Cap. 6 Fatelo per voi

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Una donna ogni 15 minuti subisce una violenza di qualsiasi genere nel 2019, sono 88 donne al giorno.

Nel 2017 43.467 donne si sono rivolte ai centri anti-violenza.

Il 67,2% ha iniziato un percorso di uscita dalla violenza.

Tra queste donne il 63,7% ha figli, nel 72,8% dei casi minorenni.

La violenza più frequente non è quella che avviene per strada ma è la violenza domestica esercitata nell'ambito familiare, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, stalking, percosse e abusi sessuali.

Nella vita, l'88% delle donne ha cambiato strada almeno una volta a causa del catcalling.

Gran parte di tutte le donne che ho citato non hanno denunciato alle autorità la violenza.

Sono rimaste in silenzio, chi per paura e chi per vergogna.

Parlate.

Denunciate.

Fatelo per voi.

Sento il bisogno di una doccia fredda, ma ora devo fingere che vada tutto bene.
Vado in bagno, mi bagno i polsi e dietro la nuca.

Esco dal bagno e trovo davanti al rifugio tutti che scherzano e ridono, tutti tranne lui, Ubert.
Mi unisco sorridente a loro e non si accorgono di niente.

-Emma che dici, meglio questo o studiare?- Mi chiede Marta con un sorriso a 32 denti.
-Beh direi decisamente questo- Rispondo io contenta. Dopo la mia risposta c'è un abbraccio di gruppo, li amo, ormai sono la mia seconda famiglia.

Guardo l'ora, sono le 16:54.
-È stata una giornata fantastica, grazie, penso che ora dobbiamo iniziare a dirigerci verso casa- Dico ridendo.
-Sì direi che è il caso, tra poco farà buio- Dice Terence sorridendomi.

Dopo aver passato altri dieci minuti a chiacchierare montiamo sui cavalli, come all'inizio Valerio mi ha aiutata, a differenza che stavolta mi sono sentita protetta.

Anche il ritorno è stato fantastico, il sole stava scendendo pian piano e la luce era magnifica, il tempo è passato in fretta tra una risata e l'altra.
Prima di andare a casa siamo passati al maneggio per mettere i cavalli nelle stalle, ho dato da mangiare a Chepi che era veramente affamata, è una cavalla dolcissima, sento di essere in sintonia con lei.

Dal maneggio ognuno sarebbe dovuto andare a casa propria ma stasera Marta sarebbe dovuta uscire con Terence, si io li shippo come coppia, anzi, tutti li shippiamo, sono così carini, e quindi sarei dovuta andare a casa da sola.

Dopo i fatti accaduti oggi non mi sento molto tranquilla di tornare a casa da sola.
-Valerio tu hai fretta?- Gli chiedo.
-No, perché?- Risponde dolcemente lui.
-Se non avevi fretta volevo chiederti se potevi accompagnarmi a casa, non mi va di tornare da sola- Gli spiego.
-Ma certo Em- Mi dice abbracciandomi.

Dal maneggio a casa non è lunga la strada, chiacchieriamo del più e del meno mentre lui ogni tanto poggia il braccio attorno al mio collo come per riscaldarmi.
Una volta arrivati davanti al cancello di casa siamo uno davanti all'altra.

-Em, posso farti una domanda?- Mi chiede lui.
-Ma certo-  Dico io sorridendo
-Va tutto bene?- Chiede lui serio.
-Si si, assolutamente, perché?-  Dico io con una voce un pochino troppo acuta. Non so dire le bugie.
-Hai sempre voluto fare le cose da sola, non hai mai voluto farti accompagnare a casa perché non volevi abbandonarti alle tue paure, sei la femminista migliore che io conosca, oggi quando hai capito che saresti dovuta tornare a casa da sola sei diventata pallida, è successo qualcosa?- Mi parla serio.
A queste parole non so che dire, prendo un respiro profondo.
-Vieni, entra, ti racconto- Dico con un filo di voce mentre apro il cancello.

Entriamo in casa, mi siedo sul divano e lui si siede accanto a me. Inizio a raccontargli l'accaduto e finisco col versare alcune lacrime. Lui mi fa appoggiare la testa al suo petto per farmi calmare, sento il suo cuore battere con calma, sento il suo respiro, mi sento più leggera ora.

Dopo un po' di silenzio sento lui che mi dice:
-Stai tranquilla, quel bastardo la pagherà- La sua voce è dura, non sta urlando ma mi tranquillizza.
Rimango accoccolata al suo petto per un tempo indefinito, mi sento al sicuro, sento che questo sia il posto più bello del mondo, tra le sue braccia.

Il silenzio viene rotto dalla voce di Valerio:
-Em, sono le 22:45 , io vado, non aspettare Marta, penso che tornerà tardi dato che è con Terence, va a dormire- La sua voce è così rassicurante.
-A domani, grazie- Dico quasi sottovoce.
-Di niente gnoma- Dice mentre mi dà un bacio sulla fronte ed esce di casa.
Mi alzo dal divano e vado in bagno, ho i capelli raccolti in una treccia, me l'ha fatta Valerio mentre ero poggiata a lui, è molto protettivo, gli voglio un mondo di bene.

Mi faccio una lunga doccia calda, i miei muscolo si rilassano, durante la doccia ho sempre cercato di svuotare la mente, anche da bambina, mi sentivo leggera.
Una volta uscita dalla doccia mi metto il pigiama e vado a letto.
Non ho mai trovato una sensazione più bella dell'entrare nel letto dopo la doccia con il pigiama e le lenzuola pulite.
Una volta sdraiata mi addormento nel giro di pochi minuti.

Ora mi sento libera Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora