Sei mesi dopo
«Lo vedi?» domando rivolgendo a mia madre, osservando lo schermo.
«È bellissimo» sorrido davanti a lei che ammira piacevolmente il feto e mi stringe per mano.
Riporto lo sguardo sullo schermo dell'ecografo e la ginecologa continua a muovere la sonda sulla mia pancia, ormai già gigante ma non tanto.
«È così piccino» mia madre mi sussurra eccitata.Quando sono rientrata da Londra, esattamente sei mesi fa, ho voluto atterrare a Milano per la mia famiglia.
Loro non avevano reagito male quando dissi della mia gravidanza, anzi mia madre non ha fatto altro che starmi accanto. E neanche mio padre aveva reagito male.Cambio pensiero, pensando a Jorge, che in questo momento presumo stia allenando con la sua squadra del club. Non lo vedo da sei mesi ma ci siamo sentiti sempre tramite Skype, nonostante ogni giorno ne sento la sua mancanza.
«Perfetto, il cuore e il battito cardiaco del bambino è tutto apposto» la ginecologa mi fa togliere dai pensieri e sorrido, «il bambino sta molto bene ed è normale che ti dà dei scalci» ridacchia e prosegue, «vogliamo scoprire il sesso del bambino?»
«Sì!» rispondo e lei annuisce.
Riporto lo sguardo a mia madre e stringo la sua mano. Lei continua a rassicurarmi il più possibile che davvero andrà tutto bene nel futuro.
«È un maschio» riporto lo sguardo sulla dottoressa.
«Eh?»
«È un maschietto!»
Mia madre emette un grido di felicità e la dottoressa ci guarda divertita.
«Così quando sarà grande giocherà a calcio con il suo papà» commenta mia madre.Guardo meglio il feto sull'ecografo e mi rendo conto che è davvero un maschietto.
«Solo se vorrà. Non gli permetterò mai di obbligarlo delle sue scelte.»Annuisce e la dottoressa conclude il lavoro, «bene, vado a stampare e poi ritorno» annuisco e pulisco la pancia bagnata di gel.
Sono sicurissima che Jorge sarà contentissimo che nascerà un maschietto; me lo confessava il giorno della partenza da Londra. Il suo sogno è quello di far imparare al suo figlio lo sport e il mondo del calcio.
*
Saluto tutti i miei colleghi ed esco dal palazzo. Metto via la mia macchina fotografica dentro la borsa; oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro poiché da domani dovrò stare al riposo per la gravidanza.
L'insegnante Rossi e i tutti miei colleghi si sono congratulati con me, facendomi una piccolissima festiccina.
Lancio un'ultima occhiata al palazzo per cui ho lavorato, studiato e imparato; il mio sogno è quello di diventare una fotografa, e so che ritornerò qui non appena mi riprenderò meglio. Inutile dire che mi mancherà.Ritorno a casa quando ricevo un messaggio da Jorge, leggo e sorrido:
~ Colleghiamoci fra dieci minuti. Ho una sorpresa per te <3~
Gli rispondo dicendo "va bene" ed mi infilo nell'appartamento.
Saluto mia madre intenta a fare il bucato sul terrazzo e vado a cambiarmi e sistemarmi prima di scoprire la sorpresa di Jorge, nonostante tramite su Skype.Eh si, anche io ho una sorpresa per lui.
Rientro in salotto con il computer portatile in mano e mi siedo sul divano mentre mia madre esce dal terrazzo e sbuffa rumorosamente.
«Che succede?» domando incuriosita posando una mano sulla pancia che il bambino mi dà piccoli scalcetti.
«Stavo pensando a quando ritorno a Milano ma per adesso voglio passare del tempo con te.»
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Soltanto te|| Jorginho Frello #Euro2020
FanfictionElisa è una ragazza di ventisei anni e vive a Napoli. Ha una grande passione per la fotografia e infatti sogna di diventare una fotografa professionista. Ha un cugino di nome Lorenzo Insigne e grazie a lui, alla sua squadra della Nazionale, sopratt...