- Capitolo ventotto -

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Harry’s POV 

Quella sera vedere Louis giocare a prendere il tè con Lux e il suo peluche, seduto sul letto di un ospedale e con la bambina tra le braccia, mi fece venire le farfalle nello stomaco. Sapevo già che il castano era molto bravo con i bambini, lo avevo apprezzato quando Louise aveva portato la figlia a casa nostra, ma questa volta era diverso. Mi ritornò in mente mio padre, quando ancora era a casa, che giocava con me, con le costruzioni e i soldatini. Ci divertivamo un sacco. Mi ricordo che volevo essere come lui, una volta cresciuto.

 Tornai alla realtà quando sentii Louis ridere allegramente assieme ai suoi amici che erano arrivati, poco prima che Louise e Lux se ne andassero, perchè quest’ultima si era praticamente addormentata tra le braccia del mio ragazzo. 

- Quella volta fu veramente un disastro epico. – rise Liam. Sorrisi osservandoli, poi lo sguardo mi cadde su Zayn, che era appoggiato a un tavolino, in disparte, a pensare a chissà cosa, le mani nelle tasche e le labbra socchiuse. Alzò gli occhi su di me, sentendosi probabilmente osservato, e prese un respiro, poi si alzò. 

- Posso parlarti? – mi chiese avvicinatosi a me. Io annuii e guardai Louis che era troppo impegnato a ricordare degli aneddoti divertenti con Liam, prima di uscire dalla camera, per ritrovarmi nel corridoio dell’ospedale, Zayn subito dietro di me. Qualche infermiera mi schivò qua e là mentre mi sistemavo in un angolino. 

- Volevo scusarmi per come ti ho trattato. – iniziò il moro. Scossi la testa, ma lui fece cenno di non interromperlo. – Sono sempre stato molto protettivo nei confronti di Louis, perchè ha sempre ricevuto delle gran bastonate. Dal padre biologico che se ne è andato quando neanche era nato, alla famiglia che ha deciso di trasferirsi in America, dal bullismo a scuola, a quei maledetti infarti. – raccontò Zayn con nervosismo. – Ho sempre pensato che tenerlo sotto la mia teca di cristallo lo avrebbe protetto da tutti i mali del mondo, ma poi vi ho osservati insieme e ho capito che lui ha solo bisogno di trovare la sua strada e non potrà mai farlo vivendo con me e con Liam. Ha bisogno di te e tu hai bisogno di lui. Vi fate del bene a vicenda. E io so bene cosa significa essere innamorati, perciò Harry, io non ce l’ho con te, credimi. Trovo tu sia un bravo ragazzo, davvero. E la tua idea di vivere con Louis è un’idea bellissima che lo renderà al settimo cielo, ne sono sicuro. Quindi scusa, per tutte le occhiatacce e i gesti sgradevoli nei tuoi confronti. Spero tu mi possa perdonare. – ammise guardandomi. Scossi la testa.

 - Zayn, non dovevi nemmeno scusarti. Lo so bene che tu lo hai fatto con buone intenzioni verso Louis. - . Lui annuì, guardandosi intorno senza sapere bene cosa dire. – Direi che potremmo riniziare da capo? – chiesi poco sicuro.

 - Certo, mi piacerebbe molto. – ammise accennando un sorriso. – Louis come sta? Potrà essere dimesso presto? – mi chiese dopo vari minuti di silenzio. Posai gli occhi sulla porta della sua camera, poi seguii con lo sguardo un dottore che passava di lì. 

- Oggi si è alzato in piedi ed è stato bravissimo. – ammisi sinceramente. – Credo, però, ci vorrà del tempo prima che venga dimesso. Ha tanta strada da fare. – gli dissi per non dargli troppe speranze riguardo una veloce guarigione. 

Louis’ POV 

- Mi ha chiesto di sposarlo. – saltai su, evitando lo sguardo di Liam, appena Harry e Zayn avevano lasciato la camera. 

- Cosa? – esclamò, lui. Quando gli spostai gli occhi addosso lo vidi in piedi a guardarmi sorpreso.

 - Cioè, non era una proposta ufficiale. Quella ha detto che vuole poi farmela con un anello, ma mi ha chiesto se un giorno vorrò sposarlo. – gli spiegai giocando nervosamente con il bordo del lenzuolo.

Hold You - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora