3. Amici!

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Aizawa POV'S

Sto davvero pensando di infilargli questa matita nell'occhio.
Mi dà il nervoso.
Sono seduto al mio banco e non bastava quella matta di prima ma adesso anche il biondo deve infastidirmi; continua a fissarmi come se non ci fosse nessuno in classe oltre a me.
Ogni tanto qualche compagno si gira a guardarci alzando un sopracciglio, e quella sottospecie di nuvola accanto a lui ridacchia dandogli qualche botta al braccio.
Mi staranno forse prendendo in giro?
<<Shouta Aizawa?>>
Sentir pronunciare il mio nome mi distoglie dai miei pensieri e mi costringe ad alzarmi in piedi
<<Si?>>
<<Vieni qui>> dice il professore facendomi segno di avvicinarmi
Inizio a caminare guardandomi intorno; di certo non piaccio particolarmente a due ragazze essendo che mi hanno guardato disgustate.
<<Bene ragazzi, secondo me il metodo migliore per iniziare a conoscersi è la presentazione alla cattedra>>
"Ecco...perfetto, proprio quello che non mi andava di fare".
Sospiro, sperando che il professore non mi senta; l'ultima cosa che voglio è sembrare maleducato.
Non è il primo professore che mi fa fare una presentazione davanti alla classe, e ho avuto solo brutte esperienze al riguardo.
Alle elementari un bambino mentre tornavo a posto mi fece lo sgambetto facendomi sbattere la testa sul pavimento; i miei genitori furono chiamati di fretta perché il mio naso non smetteva di sanguinare.
Alle medie invece mentre parlavo una mia compagna usò il suo quirk su di me, facendomi svenire davanti a tutta la classe; sono stato un giorno intero a dormire...pensandoci bene non è stato così male.
Riesco a sentire lo sguardo del biondo su di me; sono sicuro che non si perderà neanche una parola di quello che dirò.
<<Il mio nome è Shota Aizawa>> dico, pronto già a tornare al mio banco
<<Non così in fretta. Su non essere vergognoso, dicci qualcosa di più>>
<<E va bene. Mi chiamo Shota Aizawa, mi piacciono i gatti, mia madre lavora come cassiera in un supermercato mentre mio padre è un avvocato. Ho un fratello maggiore e una sorellina minore, però loro adesso sono fuori città. Mi piace molto il succo di frutta alla pesca e- per la prima volta da quando mi sto presentando mi giro verso il biondo -mi piace stare da solo. E con questo ho finito>>
Il professore fa un sorriso enorme dandomi una pacca sulla spalla con forse un po' troppa energia.
<<Bene Aizawa, puoi andare a posto. Ottima presentazione>>
Annuisco facendo poi quello che aveva detto.
Arrivato al mio banco rimango un po' sconcertato al pensiero che nessuno ha tentato di "mettermi fuori gioco"; si spera in un anno scolastico tranquillo.

********************
Hizashi POV'S

"Okay...I think che quella frase 'Mi piace stare da solo' sia una frecciatina nei miei confronti".
Quando Aizawa -che bello sapere il suo nome e cognome- torna a posto lo guardo con un sorriso.
Non si libererà di me facilmente.
<<Amico piantala di provarci, quello vuole ucciderti>> mi sussurra 'Kumo con un accento di divertimento nella sua voce
Alzo gli occhi al cielo.
<<Ma no che non vuole uccidermi; è solo un po'...timido>>
<<Se...proprio timido>>
Nell'esatto momento in cui stavo per rispondergli sento la voce del professore chiamarmi.
<<Hizashi Yamada?>>
Mi alzo di scatto al sentir pronunciare il mio nome.
<<I'M HERE>>
<<Uh, you're English?>>
<<Oh, Yes, pio padr-->>
<<No aspetta. Vieni a dirlo qui davanti a tutti; vieni a presentarti>>
<<OKAY>>
Invece di camminare praticamente saltello fino alla cattedra; posso sentire le risate dei miei compagni e quella di 'Kumo più di tutte.
<<HELLO EVERYONE my name is Yamada Hizashi. Mio padre è americano e possiede un bar in città, mentre mia madre è giapponese ed è una fruttivendola. Ho una sorella maggiore, adoro i cani, mi piace molto il caffè- mi giro verso il Aizawa -Mi piace fare amicizia>>
<<Wow, mi piace il tuo entusiasmo ragazzo! Puoi tornare al tuo posto>>.
Annuisco sorridendo e dirigendomi verso il mio banco.
Guardo Kumo che mi fa l'occhiolino e il pollice in su.
Mi giro verso Aizawa notando il suo sguardo annoiato, tanto che abbassa la testa sul banco rassegnato.
"Ha capito che non demordo".
Sorrido ancora di più sentendo gli altri miei compagni di classe presentarsi.

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Aizawa POV'S

Fortunatamente la lezione è finita, ma è stata...noiosamente lenta.
Al suono della campanella mi alzo rimettendo a bosta le mie cose nella mia cartella.
Striscio fuori la classe senza farmi vedere; o meglio, così speravo.
<<SHOUTA AIZAWA WAIT>>
Stringo gli occhi in preda ad una crisi isterica.
Mi giro per poi vedere Yamada e quel suo amico, mi pare si chiami Oboro Shirakumo, corrermi dietro.
<<Cosa vuoi?>> chiedo con la mia solito voce monotona
<<Ti va di fare la strada insieme? Anche io e Kumo andiamo per di qua. Please?>>
Di certo se andiamo nella stessa direzione e gli dico di no sarebbe davvero imbarazzante.
<<EHI ZASHI NON CORRERE COSÌ VELOCE>>
Urla il suo amico con il fiatone
<<Potevi anche aspettarmi>> dice poggiandogli la mano sulla spalla per riprendersi
<<Ah scusa Kumo. Però ho chiesto ad Aizawa se vuole fare la strada di casa con noi>> spiega puntando il suo indice verso di me
<<Sai che non è una scusa questa. Comunque ha accettato o no?>> chiede...come se io non fossi davanti a lui
Alzo le spalle <<Va bene, basta che riesco a tornare a casa perché sono stanco>>
<<YESSS>>
Finalmente ricominciamo a camminare verso le nostre case.
Tutto a un tratto sento la presenza di qualcuno un po' troppo vicino a me.
<<Tu sei Aizawa Shota vero?>> chiede l'amico di Yamada
<<Si. Tu invece sei Shirakumo Oboro giusto?>>
<<Oh sì!>> afferma lui con un sorriso <<Sono contento che ti ricordi di me!>>
<<Tu invece sei...?>> chiedo girandomi verso il biondo
<<WHAT!? TI RICORDI DI LUI MA NON DI ME!?!?>>
<<Wooo sono più importante!>> urla Shirakumo scherzando
<<Zitto Kumo! Oh heck. Sono Yamada Hizashi...quello con il padre americano>> dice mettendo il broncio
Quasi mi viene da ridere.
È ovvio che lo sapevo; non sembrava ma avevo sentito la sua presentazione, mi diverto solo a prenderlo un po' in giro.
Dopo qualche altro minuto di camminata finalmente arriviamo davanti casa mia.
<<Siamo arrivati, o meglio, sono arrivato>>
<<Bene, ci vediamo domani allora amico>> dice Shirakumo ricominciando a camminare
<<Si, ha ragione Kumo ci rivediamo domani. Ehm...posso chiamarti Sho?>>
A quella domanda i miei occhi si allargano per un momento.
È la prima volta che qualcuno che non sia la mia famiglia mi chiama con il mio nome; usando un diminutivo poi.
<<Certo>> dico cercando di non lasciare intravedere il mio stupore
<<AWESOME! Tu puoi chiamarmi Zashi>> dice con un sorriso
Annuisco mentre lo guardo correre energetico verso il suo amico che si è appoggiato ad una ringhiera -sicuramente per aspettarlo-.
Mentre infilo le chiavi nella serratura della porta penso ad una sola cosa; ho degli amici.
Faccio un piccolo sorriso mentre entro dentro.
Con l'energia di quei due sicuramente non sarà un anno tranquillo.

~ Angolo geografico ~
YOOOOO!! Bhe c'è voluto un po' di tempo però eccoci qui (si ho aggiunto due fratelli ad Aizawa, quando li metterò nella storia a fine capitolo vedrò di mettere anche le loro foto come gli altri).
Diciamo che la fine di questo capitolo non mi piace tantissimo, però ehi essendo la mia prima storia ci accontentiamo no?
Bene, come al solito commentate e ci vediamo nel prossimo capitolo🕺

In your mind ~ EraserMic/MicZawa💛🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora