15. Colpa

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Non avevo pensato al dopo.
Non avevo pensato a quando, come delle mosche, gli altri si sarebbero raggruppati attorno a me.
Bisbigliando, ridendo, e qualcuno pure preoccupandosi.

Il soffitto è bianco.
È l'unica cosa che ho visto quando ho aperto gli occhi.

"Malena, come stai? Ci hai fatte preoccupare, l'infermiera ha detto che-"

Viene interrota da Alex che la rimprovera per essere andata così velocemente e prende la sua parola:

"Come ti senti?"

Non mi sento. Sono troppo stanca per muovermi, per girare la testa e vedere  chi ci sta nella stanza.

"Bene"

Mi passa una mano sui capelli e continua
"L'infermiera ha detto che hai i valori molto bassi. Non mangi abbastanza"

Senza muovere la testa di un millimetro, sposto lo sguardo sul mio corpo.
Ho ancora i vestiti di prima, ma la maglietta è alzata e la cicatrice è ben visibile.

Mi alzo si scatto coprendola e strizzando gli occhi per il dolore.

Mi accorgo solo ora che Elise e Alex non sono gli unici nella stanza.

Luke mi sorride dolcemente.
Sam abbozza il suo solito ghigno.

Mio fratello mi parla ma fisso Sam.
Lo sguardo mi si perde in quegli occhi verdi petrolio.

La postura è rilassata e le gambe aperte ospitano quelle grandi mani.

"È stato Sam a prenderti in braccio e portarti qui. Mr. Rosenberg, Il Prof di motoria, si scusa. E andato via poco fa e ha chiamato mamma"

'È stato Sam a prendermi in braccio'.

E se mi fossi sbagliata?
E se fosss una brava persona?
Magari le sue mani mi hanno macchiata per sbaglio.
Magari scherzava in supermercato, non sapeva di avermi infastidita.

L'avrò giudicato troppo in fretta, mi sarò confusa le idee.

Non sapeva che non lo volessi.

Il sentimento di colpa inizia a farsi strada tra le vene, sorpassando il sangue a destra e sinistra, pompandomi il cuore, facendolo battere a mille.

Con la faccia rossa faccio un piccolo sorriso pieno di vergogna e lo ringrazio.

Luke e Sam vengono chiamati dal coach mentre Alex resta con me e Elise

"Se oggi non te la senti di venire a casa mia fa niente, vengo io da te, ok?"

"Okay"

Alex mi da un bacio sulla testa dicendomi di rimanere qui con Elise fino alla fine delle lezioni, Hannah è a lavoro e non ce la fa a venire.

Non manca molto alla fine, sono le 14 e 30.

"Mr Rosenberg è stato molto carino.
Ti ha presa da Sam per poggiarti qui, chiedendoti scusa almeno mille volte"

Con un tono seducente cerca di continuare il suo piccolo romanzo rosa appena inventato:

"Se non sapessi che ti piace Luke-"

COSA?

"Non mi piace Luke!"

"Aha, dimmene un'altra di barzelletta, questa non fa ridere"

Arrossisco così in fretta da far scoppiare Elise in una risata fastidiosa

"Sei tutta roossa, amore mio, non sai mentire. Perché non me lo hai detto?"

Il Suicidio di Medusa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora