Cenere.

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Era domenica mattina e dovevo tornare a casa.

Non volevo odiavo stare li con mia madre.

E poi avevo voglia di stare solo con lui.

-Dai piccola ti accompagno alla stazione.

-Okay amore andiamo.

Non volevo, ma dovevo.

Arrivó il treno, mi baciò e salii.

Avevo le lacrime agli occhi..lasciarlo li mi spezzava il cuore.

"Driin Driin"

Mia madre, che palle.

-Ma che vuoi?

-Dove sei stronza?

-In treno dai ciao.

-Muoviti a venire a casa o ti pesto.

Ciao stronza.

---

Che puttana pensai.

La odiavo .

A volte preferirei non essere mai nata.

Ero sullo stesso vagone, stesso posto.

Davanti a me c'era un ragazzo strano, vestito di nero e con la testa china.

Ad un certo punto si alzò e venne verso di me.

-Vedo che mi fissi che c'è ?

-Nulla nulla mi scusi.

-Piacere Simone

-Piacere Kate.

-Kate vuoi vedere una cosa figa?

-Ok.

Tirò su la manica prese un ago lo preparò e si bucò davanti a me.

Ero scioccata.

Cadde a terra e collassó.

Io scappai in un altro vagone.

Ero sconvolta e stanca.

Volevo andare a casa.

Volevo Matteo.

Arrivai a casa tre ore dopo, gettai la borsa sul letto e scesi in cucina a salutare mia madre.

-Ciao ma, le diedi un bacio.

-Ciao Kate come è andata?

-Benissimo.

Presi un biscotti e salii in camera.

In casa mia c'era profumo di cenere e fiori freschi, avevamo il camino.

Faceva caldissimo, ma davvero tanto.

Una di quelle domeniche angoscianti e che vorresti non esistessero.

L'indomani avrei preso i biglietti per partite di nuovo verso Barcellona dal mio amore.

A mia madre ho detto che andavo una settimana con l'oratorio in montagna.

E ci aveva creduto stranamente.

-Kate!

-Arrivo mamma.

Scesi in cucina e sul tavolo c'era un pacco per me.

Mi disse di aprirlo e che aveva comprato un regalo per lei.

Lo aprì e..

-wof wof

-Oddio mamma ma è un cucciolo di cane! Oddio che bello!

- Grazie mamma.

Le diede un bacio.

Il mio piccolo cane era un Volpino,mi stava in una mano.

Aveva il pelo rossiccio, era un maschio e aveva gli occhioni dolci neri.

Lo chiamai Set, amavo quel cane già da subito.

-Mamma ma non posso portarlo con me, lo curi tu?

-Sì ma solo per sta volta, il cane è tuo.

-Va bene.

Portai fuori Set e chiamai il mio amore.

-Amore mia madre mi ha regalato un cane!

-Fantastico amor mio no??

-Sii.

-Allora vieni sta settimana?

-Ovvio che vengo.

-Okay a dopo amore.

-A dopo.

Lo sentii freddo, distaccato.

Dopo due minuti mi arrivó un messaggio.

"AMORE NON È COLPA TUA SCUSA MA HO LITIGATO CON MIO PADRE."

Lo perdonai subito.

In fondo lo amavo.

Tornai a casa con Set e andammo a dormire.

Non mangiai nulla, non avevo fame.

In realtà mangiavo solo in presenza di Matteo, infatti ero magrissima.

Non volevo mangiare e se lo facevo vomitavo.

La mia vita fa schifo, non ho un padre, mia madre bho, ho solo Matteo e il cane.

Bella consolazione.

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Lunedì mattina, 9:30.

-Kate scendi che andiamo dal dottore.

-Ma sei pazza? Devo comprare i biglietti e partire pomeriggio.

-Tu vieni e basta cazzo sempre da dire hai.

-Ok ma muoviamoci.

Mi pesò, 46,6.

Troppo poco.

Ero alta 1,75 ed ero anoressica secondo il dottor Frilli.

Io stavo bene.

Mi prescrisse degli integratori alimentari.

Non li prenderò mai.


Ti guardo come si guarda il mare alla fine dell'estate .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora