Cap. 17 Cristian

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Dopo aver provato, invano, a convincere mia mamma che non aveva interrotto nulla, Valerio ha apparecchiato e mi ha aiutato a portare le cose in tavola, portando anche me a sacco di patate facendo ridere a crepapelle mia mamma, mi ha preso in giro tutta la serata. E ora siamo qui tutti insieme a chiacchierare e ridere.

-Valerio, sei qui da due giorni e non ti ho ancora chiesto cosa fai nella vita- Esclama a un certo punto mia madre.
-Sono un tenente dell'esercito e lavoro come forestale a Trento, ma sono laureato in legge. Emma ci aiuta spesso al centro forestale- Spiega lui sorridendo.
-Sembri molto più giovane allora-  Esclama mia madre.
-Oh no, ho solo tre anni più di Emma, mi sono laureato mentre ero già arruolato e ho potuto fare quello che si fa in cinque anni in tre-
-Ahh- Sembra stupita mia mamma.
-Tu hai origini alto adesine?- Chiede sempre più curiosa.
-Mia mamma è svizzera e mio papà invece è di Bolzano ma con origini di Lucca, io sono nato a Bolzano ma vivo a Trento da quando sono tenente- Parla con molta calma.

-Queste cose non le sapevo neanche io, racconti più a mia madre che a me- Esclamo cercando di imitare una bimba arrabbiata.
-È già tesoro- Mi risponde mia madre ridendo mentre Valerio mi lascia un bacio sul naso.
-Quanto rimarrete qui ancora?- Chiede la donna che mi ha messo al mondo.
-Penso altri 2 o 3 giorni al massimo se Valerio è d'accordo, in più vorrei anche vedere Cristian, è un anno che non lo vedo- Dico a mia mamma.

-Uh a proposito di Cristian, l'ho visto ieri in palestra, inizialmente non l'avevo neanche riconosciuto, è cresciuto tanto dall'ultima volta che è venuto qui, si è fatto proprio un bel ragazzo, educato come sempre-
-Mamma!- La sgrido indicando con la testa Valerio.
-Chi è Cristian?- Chiede lui giustamente.
-L'ex di Emma- Esclama lei.
-Non è vero, è il mio migliore amico mamma, non dire cose che non sono vere-
Dico con una voce troppo acuta.
-Si certo, se ne è accorta anche la vostra professoressa, a proposito chissà come sta, potresti passare a trovare anche lei-
Fulmino mia mamma con lo sguardo e poi parlo.
-Mi farebbe molto piacere, ci sono ancora molto legata alla Tei-

È stata una delle poche insegnanti a capirmi veramente, mi manca, ho ancora il suo numero, potrei provare a mandarle un messaggio. Chissà se si ricorda di me.
Finiamo di cenare ridendo e scherzando finché mia mamma non dice che pensa lei a sparecchiare.

-Io vado a camminare un pochino, ti va di venire?- Chiedo a Valerio.
-Si- Dice lui alzandosi.
Iniziamo a camminare in silenzio, sto andando verso la vigna, ci venivo sempre quando da piccola volevo stare sola.
-Chi è Cristian?- La sua voce interrompe il silenzio tra noi. Si è fermato e ha le mani in tasca e sembra triste.
-Il mio migliore amico- Rispondo io fermandomi davanti a lui.
-Ok, ora mi dici la verità?-
-È il mio migliore amico- Ribatto io.
-Perché non mi dici la verità?- Sembra sempre più triste, forse è il caso di raccontargli tutto. Mi siedo sull'erba, guardo le stelle e prendo un bel respiro.

-Cristian è il mio migliore amico, è vero, c'è stato un periodo in cui eravamo di più ma non siamo mai stati destinati a stare insieme, è una di quelle persone che nonostante sia stronza riesce a farti venire sempre un sorriso anche quando le cose non vanno, è stata la prima persona con cui mi sono aperta e gli ho raccontato la  nostra situazione familiare, l'ho raccontata prima a lui che a Marta, ma questo non lo sa. È l'unica persona che ha capito com'era veramente mio padre solo guardandolo. È lui che mi ha difeso da Alex e gli ha anche tirato un pugno sul naso. Gli voglio un bene dell'anima e anche se siamo stati lontani non vedo l'ora di riabbracciarlo- Intanto Valerio si è seduto accanto a me e ora mi cinge le spalle con il braccio.
-Dove abita Cristian?- Mi chiede.
-Hai presente il muretto sul quale oggi abbiamo mangiato la pizza?-
-Sì-
-Esattamente in quel palazzo- Gli rispondo io.
-Ok, domani ci andiamo- Sono rimasta spiazzata dalla sua risposta, mi sembrava che gli stesse antipatico solo dal nome.

-È bello questo posto- Parla mentre si sdraia sull'erba. Mi sdraio accanto a lui e guardo le stelle.
- Perché ti interessava tanto di Cristian?-
-In realtà non lo so, ma sentire te che lo volevi rivedere e sentire tua madre che ne parlava così bene, forse, forse mi ha fatto diventare un pochino geloso-  Mi risponde lui.
-Puoi stare tranquillo, è l'unica persona di cui non puoi essere geloso, è come un fratello-
-E invece la tua professoressa?-  Chiede interessato.

-Lei è stata la prima persona a credere in me, l'adoro, anche se son passati quasi dieci anni sono ancora affezionata a lei, è di Latina vorrei passare a trovare anche lei-
-Penso proprio che dovremo chiedere la macchina a tua madre- Dice lui cogliendomi di sorpresa.
Mi appoggio al suo petto e insieme guardiamo le stelle.

Ora mi sento libera Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora