così attivi?" domando uscendo. Appena mi asciugo andiamo nella sala per pranzare.
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Il limite non è il cielo ma l'allenatore | Federico Chiesa
FanfictionNora è la figlia di Roberto Mancini, allenatore della nazionale italiana di calcio. Ma è solo durante gli allenamenti per l'Europeo 2020 che incontrerà la squadra. Tutti legheranno molto con Nora, abbatteranno il muro che da tempo ha creato attorno...