7. È normale amare

210 20 1
                                    

Pov Aizawa

"L'altra volta Hizashi è stato davvero gentile nel difendermi per la questione del film horror. Spero comunque che Nemuri non ci abbia fatto delle foto di nascosto sennò ci ricatterebbe fino alla fine dei nostri giorni." penso mentre cammino per tornare a casa.
Oggi Zashi non ha potuto accompagnarmi a casa perché aveva promesso già a Kumo che avrebbe accompagnato lui.

Più che altro mi dispiace perché dovrà rifare tutta quella strada per tornare indietro e tutta questa strada per ritornare a casa sua; e non mi dispiace perché mi piace passare del tempo da solo con lui.
Sospiro.
A che voglio memtire... Certo che mi piace passare del tempo da solo con lui.
"Pensando ad altro...utimamente si sono uniti anche dei nuovi ragazzi al nostro gruppo. Sembrano simpatici anche loro, meglio così, l'importante è che non mi infastidiscano"
Mentre faccio mente locale delle persone che si sono unite a noi mi rendo conto di trovarmi davanti la porta di casa.
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<Shota!>> sento qualcuno urlare appena apro la porta
Alzo lo sguardo notando una bambina dai cappelli castani con un vestitino rosa e bianco e delle calze a zampa di gatto.
<<Che cosa vuoi Aki?>>
<<Secondo me dovresti aggiungere un po' di colore alla tua stanza fratellone. Volevo dirtelo prima di dimenticarmene>>
Mi blocco dal levarmi le scarpe per metabolizzare la sua frase.
<<SEI ENTRATA IN CAMERA MIA!?>> urlo innervosito
I miei occhi diventano rossi e i miei capelli iniziato a levitare.
<<AHHHHH MAMMA SHOTA STA USANDO IL SUO QUIRK!! VUOLE FARMI MALE!!>>
Neanche il tempo di tornare normale che mia madre sbuca dalla porta della cucina con gli occhi rossi come il sangue e i capelli che le levitano sulla sua testa.
<<Che succede ho sentito un urlo- oh>> mio padre si zittisce subito non appena ci vede
<<Shota quante volte ti ho detto che non devi usare il tuo quirk per spaventare tua sorella!?>>
<<Ma anche tu lo stai facendo...>> rispondo guardandola
<<Io sono tua madre e guarda che...>> sospira ritornando normale <<Solo non usare il tuo quirk per spaventarla>>
<<Bhe dille di non entrare in camera mia>>
<<Te l'ho sempre detto che devi chiuderla a chiave>> è mio fratello Hikaru a parlare
<<Giusto, perché invece di insegnare ad Aki a rispettare la privacy degli altri devo essere io a tutelarmi vero?>>
Senza neache aspettare una risposta corro al piano di sopra in camera mia; evitando la voce di mio padre che mi chiede di tornare giù e sentendo la voce di mia madre che sgrida mia sorella.
Perdendo le speranze, sento mio padre iniziare a sgridare anche lui Aki.
Fa ridere come ora si comporti da padre presente; che sia chiaro io non lo odio o robe del genere, solo che non mi è andato mai giù il fatto che non fosse molto presente quando eravamo più piccoli (anche se Aki è ancora piccola effettivamente).
Per esempio quando gli chiedevo di fare qualche gioco insieme mi rispondeva che doveva lavorare, o se magari mio fratello gli chiedeva di andare a vedere una sua partita di basket lui gli rispondeva che aveva già preso altri impegni sempre di lavoro (che in realtà era andare al bar con gli amici molte volte); poi spariva per giorni o alla peggio per mesi e ritornava come se niente fosse.
Se c'è una cosa che non voglio nel nostro rapporto e quello di affezionarsi.
Negli ultimi anni sembra essersi reso conto di quanto abbia trascurato la sua famiglia, infatti non esce più con gli amici, va a vedere le partite di Hikaru, gioca con Aki e va a fare la spesa con la mamma.
Sospiro.
A volte credo di essere io il problema, l'unico della famiglia con cui non riesce a riallacciare un rapporto.
Vedo la uce del computer lampeggiare, così incuriosito mi avvicino per controllare quale fosse il problema, scoprendo che si tratta di una videochiamata di gruppo.
Non ho altra scelta che accettare.

Io:
Ehi

Hizashi:
SHO! IT IS THE FOURTH TIME CHE PROVIAMO A CONTATTARTI

In your mind ~ EraserMic/MicZawa💛🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora