- Capitolo sette -

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  • Dedicata a tutti voi!
                                    

Louis' POV

 - E non le vedi da molto? – mi interruppe lui quando stavo raccontando tutti gli aneddoti sulle mie sorelle da una trentina di minuti.

 Aveva messo un braccio attorno alle mie spalle, stringendomi impercettibilmente a lui. Ovviamente io ero andato avanti a raccontare, fingendo che nulla stesse accadendo dentro il mio stomaco.

 - Beh da quando se ne sono andati, ovvero un anno fa circa. - . Alzai lo sguardo sul suo per vedere un’onda di dispiacere invaderlo. – Non mi hanno abbandonato, mi avevano chiesto se volevo andare con loro ovviamente, ma qua ho un’assicurazione che mi copre la maggior parte delle spese per il cuore. Sai, non ho un lavoro che mi fa guadagnare molto... - .

 - E al telefono ogni quanto le senti? - . Abbassai lo sguardo.

 - Dopo un mese che se ne erano andati, non mi hanno più chiamato...Imagino siano andati avanti con la loro vita. - .

 Iniziò a solleticarmi il braccio con la mano che ricadeva sulla mia spalla per darmi conforto.

 - E quindi sei rimasto qua da solo? - .

 - No, no. Qua vivo con i miei due migliori amici, perchè non posso permettermi un appartamento tutto da solo, perciò ogni mese pago la mia piccola quota e dormo nel divano letto. - .

 - Divano letto? – esclamò strabuzzando gli occhi e facendomi ridere piano.

 - Non è scomodo, ci ho fatto l’abitudine e va benissimo per me. L’appartamento è un buco con una sola camera da letto e dato che Zayn e Liam si frequentano, dividono il letto. – spiegai giocando con il bordo del lenzuolo.

 - Ho capito, ma quando sarai convalescente dall’intervento e potrai tornare a casa, hai bisogno di un posto almeno dove riposare bene, Louis. È una cosa seria. - .

 - Prima devi trovarim il cuore. – gli sorrisi ironicamente. Non credevo nei miracoli. Ci speravo, sì, ma come speri che vada bene la verifica di matematica, ci speri e basta.

 Lui mi lanciò un’occhiataccia. 

- Questi Zayn e Liam li hai chiamati? Sanno che sei qua? - .

 - No, certo che no. - . Lui sospirò. – Ho chiamato Liam, ieri, prima che mi venisse l’infarto, lui non ha risposto, penso fosse al lavoro, mi ha richiamato stamattina e ripensandoci non credo sia la cosa migliore prendere su il telefono e dirgli “senti, ieri ho giocato a calcio e ho avuto un altro infarto, verresti che vorrei abbracciarti ancora una volta prima di morire? Le cose si stanno facendo davvero serie, sai”. – conclusi con le lacrime agli occhi. – Probabilmente verrebbe pure a lui un colpo. – ridacchiai senza vero divertimento tra le lacrime.

 - Vieni qua. – sospirò Harry prima di inglobarmi nel suo petto, stringendomi forte contro al suo petto, dove iniziai a singhiozzare. – Shh, va tutto bene. – sussurrò lui al mio orecchio.

 Mi staccai di poco per continuare a parlare, ma lasciai le mie mani sul suo petto.

 - Mi sono stati vicini durante il mio primo periodo in ospedale e anche avermi in casa non è facile per loro...sono solo un peso morto e poi ‘sta volta me la sono cercata. Non voglio essere sempre il terzo in comodo. Meritano di viversi la vita, non di stare dietro a un ragazzo che ha il cervello di un bambino. – dissi tra una lacrima e l’altra mentre guardavo Harry fissarmi intensamente.

 - Sono tuoi amici, Louis, saranno sempre qui per te. Non aver paura di chiedere aiuto, non ti rende una persona debole.

 Chiusi gli occhi e ascoltai il suo battito stabile, quello di un cuore sano, sapendo che aveva ragione. Io avevo bisogno di loro, ma ero troppo testardo per ammetterlo.

 Harry's POV

Passarono una ventina di minuti durante i quali Louis rimase appoggiato sul mio petto. Il suo respiro si era fatto più regolare e non si muoveva, si era addormentato.

 Mentre fissavo il muro di quel verdino che sa troppo di ospedale, ripensai alle parole del ragazzo, a quanto aveva dovuto soffrire. Si era ritrovato a 20 anni con la necessità di un trapianto di cuore. Un cuore che non si riusciva nemmeno a trovare.

 Avevo chiamato il giorno prima il centro trapianti sollecitando la mia rischiesta di un cuore nuovo per Louis, ma mi avevano detto che prima di lui c’erano ancora diciassette persone.

 E non avevo gli avevo nemmeno ancora detto i risultati dei suoi esami.

 ----

 Mi alzai lentamente dal letto quando stava già iniziando a fare buio, cercando di non svegliare Louis che aveva bisogno di recuperare tutte le ore di sonno perduto. Sarei stato felice anche se avesse dormito ancora un’oretta.

 Sospirai stirandomi malamente il camice con le mani sudacchiate per quanto erano state a contatto con la pelle di Louis. Non so se al pensiero di Louis oppure per la finestra aperta, ma un brivido mi attraversò la schiena.

 Guardai il corpo del moro dormire beatamente con piccoli sbuffi, prima di uscire e chiudermi la porta dietro di me con un obbiettivo preciso: trovare questi Zayn e Liam.

 - Lucy, quando ieri Louis Tomlinson, il paziente che sta aspettando il trapianto di cuore, è stato male i suoi effetti personali gli sono stati riconsegnati? – dissi appoggiandomi al balcone dietro al quale stava l’infermiera.

 - Mh no, non ho ancora avuto il tempo, perchè? – mi guardò confusa.

 - Dove sono? Glieli riporto io quando si sveglia. - . Lei fece cenno con il capo verso uno scatolone appoggiato su una scrivania dietro di lei.

 Mi avvicinai e presi le sue cose, poi me ne tornai al mio ufficio, dove mi sistemai sul piccolo divanetto.

 Presi fuori il suo telefono. Non volevo invadere la sua privacy e non sapevo come avrebbe reagito, ma aveva bisogno di qualcuno che lo supportasse. Io purtroppo ero solo il suo dottore.

 Composi il primo numero.

 - Pronto, Lou? Dove cazzo sei finito?! - .

 - Ehm, parla Zayn? - .

A/N

Ehi, sono tornata con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia, l'ho scritto un po' di corsa nonostante il ritardo perchè non ho davvero un minuto libero, in più mia nonna non sta molto bene e sto solo cercando di stare con lei il più possibile... E scusate se non mi dilungo ma sono un po' giù di morale.

Volevo ringraziare tantissimo chi legge, vota e commenta. Mi fate un piacere enorme e non smetterò mai di dirlo. Magari non ho mai parole nuove per ringraziarvi, ma davvero non esistono parole capaci di farlo. Sono solo una tipa che ama le ff Larry un po' drammatiche e a cui piace scrivere.

Fatemi sapere cosa ne pensate con libertà! Un abbraccio, Lele

Hold You - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora