Valerio
Emma si è addormentata, mi abbraccia come se fosse una bambina, le devo dire quello che provo, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro, dopo il bacio di oggi potrei scoppiare, l'avrei baciata altre mille volte. Quando sono con lei sto bene, mi sento in dovere di proteggerla, mi piace tutto di lei, il suo essere bambina, i suoi capelli arancioni, il suo fisico perfetto a mio parere ma sempre sbagliato a sentir lei, il suo carattere, la sua spontaneità. Non so cosa succeda a una persona quando di innamora e non so neanche perché si innamora, ma so che io sono innamorato di lei, so che una parte di lei è dentro al mio cuore. Lei non ha fatto nulla per piacermi, si è mostrata così com'era, senza fingere. Devo dirglielo.
-Nooo!- I miei pensieri vengono interrotti da Emma che si sveglia all'improvviso urlando e alzando la schiena di scatto.
-Tranquilla, era solo un sogno- Le dico appoggiando la sua testa tra la mia spalla e il mio collo.
Lei scoppia a piangere in un pianto disperato, non sapevo cosa fare.-Hei, guardami, è un sogno, se ti va raccontamelo- Gli dico cercando di capire perché stesse così male.
-Ho sognato mia madre, era in casa, mio padre le urlava contro e lei non reagiva, poi ha iniziato a picchiarla senza pietà, io ero lì ma ero come paralizzata e non riuscivo fare niente‐ Mi ha spiegato tra un singhiozzo e l'altro.
-Stai tranquilla, tua mamma è donna forte, sono sicuro che starà dormendo tranquillamente ora- Gli sussurro per essere il più dolce possibile.-Non riesco più a dormire, possiamo restare svegli?- Mi chiede con ancora le lacrime agli occhi.
-Ma certo, cosa vorresti fare?- Le dico mentre le accarezzo i capelli.
-Mh, non lo so‐ Mi risponde cercando di fare un sorriso.
-Ok, allora scelgo io- Dico iniziando a fargli il solletico.-Dai ti prego basta- Dice ridendo. La smetto e mi siedo sul letto, lei è seduta affianco a me con le sue gambe sulle mie.
Mi guarda sorridendo, sento il bisogno di parlarle e dirle tutto.-Em-
-Dimmi- Esclama guardandomi.
-È complicato da spiegare, e non sono mai stato bravo con le parole- Le inizio a dire
-Stai tranquillo, ci sono io davanti a te non una commissione di professori- Dice
-Già, è solo che... Il bacio di stamattina, per me, non è stato solo un bacio, non siamo solo amici noi due, io desidero che ci fosse qualcosa di più che un'amicizia tra noi- Gli dico tutto d'un fiato.- Valerio, ti condanneresti da solo-
-Perché Emma?-
-Sai che non ho più fiducia nell'amore, non ci credo più, se ora ti baciassi, cosa che ho molta voglia di fare, ti condannarei a una relazione fondata sull'insicurezza-
-Emma, io non ti dirò che sono diverso dagli altri, però ti posso dire che sono disposto a correre questo rischio per te- Le dico mentre la bacio.
-Sei sicuro?- Mi sussurra mentre continuo a darle baci.
-Sì, mi piace il rischio- Le dico.Ogni volta che ci baciamo è sempre più intenso, ho baciato altre ragazze nella mia vita ma con lei, con lei è diverso. Lei bacia da dio, le nostre labbra si vogliono, le nostre lingue si intrecciano.
Lei è seduta su di me ed è da mezz'ora che mi dice di "non avere aspettative su questa relazione" "non sentirti obbligato" e io è mezz'ora che le ripeto che voglio provarci, voglio avere lei al mio fianco.
Lei ha paura, paura di soffrire, paura di non essere abbastanza, paura di fidarsi, ma giuro, mi impegnerò a far sì che tutte queste paure svaniscano.-Guarda, c'è l'alba- Mi dice a un certo punto con lo stesso entusiasmo di una bambina.
-Dai andiamo a vederla- Le rispondo mentre mi alzo per poi prenderla in braccio e uscire dal rifugio.
-Sei sicuro di quello che fai? Ci posso arrivare anche da sola‐ Mi dice impaurita, sento le sue gambe stringere forte i miei fianchi perché ha paura di cadere, lei non sa che non la lascerei mai cadere.
-Si sono sicuro, il prato è bagnato, tu sei scalza e hai i piedi congelati, se camminassi qui mi diventeresti un ghiacciolo vivente- Le dico dandole un bacio sul naso.- Che meraviglia‐ Esclama sottovoce.
Restiamo così, a guardare l'alba.
-Direi che è ora di tornare a casa- Mi dice.
Rientriamo nel rifugio e io mi sdraio di nuovo sulla brandina mentre lei cerca i vestiti con la speranza che si siano asciugati.
Io la guardo muoversi nella piccola costruzione, è stupenda. Ha trovato i vestiti e mi guarda arrossando.-Non è che potresti smettere di guardarmi? Mi devo cambiare- Mi chiede diventando sempre più rossa in faccia.
-Va bene va bene- Le dico tappandomi gli occhi con le mani, però non riesco a smettere di guardarla.
Lei si gira di spalle si toglie la maglia scura e indossa la sua lunga maglietta azzurra, dopo indossa anche i leggins, anche se non erano fondamentali dato che la maglia le faceva da vestito.
-Posso riaprire gli occhi?- Le chiedo.
-Si si-Mi alzo dalla brandina e tolgo anche io i pantaloni recuperati qui e indosso i miei, vado vicino a Emma, che si sta mettendo le scarpe, per prendere la mia maglia, vedo che arrossisce appena le sono vicino, indosso la maglia e le do un bacio sulla fronte.
Sono le 7:53 e noi stiamo ripartendo dal rifugio, stiamo chiacchierando di cavolate e ridiamo tantissimo. È una ragazza bellissima, ma quando sorride mi fa impazzire, le si forma una piccola fossetta sulla guancia sinistra. Adoro il suo essere bambina, il suo essere pura.
Siamo arrivati davanti al suo cancello di casa ridendo e prendendoci per il culo a vicenda, sono stati due dei giorni più belli della mia vita.
-Se ti va entra, ti offro un thè- Mi dice lei a un certo punto.
-Si, volentieri- Le rispondo entrando dopo di lei dal cancello.
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Ora mi sento libera
Storie d'amoreEmma Giulia Nonti, una ragazza solare, che ama la vita nonostante il suo passato nasconda tanti segreti. Cosa può succedere quando si trasferirà e i suoi segreti non le daranno pace e nel mentre la sua paura di amare si farà spazio nella sua vita...