- Epilogo -

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 Louis' POV


- Ma secondo me quello non era fuori gioco, l'arbitro ha fischiato tanto per fare. – disse Liam, muovendo una mano verso la televisione, in segno di protesta. Eravamo seduti con Zayn e Niall sul mio letto e avevamo appena finito di vedere una partita di calcio tra Manchester e Barcellona, dopo pranzo.

- Bah, secondo me era una partita un po' pilotata. – fece Zayn con tono annoiato: lui non aveva mai amato le partite di calcio. Sorrisi, ricordando le prime volte che lui e Liam si frequentavano: Liam gli faceva vedere un sacco di partite e Zayn, troppo innamorato del castano, fingeva di amare il calcio, ma, quando Liam aveva organizzato una maratona di vecchie finali di mondiali, pensando di fare un favore al suo ragazzo, nel giorno del loro terzo mesiversario, Zayn aveva finito per confessargli che odiava il calcio con tutto il suo cuore. Alla fine ci avevano riso sopra e si erano messi a vedere Titanic. Classico.

- Avanti. – esortai io, quando sentii qualcuno bussare alla porta, sperando di vedere entrare il mio fidanzato.

- Ho portato il pranzo. – annunciò lui, entrando tutto sorrisi e fossette. Mi alzai dal letto e gli corsi incontro, per poi abbracciarlo stretto stretto. – Ehi gnomo, tu dovresti stare a letto. – mi rimproverò Harry, non riuscendo, però, a trattenere un sorriso. Passò la mano libera dal pranzo, lungo la mia schiena e io chiusi gli occhi, godendomi il suo calore. Quando sentii un "click", però, mi staccai e guardai interrogativamente i miei amici, trovando Niall con il cellulare in mano. Alzò le mani in difesa e io scossi la testa.

- Poi me la passi. – disse Harry, facendo l'occhiolino al suo migliore amico. Gli pizzicai un fianco, facendolo saltare un poco sul posto e gli presi dalle mani la busta con il pranzo.

- Cosa ci hai portato? – chiesi incuriosito dal profumo, tornando verso il mio letto, con il naso infilato nel sacchetto a sbirciare.

- Cinese. So che piace a tutti. – rispose lui, guidandomi con una mano sulla schiena. Ci sedemmo entrambi sul letto a gambe incrociate, facendoci largo tra i nostri amici, e tirai fuori tutti i vari contenitori di carta bianchi, sistemandoli in fila sulle lenzuola.

- Hai preso anche degli involtini primavera? – chiese Niall, guardando con occhi sognanti il riso alla cantonese. Harry scoppiò a ridere e annuì, mentre Liam passava un contenitore di gamberi a Zayn.

Pranzammo, tutti e cinque stretti su quel letto, chiacchierando del più e del meno. Harry venne fuori con il progetto di spostare tutte le mie cose dalla casa di Liam e Zayn, all'ormai nostro rifugio, pianificando già il giorno in cui saremmo potuti andare. La cosa mi emozionava davvero tanto, perchè amavo Harry e al solo pensiero di condividere 24 ore su 24 della mia vita con lui, mi si elettrizzava lo stomaco. Dopo pranzo, Zayn e Liam erano usciti a fumarsi una sigaretta e Niall si era messo a sedere su una poltrona in un angolo della stanza a giocare con il cellulare, per lasciare a me e a Harry il letto. Infatti, aveva insistito perchè riposassi almeno un'oretta, dato che la notte prima era stato un po' tutto un trambusto.

- Prima che ti addormenti, ho promesso a tua madre che ti chiedevo se può entrare. Ci terrebbe davvero tanto a chiarire con te. So che non ha intenzione di litigare, vuole solo riavere suo figlio indietro. Ha aspettato fino ad ora in sala d'attesa. – mi disse Harry, accarezzandomi i capelli. Sospirai, stringendomi di più al suo petto.

Hold You - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora