Cuore.

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Erano passati quattro mesi.

Ora mai la pancia si vedeva.

Era una girls.

Una bellissima principessa, sarebbe stata la gioia della mia vita.

Ma la mia anima me l'avevano portata via.

Mi sentivo vuota.

Fino ad allora ora non avevo chiesto nulla alla vita.

Solo di avere una famiglia vera.

Un padre, una madre e un ragazzo.

Tutto qui.

Invece no, ero sola con mia madre, incinta e nessuno mi ridà indietro Matteo.

Decisi di trasferirmi con mia madre a Barcellona.

Volevo vivere la.

La ero a casa,mi sentivo sicura e protetta.

La bimba  sarebbe nata tra cinque mesi.

Avevo un sogno nel cassetto fin da quando sono piccola:

Ballare.

Così decisi che se mia famiglia avesse voluto, le avrei fatto fare i corsi.

Una sera scesi col cane, feci una lunghissima passeggiata.

Arrivai sino in campagna.

Li c'era un sentiero dove tutti passavano.

Era alberato e c'erano le panchine.

In bocca avevo una caramella buonissima, aveva lo stesso sapore delle sue labbra.

Che non avrei mai più potuto baciarle lo sapevo.

Ma stavo troppo male per realizzarlo.

Ancora mi attaccavo alla falsa speranza di riabbracciarlo. .

Incontrai il padre di Matteo.

Era sdraiato su una panchina..era diventato un barbone.

Si mise ad urlare il mio nome e mi fece cenno di avvicinarmi.

-Kate, ma io..non sapevo del bambino.

-Giá.

-Kate io..dopo che lui è morto..io...mi sono lasciato andare.

Non ho più neppure mia moglie.. ho deciso: sta sera mi tolgo la vita, Kate, Tu non sai quanto io ti voglio bene.

Non te l'ho mai detto.

Scusa.

Ci mettemmo a piangere guardandoci negli occhi.

Erano identici a quelli di Matteo.

-Sa una cosa?

Sta sera viene a casa con me.

Basta strada.

-Ma no io..no..

-Sì .

Forza andiamo.

Lo presi per mano e lo portai a casa mia.

Era il nonno di mia figlia.

Lo amavo come il padre che non ho mai avuto.

Ti guardo come si guarda il mare alla fine dell'estate .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora