«Spinga, signorina!» mi dice la ostetrica e faccio come ha detto lei ma ancora invano.
Stringo forte la mano della mia amica, l'unica che gli hanno permesso di essermi vicino, in assenza di Jorge.
Dannazione, voglio lui. Qui vicino a me.Emetto dei respiri pensanti e a causa del dolore quasi non riesco a stare ma sono, comunque, costretta lo stesso.
«Aspettiamo un minuto e poi spinga ancora, va bene?» annuisco davanti alle parole della dottoressa.
Marta mi guarda totalmente preoccupata e sta sul punto di scoppiare in lacrime, vedendomi soffrire.
«Dai, tesoro... c'è la puoi fare. Ti credo in te.»Scoppio in lacrime, non per il dolore, ma perché semplicemente mi manca Jorge.
«Voglio Jorge, ti prego» quasi piagnucolo, «chiamalo e fallo venire qui.»La ostetrica ci interrompe e mi concentro sulle spinte.
«Dai, dai, ultima spinta.»Con tutta forza che mi è rimasta do' una spinta più forte di prima, quasi urlando e nel contempo una porta spalanca di scatto e prima che esce il bambino, il mio cuore fa un tuffo nello stomaco.
«Jorge!» esclamo e lui si avvicina con sguardo terrorizzato mentre la ostetrica si allontana con il bambino.
Lui è rimasto inorridito osservando la scena all'interno, Marta mi fa pulire il sudore sulla fronte e in meno di un minuto, mi ritrovo il bambino sulle mie braccia.
«Piccolino» sussurro ammirando la mia bellissima creatura, «amore della mamma.»
Non riesco a trovare altre bellissime parole per descrivere questa creatura.
Jorge si accascia per terra davanti a me e Marta esce dalla sala. Mi intenerisce troppo nel vedere il suo sguardo perso e fisso sul bambino.«Benvenuto, Paulo.»
Lui ridacchia commovente e si avvicina per vederlo meglio. Poi mi guarda a me e mi avanzo per dargli un bacio.
Le sue mani toccano su quelle di Paulo che gli sto allattando, quest'ultimo stringe a sua volta il dito di suo papà.
«Sono bellissime queste manine.»Scoppiamo in risate come fossimo dei ragazzini ubriacati e la sua testa si fionda nel mio collo, rimanendo così per un infinità di minuti.
Si solleva e prende una scatolina rossa dalla tasca della sua felpa.
Apre la scatolina e sento il mio cuore affluire bruscamente, mi guarda dritto nei occhi e le sue mani tremano.
«Penso che il momento giusto sia arrivato. Non sai quanto volevo che accadesse questo, desideravo che succedesse in un momento più speciale di noi due. Nonostante quasi un'anno fa tutto è andato di fretta, il mio cuore fu attratto di te sin dal primissimo giorno in cui ci siamo conosciuti, ossia a Roma. Io ti amo da morire ed è inutile che ti dica quanto mi sei mancata in questi mesi; oggi è il tuo compleanno, per fortuna, ho acquistato l'ultimo biglietto per venire da te, solo per venire da te. Ora ti trovo te con una creatura più bella che c'è in questo pianeta. Il regalo è questo e te la sei meritata... mi vuoi sposare?»Emetto un singhiozzo stupita, istintivamente, le mie guancia si bagnano di lacrime.
Non riesco a connettere il cervello, ho appena partorito il bambino e adesso trovo un'altra sorpresa che non me l'aspettavo.«Io... non so che... non...» non riesco a pronunciare nessuna parola ma so solo muovere la testa in segno di affermazione.
Mi fa staccare la mano da Paulo e infila subito l'anello nel dito. Poi passa il pollice per asciugare le lacrime e mi regala un bacio passionale.
«Non so come amarti» dico posando la mano sulla sua guancia.
«Amami come sai amarmi.»Non riesco a descrivere come mi sento in questo momento. Finalmente siamo insieme ed uniti in una nuova famiglia.
«Non vedo l'ora che questo Paulino giocherà con me a calcio» sorrido sentendo la sua voce nell'orecchio.
«Si realizzerà, mi fiderò ciecamente di te e di Paulo.»
Mi sorride di nuovo e mi bacia di nuovo.
La porta si spalanca entrando l'ostetrica di prima.
«Non vi vorrei interrompervi ma dobbiamo prendere il vostro bambino per fare dei controlli.»Annuisco e dopo aver dato Paulo alla dottoressa, rilasso le spalle e i miei occhi si appesantiscono.
«Amore...» mi richiama, accarezzandomi i miei capelli.
«Hmh...»
«Ho deciso di trasferirmi qui a Napoli e di acquistare una nuova casa tutta per noi.»Spalanco gli occhi, «Ma con il calcio?»
«Giocherò di nuovo al Napoli, mi hanno comprato.»
«Stai scherzando?»
«No, anzi per me è una fortuna. Non è più giusto che tu continuerai la vita senza di me e neanche Paulo. Quindi ho deciso di creare una nuova vita con te e Paulo qui a Napoli.»
Ogni secondo rimango cento volte più sbalordita delle sue parole, mi fanno sentire quasi protetta e al settimo cielo.
Metto le mani sulle sue guance, trascinando nell'incavo del mio collo e stringo con forza e dolcezza le spalle.
Sono così fiera di me stessa e di aver cercato l'uomo che fa tutta per me.
E sono fiera anche di Jorge.*
Spazio autrice:
Ecco a voi l'ultimo capitolo ma ci sarà un'epilogo (che non so quando aggiornare 😞 a causa dei impegni per la vacanza) quindi spero di aggiornare al presto possibile. A presto 💙
STAI LEGGENDO
Soltanto te|| Jorginho Frello #Euro2020
FanfictionElisa è una ragazza di ventisei anni e vive a Napoli. Ha una grande passione per la fotografia e infatti sogna di diventare una fotografa professionista. Ha un cugino di nome Lorenzo Insigne e grazie a lui, alla sua squadra della Nazionale, sopratt...