- Capitolo quattordici -

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Harry's POV 

- Dammi un attimo che prendo fuori le chiavi dalla tasca. – dissi fermo davanti alla porta di casa mia, con la mia tracolla da lavoro in spalla e il borsone di Louis in mano. 

- Lascia, te lo tengo io. – disse lui facendo per prendermi il borsone dalla mano. 

- Non ci provare, non devi fare sforzi. – risposi prima di trovare la chiave ed aprire la porta. – Entra pure, Lou. – lo spronai mettendogli una mano sulla schiena e sorridendogli dolcemente. 

Entrò intimorito in casa, mentre si guardava attorno, prima che Jody fu addosso alle sue caviglie facendolo spaventare. Io scoppiai a ridere guardandolo spiaccicato contro a un muro, Jody ancora a scodinzolargli attorno. Appoggiai il borsone. 

- Harry cos’è, aiuto, mi sta mordendo. Odio i gatti. - . Continuai a ridere. 

- Jody, forza, vieni qua piccola. – la richiamai, accucciato sul pavimento, con le braccia aperte verso di lei. Jody si avvicinò a me per riempirmi di bava. – E’ un cane, Louis. - . Lui mi guardò, poi guardò la cucciola incuriosito mentre si prendeva tutti i grattini di cui le stavo riempiendo la pancia. 

- Ma è minuscola. – constatò stringendo gli occhi per cercare di vederla meglio nel buio, allora mi alzai e andai ad accendere la luce, con Jody che mi guardava con la lingua di fuori. 

- Ti presento Jody, la mia cucciolina. – sorrisi a Louis una volta che la luce fu accesa. Anche lui stava sorridendo. 

- E’ bellissima, cavolo, amo i cani, ma credevo fosse un gatto. – disse mentre si metteva in ginocchio ad accarezzarla, poi scoppiò a ridere.

 - L’ho adottata dopo che mia sorella è morta. Avevo bisogno di qualcuno e beh, come si fa a resisterle? – . Mi chinai accanto al castano, mentre mi tornavano in mente i ricordi della mattina in cui trovai Jody, praticamente appena nata, vicino a un cassonetto.

- Ehi tutto bene? - . La mano di Louis sul mio braccio mi fece risvegliare dai pensieri. Lo guardai. Era così speciale anche solo a guardarlo. Mi sentivo fortunato ad aver trovato qualcuno con cui mi sentissi come se volassi a venti metri da terra. 

Annuii prima di avvicinarmi a lui e stampargli un bacio sulle labbra tenendo una mano appoggiata una sua guancia. 

- Sono felice di averti qui. – sussurrai spostandogli il ciuffo ribelle che cadeva dal beanie sui suoi occhi. Lui arrossì. – Ti mostro la mia camera, dove dormirai. Altrimenti possiamo anche dormire assieme, non voglio spingerti a fare cose che non vuoi. – gli dissi grattandomi il collo a disagio. Non ero solito a mostrare i miei sentimenti, preferivo tenermi tutto dentro, ma se volevo stare con Louis, allora avrei dovuto iniziare ad aprirmi e a condividere anche le cose piccole. 

- Mi piacerebbe molto. – rispose lui arrossendo ancora di più, nonostante non credevo fosse possibile. 

Louis' POV 

Ero seduto su una sedia in cucina con Jody sulle mie gambe che si stava appisolando, mentre Harry stava cucinando il pranzo, nonostante gli avessi detto che non me la sentivo di mangiare. 

- Ehi, sei silenzioso. Tutto bene? – chiese senza voltarsi dalla padella. 

- Sì, sì. È solo che mi fa un po’ strano essere qua, io e te. Ci conosciamo da un po’ più di due mesi e mi piaci davvero tanto, ma se poi ti stanchi di me? Se capisci che non sono così una gran persona e che lascio tutto in disordine? Tu sei fantastico, voglio dire, guardati, Harry. – dissi l’ultima frase più piano, ma che lui aveva sentito, lo capii da come si avvicinò a me per poi prendermi il viso tra le mani. 

Hold You - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora