6. La mano

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Hizashi pov

Dopo una nottata in bianco riesco finalmente a trovare un po' di sonno e cosa succede? La sveglia suona.
La disattivo girandomi più volete nel letto prima di alzare le coperte e coprirmi.
<<Ehi little mic, what are you doing? Finirai per fare tardi se non ti alzi>>
Giro la testa di lato notando la figura allegra di mio padre sulla soglia della porta.
<<Dad>> inizio a parlare mettendomi seduto <<Posso farti una domanda?>>
<<Spara pure>> mi risponde sedendosi a sua volta
<<Come hai conosciuto la mamma?>>
Sulle sue labbra si forma un sorriso dolce e sincero.
<<Ho conosciuto tua madre grazie ad un bar. Lei lavorava come volontaria ed io amavo quel posto; ci andavo sempre con gli amici>>
<<E come ti sei innamorato di lei?>>
<<Io mi sono innamorato di lei a vista la prima volta che la vidi dietro il bancone>> mi dice sorridendo <<Ricordo che inizialmente quando volevo parlarle i was so shy. La fece lei la prima mossa>>
<<Davvero?>> chiedo con incredulità
Conoscendoli credevo fosse stato lui a fare il primo passo
<<Già>> dice con un sorriso imbarazzato grattandosi la testa <<Che posso dire...ero davvero innamorato e avevo paura di rovinare tutto>>
Annuisco; alla fine posso capirlo, anche io avrei paura a fare la prima mossa.
<<Anyway, come mai tutte queste domande? Ti piace qualcuno?>>
A questa domanda mi alzo di scatto dal letto.
<<BYE DAD!>>
Esco di corsa dalla mia camera andando ad infilarmi velocemente la divisa e a sistemarmi i capelli, lasciando mio padre scioccato seduto sul mio letto.
Scendo sorpassando la cucina andando invece ad infilarmi le scarpe
<<Hold on Hizashi>> dice mia madre prendendomi dal colletto della camicia prima che potessi uscire e trascinandomi in cucina <<You need to eat. Non puoi andare a scuola a stomaco vuoto>>
E con questo mi mette un piatto di uova davanti incoraggiandomi di mangiare.
Sospiro.
Ovviamente non ho scelta, così inizio a portarmi più forchettate possibile e più veloce che posso alla bocca.
<<Little mic, you have a crush e non ce lo dici?>>
Sgrano gli occhi sentendo le parole di mio padre appena sceso in cucina
<<WHAT!?>> è tutto ciò che riesce a dire Kaori mentre spalanca la bocca scioccata.
<<My baby>> dice mia madre sorridendo amorevolmente
<<Ehi no no! Avete capito male! Non ho nessuna cotta!>> cerco di difendermi diventando sempre più rosso -lo posso dedurre sentendo il calore sulle mie guance-.
Mia sorella sorride, e quando sorride non è mai un buon segno.
<<Sei sicuro? Perché ho sentito che sei molto amico con un certo Shouta->>
<<SHUT UP KAORI!>> grido attivando accidentalmente il mio quirk
<<Hizashi cerca di non usare il tuo quirk. Non vorrai rendere sorda anche tua sorella>>
<<I'm sorry mom>> dico facendo un respiro e alzandomi da tavola
<<Alright. Non volevo creare tanto scompiglio. Vai a scuola little mic, se vuoi dopo ne riparliamo>> dice mio padre accarezzandomi la testa
"Certo, come no. Quel dopo equivale a mai." penso correndo fuori casa.
Mentre cammino perso tra i miei pensieri ascoltando la musica -ogni volta che faccio la strada per scuola da solo mi sento la musica così mi fa compagnia- penso ad una qualche uscita divertente con il mio gruppo.
"Potrei invitarli a casa...no, Kaori ha già inviato i suoi compagni. Magari un giro al parco! Ah no, l'ultima volta che ci sono stato uno sciame di api voleva usarmi come vittima sacrificale per la loro regina"
Mi gratto la testa in cerca di idee fin quando non sento una mano poggiarsi sulla mia spalla.

Aizawa pov

Io mi chiedo ogni volta mia sorella e mio fratello che razza di pause strane facciano nelle loro scuole fuori città.
Oggi sono tornati a casa e a quanto pare hanno dei giorni di festa di non so quale tipo, possibile che alla Yuei queste feste non vengano calcolate? Vorrei riposarmi anche io e recuperare le ore di sonno che ho perso.
D'altro canto anche mio padre è tornato dopo il suo viaggio di lavoro, anche se continuo a credere che si fosse preso un po' di tempo per sé.
Almeno ieri sono stato rassicurato sulla stabilità familiare quando l'ho visto ballare con mia madre su una canzone della radio mentre ridevano e si abbracciavano. Ogni tanto litigano, ogni tanto ridono...che strani gli adulti.
Mi chiedo se mai in un futuro mi sposerò anche io sarò così.
Perso nei miei pensieri quasi mi stavo dimenticando di percorrere la strada per andare a scuola, fin quando i miei occhi non trovano una testa bionda familiare.
<<Ehi Zashi buongiorno>> dico a bassa voce poggiando la mano sulla sua spalla
Si gira di scatto afferrandola e facendomi quasi cadere.
<<Oh! good morning Sho>> dice sorridendomi non appena si accorge che sono io
<<Si può sapere che ti è preso?!>>
<<I'm sorry. Ero perso nei miei pensieri e pensavo fossi un villain>>
<<Ovviamente...un villain che attacca un ragazzo con la divisa della Yuei per di più di mattina>> sbuffo ricominciando a camminare mentre lui alza le spalle
Parliamo per tutto il tragitto, o meglio...Hizashi lo fa; io mi limito ad ascoltarlo ed ad annuire ogni tanto.
Arrivati davanti al cancello di scuola notiamo Tensei, Shirakumo e Nemuri seduti sulla panchina.
<<RAGAZZI! BUONGIORNO!>> urla Kumo
Ci viene incontro sorridendo seguito dagli altri due che a loro volta ci danno il buongiorno.
Dopo un momento Oboro scoppia a ridere con Tensei che cerca di fermarlo e a sua volta cercando di fermare una risata. Nemuri invece ci guarda con un sorriso, oserei dire, malizioso.
<<Cosa?>> chiedo alzando un sopracciglio
<<Potevate dircelo che venite a scuola mano nella mano...magari per non perdervi lungo il tragitto>> ridacchia Muri indicando le nostre mani
Io e Hizashi ci guardiamo, più guardiamo le dita intrecciate l'una alla mano dell'altra, e ci separiamo di scatto diventando rossi.
<<Uh dai non fate i timidi ora!>> dice Nemuri sorridendo
<<Shut up Muri!>> le urla Hizashi
E con le risate ormai impossibili da trattenere di Tensei e Kumo, ci dirigiamo in classe.

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