Capitolo 11 La stanzina

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Entrammo nel corridoio buio nascosto dalla libreria. Dex cercò sul muro un interruttore e accese la luce.

Caspita...tre ragazzini che cercano di salvare il mondo dai mimar o da qualsiasi cosa sia successo... pensai; chissà cosa stanno passando gli altri e perché i mimar non hanno preso anche noi?

"Fantastico" esclamò Arcade facendomi ritornare alla realtà.
Il corridoio portava ad una stanzina un po' disordinata: i muri erano ricoperti di vecchi giornali e foto in bianco e nero, sotto una pila enorme di fogli accatastati si scovava una scrivania, ma la cosa più importante che attirava la nostra attenzione era una scatola di cartone pizzata sul pavimento proprio al centro della stanzina.

Ci avvicinammo tutti e tre a quella strana scatola. Dex la aprì.
All'interno c'era un grande quaderno di cuoio firmato col nome Logan M.
"Conosci un qualche Logan? Magari era un amico di tuo nonno" gli chiese Arcade.
Presi il quaderno in mano e lo aprii.
"O magari è l'autore del nostro libro" esordii io.
Non era un quaderno qualsiasi, era l'edizione originale de La Leggenda Dei Mimar.
"Wow fammi vedere" disse eccitato Arcade prendendomi il libro dalle mani, per terra cadde un foglio.
Io e Dex ci piegammo per raccoglierlo, le nostre mani si toccarono, per un secondo anche i nostri occhi si incrociarono, ma poi Dex si tirò in piedi imbarazzato e velocemente.
Aprii il foglietto. Improvvisamente capii.
"Guardate!" esclamammo insieme io e Arcade, parlando però di due cose diverse.
"Inizia tu" mi disse.
Mostrai il foglietto ai ragazzi: 49"
"Un altro simbolo strano..." disse Arcade.
"No! No! Ora capisco, non so come ho fatto a non vederlo prima" iniziai io, "hai una cartina?" mi rivolsi poi a Dex, il quale andò velocemente a prenderla. Me la passò in mano.
"Coordinate!" esclamai.
Vedendo gli sguardi perplessi dei miei due compagni iniziai a spiegare meglio: "i numeri che abbiamo trovato sono coordinate!" tirai fuori dallo zaino gli indizi, "41°13'49" a N, nord" dissi puntando sulla cartina.
"Grande Cheyanne" esclamò Arcade
"Ci manca l'Est però per sapere un punto esatto" osservò Dex.
"Già..." sbuffai.
"Intanto abbiamo fatto un passo avanti. Brava" aggiunse poi sorridendomi.
Arcade gli diede un'altra occhiataccia, "io invece..." iniziò poi con un tono quasi arrabbiato, "ho scoperto che pure l'edizione originale non è stata terminata" continuò.
"Ah" era tutto quello che Dex riuscì a dire.
"Ah..." ripeté Arcade facendo la voce.
L'aria si fece tesa.

"Okaaay perché non cerchiamo qualcos'altro di utile qua?" proposi poi, loro iniziarono a guardare da due parti opposte della scrivania.
Io invece mi concentrai sui muri. Vecchi giornali che parlavano di persone scomparse da un giorno all'altro. Poi le foto. In bianco e nero, ingiallite ai lati, non si riusciva a vedere bene. Mi avvicinai e aguzzai la vista. Quelle erano foto di... "mimar?" domandai sottovoce.
Arcade e Dex si avvicinarono.
"Sì!" affermarono loro.
Alcuni erano cuccioli, altri adulti di mimar; alcuni erano in gabbia e altri ancora erano fuori...pure vicino ad esseri umani.
"Come fa a starci così vicino?" chiesi puntando ad una foto di un mimar e un umano.
"È un mimar accudito, presumo"
Scossi la testa cercando di capire.
"E tu Dex sai come accudirli?" chiesi poi.
"Non proprio"
"Cosa intendi con non proprio?" si girò Arcade.
"Quando ero piccolo mio nonno mi raccontava di come gli accudiva, ma non mi sono mai interessato più di tanto...pensavo che fossero solo storielle quelle che mi diceva" si spiegò meglio lui.
Ci fu un altro attimo di silenzio, tutti e tre stavamo fissando il pavimento.

"Va bene, continuiamo a cercare allora" esordì poi Arcade.
Guardai nei cassetti impolverati della scrivania: erano tutti vuoti tranne l'ultimo, il quale conteneva un altra scatola, chiusa a chiave però, con scritto sopra in caso di emergenza.
La presi in mano e la mostrai agli altri, "credo che questa possa fare a caso nostro!"

Cheyanne~ la vita dopo la fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora