primo capitolo

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Mi chiamo Emma Williams, e vivo in una villa nel centro di Londra con mia madre. Mio padre è morto prima della mia nascita, in un icidente aereo, e mio fratello, mio fratello ... non so chi sia, ma so che ne ho uno.

Mia mamma me ne parla sempre; lo descrive come se fosse il principe azzurro di qualsiasi ragazza, come se fosse il ragazzo migliore di tutto l'universo. Io non l'ho mai visto, quindi non saprei descrivervelo secondo il mio parere. So solo che è andato a vivere con la mamma di mio padre, mia nonna, subito dopo l'incidente di mio padre, perchè lui e mia mamma avevano discusso e lei lo aveva cacciato. Da quel giorno mia nonna non volle più vedere mia madre, e neanche sua nipote, me.

<<Sicuramente tua mamma se ne sarà pentita>> è quello che mi dicono tutti da quando so questa storia, ma in realtà non so se sia proprio vero per come mi tratta.

Non ridete, ma io non ho mai visto Londra, la città dove vivo, perchè mia madre mi ha proibito e me lo proibisce ancora, di uscire. Io studio in casa da quando avevo sei anni, non ho amici, e glielo rinfaccio sempre, ma lei si ostina a tenermi in casa e a comprarmi tutto quello che voglio, esclusa la mia libertà.

Non c'è tanto da dire su di me. Sono una ragazza di 14 anni, abbastanza alta, magra, capelli color cioccolato lisci e lunghi (mia madre non me li fa tagliare), e gli occhi di uno azzurro profondo, che cambiano colore a seconda della luce. Ho il nasino "all'insù" come dice il maggiordomo Sedric, e quando rido, sugli angoli della bocca mi si formano due fossette.

"E' così bello vederti ridere, tesoro mio, mi ricordi tanto tuo fratello!" tutte volte la stessa storia, quando rido e le fossette saltano fuori, mamma dice che le ricordo mio fratello. E tutte le volte la stessa rinfacciatura che mi tengo nella mia testa "Allora se ti manca così tanto, perchè l'hai fatto andare via?"

La figlia della domestica, si chiama Vanessa, è la mia unica amica, anche se non ci vediamo molto spesso. Siamo uguali, stesso comportamento e stesse emozioni, una cosa ci distingue, a lei piacciono gli One Direction. Quando la vado, mi fa sempre vedere le foto del suo idolo: Harry Styles, e degli altri componenti della band. A volte me ne vado, oppure ascolto la sua lunga, lunga storia su tutte le cose varie che fanno: concerti, fidanzate, fan, città in cui sono, pettinature, sorrisi, emozioni ... se volete posso andare avanti.

Dei pomeriggi, quando non devo fare nessuna attività sportiva, la invito nella villa, e quando arriva ci chiudiamo in camera mia e nessuno ci vede più fino all'ora di cena. Ci piace pettinarci, e darci lo smalto, truccarci e inventare coreografie nella sala da ballo della villa.

**********

"Signorine, la cena è servita" il maggiordomo Sedric, ha appena avvisato dalla porta, me e Vanessa che la cena era pronta. Questo pomeriggio, siamo state insieme, e abbiamo creto ben 3 coreografie. "Grazie Sedric, ora arriviamo" lo ringrazio scendendo dal letto e mettendomi a posto il vestito che indossavo.

"Ti assomiglia così tanto Harry, sai Emma ... forse è lui tuo fratello" mi dice Vanessa mentre stiamo scendendo le scale, "Harry Styles mio fratello? Ma non vedi, lui è famoso, bello e conosciuto in tutto il mondo, io sono famosa solo in questa casa dalla quale non sono mai uscita!" le rispondo fermandomi sul qurt'ultimo gradino della lunga scala che portava alle camere. "Ok, non ti arrabbiare" continua lei imperterrita, lo sa che questo argomento per me è delicato!

"Eccovi ragazze, vi siete divertite?" chiede mamma quando arriviamo nella gigantesca sala da pranzo, "Come se ti interessasse" le rispondo guardando il mio piatto. A lei non è mai interessato niente dei suoi figli, uno lo ha cacciato di casa, e l'altra l'ha rinchiusa in casa! Orami è abituata al comportamento che uso con lei, quindi la maggior parte delle volte lascia perdere, ma a quanto pare non questa "Emma Williams, cosa hai detto?" dice urlando e alzandosi dalla sedia, "Ho detto che non ti interessa niente di quello che abbiamo fatto io e Vanessa, madre" urlo in cambio facendo il suo stesso movimento. "Vai in camera tua, e non uscire fino a domani" ribatte indicando con l'indice il piano superiore dove si trovano le camere. "Non ti basta tenermi prigioniera in questa villa?" gesticolo con le mani per indicare la grandezza della casa, e una lacrima mi scende dal viso. "Hai cacciato mio fretello, che adesso chissà dov'è, chissà se è ancora vivo, e non hai mai più provato a rintracciarlo. Sai quanti anni sono passati da quando non lo vedi madre, ben 14 anni, te ne rendi conto?" dico tutto in un fiato mettendomi i lunghi capelli dietro alle mie piccole orecchie. "Non sono fatti tuoi questi, signorina" dice lei con un tono di voce più ragionevole. "Da quando non sono fatti miei, madre? Ho sempre voluto conoscere mio fratello, ho sempre voluto uscire e avere amici, ma tu me lo hai proibito" giro i tacchi e faccio come mi aveva detto mia madre poco fa: chiudermi in camera.

Ciao PrinciessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora