-Eccomii- Urlo dall'ingresso dopo essere arrivata a casa.
-Alla buon'ora- Mi sgrida ironica Marta, urlando dal salone, mentre tiene tra le braccia una bagnarola con delle lenzuola da lavare.
-Sempre gentile mi dicono è- Le rispondo mentre le do un bacio sulla fronte e prendo la bagnarola dirigendomi in bagno per fare la lavatrice.-Come è andata?- Mi chiede raggiungendomi.
-Bene, sia la lupacchiotta che la mamma stanno bene, la piccolina si chiama Aquene- Le rispondo mentre inizio a fare la lavatrice.
-Ooh Aquene come pace, che dolce- Mi dice lei guardandomi.-Una lupacchiotta è in grado di sciogliere il cuore di ghiaccio di Marta Rentoni?-
-Ora sciogliere mi sembra un parolone, la mia anima da regina dei ghiacci non se ne andrà mai, l'unica cosa che può far scaldare il mio cuore è un supplì, quindi dato che qui non sanno neanche cos'è ti propongo di iniziare a cucinare insieme a me!- Mi parla con entusiasmo.
-Accetto!- Le dico mentre mi dirigo in cucina.Ovviamente nel preparare i supplì ci sono state varie gare, come chi riusciva a tenere per più tempo un cucchiaio in equilibrio sul naso, o chi riusciva a fare il maggior numero di supplì nel minor tempo. C'è stata anche una lotta all'ultimo solletico, inutile dire che questa l'ha vinta Marta dato che io soffro il solletico a livelli spaziali.
-E questo era l'ultimo- Dico mentre sto scolando l'ultimo supplì dall'olio.
-Effettivamente questa volta ci siamo superate- Afferma Marta mentre sta passando lo straccio per pulire il pavimento.Ci sdraiamo entrambe sul divano finché il mio telefono vibra.
-Noo, non mi puoi fare questo- Esclamo con un tono eccessivamente drammatico dirigendomi verso il telefono.
-Oh porca miseria- Urlo
-No, no, no e ancora no, perché tutte a me?- continuo a dire disperata.
-Emma cosa è successo?- Mi chiede Marta con tutta la calma del mondo.-Hanno spostato l'esame, è tra una settimana! Non ce la farò mai, è impossibile, non sono neanche a metà del programma, doveva essere tra due mesi quell'esame, sarò bocciata, è sicuro!-Urlo disperata.
-Emma stai tranquilla, ce la farai, e poi seriamente pensavi che dopo aver cambiato città la sfiga che ti perseguita da quando sei nata se ne sarebbe andata?!- Cerca di ironizzare Marta.
-No, ma almeno poteva migliorare- Dico mentre sto per scoppiare a piangere sulla spalla della mia migliore amica.La sfortuna mi ha sempre perseguitato, era sempre sulla mia testa, tipo la nuvola di Fantozzi. In più sono sempre stata molto maldestra, cascavo ovunque. Ho sempre fatto degli sport che mi obbligavano alla grazia e al rigore, mi sono sempre piaciuti, danza classica e nuoto sincronizzato, fanno entrambi ancora parte di me.
A volte mi ritrovo a improvvisare passi di danza classica senza neanche accorgermene, l'acqua è il mio elemento, mi sento bene quando nuoto, amo sentirmi l'acqua che mi scivola addosso, mi sembra di volare, quando posso vado alla piscina comunale e mi scordo di tutto, siamo io e l'acqua, il resto intorno non conta.
A riportarmi alla realtà è Marta che cerca di consolarmi.-Ce la farai- Mi dice dolcemente.
-Ce la devo fare- Ribadisco cercando di autoconvicermi.
Rimango con la testa appoggiata alla sua spalla per un tempo indefinito, poi Marta si alza dal divano e esce dal salone, andando presumibilmente nella sua stanza. Durante la sua assenza sprofondo la testa nel cuscino cercando di trovare un modo per superare l'esame rimanendo illesa.Sento Marta tornare in salone, dopo un po' di silenzio alzo la testa per capire cosa stesse succedendo, la vedo con tutti i miei libri accanto e con un planner in mano.
-Allora quale esame devi dare?- Mi chiede lei decisa.
-Fondamenti neurobiologici e genetici- Rispondo io senza speranze.
Lei mi guarda confusa e mi chiede:
-Ma non è un'esame che si dà a fine anno?-
-Sì, nei calendari è solitamente a fine luglio- Dico io.
-Emma ti stai disperando per un'esame che dovresti dare alla fine di luglio mentre siamo agli inizi di febbraio?- Dice lei guardandomi.-Allora, se non avessero spostato l'esame da marzo a tra una settimana, io avrei avuto il tempo di studiare, l'avrei passato e avrei dato a maggio "Metodi e tecniche dell'intervista e del questionario", a giugno avrei fatto "Attività di laboratorio e gruppi di apprendimento" e a inizio luglio "Metodi e tecniche di conduzione dei gruppi", così per il prossimo anno avrei dovuto dare 5 esami invece di 8 e se fossi rimasta abbastanza avvantaggiata avrei dato altri 3 esami del terzo anno.- Le spiego.
-Tu sei un mostro- Afferma lei sbalordita.
-Un mostro che presto sarà bocciato- Mi lamento io.
-Tieni- Mi dice lei mentre mi passa un planner. Io la guardo confusa.
- Con questo potrai organizzare il tuo studio, passare l'esame e mettere in atto il tuo diabolico piano- Mi spiega Marta.
-Grazie, grazie, grazie- Le dico abbracciandola.
-Ora però vai a dormire-
-Si capitana- Esclamo mentre inizio a salire le scale.Vado in bagno e mi lavo i denti, fortunatamente non mi devo struccare dato che non sono truccata. Mi tolgo i vestiti che ora cominciano a diventare scomodi e al loro posto metto una maglia molto over size di un colore petrolio chiaro e mi dirigo al letto. Appena poggio la testa sul cuscino mi addormento, è stata una giornata più impegnativa del previsto.
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Ora mi sento libera
RomantikEmma Giulia Nonti, una ragazza solare, che ama la vita nonostante il suo passato nasconda tanti segreti. Cosa può succedere quando si trasferirà e i suoi segreti non le daranno pace e nel mentre la sua paura di amare si farà spazio nella sua vita...