CAPITOLO 9

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[Clarke]
Sono corsa via più veloce che potevo, potevo sentire la sua voce da dietro ma volevo solo scappare, mi sentivo soffocare, soffocare da lei, dai miei pensieri, dalle mie emozioni, tutto mi stava soffocando in quel momento.
Finalmente trovo Bellamy e Octavia, gli dico di portarmi in fretta a casa senza fare domande, gli avrei raccontato tutto dopo.
Bellamy credeva che mi avessi fatto qualcosa Fin, per un attimo voleva picchiarlo, ma l'ho rassicurato che il problema non era assolutamente lui.
Arrivati a casa per fortuna mia madre non c'era, correre frenteticamente per tutta la casa di fronte a lei non sarebbe stato il massimo.
Mi sudano le mani ma allo stesso tempo ho la gola secca, agito le mani nell'aria ma allo stesso tempo mi sentivo paralizzata.
L'unica cosa che riusco a dire è "ho fatto una cosa terribile" e continuo a ripeterlo senza sosta.
Bellamy: "andiamo Clarke dicci che è successo, iniziamo a preoccuparci!"
Octavia: "esatto tranquilla, qualunque cosa sia la risolviamo."
Clarke: "no voi non capite, non si può cancellare quello che ho fatto!"
In coro e a voce abbastanza alta mi dicono di sputure il rospo "DICCI CHE È SUCCESSO CLARKE!"
Clarke: "HO BACIATO LEXA!"
Questa frase è uscita così velocemente dalla mia bocca, ora mi rendo ancora più conto della gravità della situazione.
Clarke: "capite che ho fatto, lei è la mia vicina di casa, lei è la ragazza che mi ha sempre insultata, lei è quella ragazza da cui ho sempre voluto mantenere una certa distanza, lei è una ragazza a me non piacciono le ragazze, lei è lei e io l'ho baciata!"
Comincio a piangere.
Octavia mi mette un braccio intorno al collo e mentre cerca di abbracciarmi dice: "senti Clarke non dico che tu stia esagerando perché solo tu sai come ti senti ma forse è possibile che tu abbia qualche sentimento per Lexa, voglio dire lo sai che questo risponderebbe a tutte le tue domande di questi giorni e a questo bacio.
E anche se fosse io non vedo dove sia il problema, tu sei una spleandida ragazza e sei libera di baciare chi cazzo ti pare, chiaro?
Clarke: "tu non capisci, lei non mi piace è solo che mi fa andare letteralmente fuori di testa."
Bellamy: Clarke se lei ti fa andare fuori di testa ci sarà un motivo, insomma anche io e Octavia ti facciamo impazzire ogni tanto ma è diverso perché lei lo fa continuamente e non deve essere per forza una cosa terribile."
Clarke: "i-io, lei poteva raggiungermi se avesse voluto, non l'ha fatto.
Io non sarò una ragazza da una notte e via come tutte le altre per lei, io voglio una relazione seria e questa è una cosa che lei non mi potrà mai dare.
Anche se io ammettessi di provare qualcosa per lei, avete ragione, qualcosa di davvero forte che mi fa andare fuori di testa... "
Octavia: "forse questo bacio è stato improvviso per te quanto per lei ma questo non vuol dire che tu non le piaccia e se non fosse così sarebbe davvero una stupida, tanto peggio per lei!"
Clarke: "grazie ragazzi per esserci, anzi per tutto, vi voglio bene."
Bellamy e Octavia: "ti vogliamo bene anche noi".
Quella sera mi addormentai tra le braccia dei miei migliori amici al sicuro da tutto se non da quello che sarebbe successo domani, era inevitabile e non mi potevano proteggere da Lexa e da quello che provavo per lei.
Il mattino dopo è stato abbastanza traumatico, mi lavavo e vistivo con una tale lentezza, avevo paura di andare a scuola, avevo paura di vederla, avevo paura di cosa mi avrebbe detto lei perché una cosa è certa io non sapevo proprio cosa dirle.
Non ero sicura di quello che provavo per lei ne se volessi qualcosa da lei, è tutto così confuso, perciò preferisco non parlarci.
Alla fine sono riuscita ad essere pronta in orario e arrivammo a scuola 10 minuti prima, questo è un problema!
Bellamy: "quindi che si fa se arriva ti rapiamo e ti portiamo via o vi lasciamo sole?"
Clarke: "sinceramente non lo so, lo capirò quando la vedrò, voi tenetevi pronti a rapirmi però."
Octavia: "va bene va bene ahah."
Passano quei maledetti 10 minuti e suona la campanella, non l'ho vista, sono triste eppure dovrebbe essere una buona cosa.
Insomma io voglio vederla ma sono davvero spaventata.
Passano le prime due ore di letteratura inglese, una vera palla, tranne quindo i miei pensieri andavamo sui suoi bellissimi occhi verdi che l'altro giorno mi osservavano dolcemente e le sue labbra, dio le sue labbra, erano così morbide e soffici, erano così piacevoli anche se avevano un retrogusto di vodka e tabacco, doveva aver fumato o bevuto.
Poi ho iniziato a pensare se quella sera avesse baciato qualcun'altro, probabilmente era così insomma è di abitudine per lei farsi qualcuno alle feste.
Probabilmente il mio era solamente il terzo o il quarto bacio della serata, dio quanto sono stata stupida, allo stesso tempo pensare che avesse baciato altre ragazze mi fa venire il volta stomaco letteralmente, sento di avere come un nodo in gola!
Chiedo di andare in bagno, ho bisogno di aria mi sento soffocare, il professore lo nota e acconsente subito.
Mi siedo un attimo nella panchina all'entrata, li arriva un po' di aria fresca, ad un certo punto mi viene voglia di prendere qualcosa alla macchinetta e visto che ho soldi a portata di mano ne approfitto.
Mh vediamo patatine? Caramelle? Cookies? Twix? C'erano così tante schifezze da avere l'imbarazzo della scelta, alla fine scelgo le patatine, metto il mio dollaro e mi chino per ritirarle... "ottima scelta Griffin, ma ti conviene prendere una bottiglietta d'acqua perché fanno venire un sacco di sete".
Mi si gela il sangue, rimango immobile, non voglio girarmi, so benissimo che è lei, conosco la sua voce, non so che cosa fare.
Sono costretta a girarmi non ho molto spazio in cui correre via questa volta.
Mi giro ma non la guardo negli occhi, riesco a dire solo "cosa ci fai tu qua a quest'ora, non dovresti essere in classe?

clexa al giorno d'oggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora