10 - Fratelli maggiori fastidiosi

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JAMES POTTER E SIRIUS BLACK sembravano, nel bene e nel male, lividi. E a ogni persona nella Stanza delle Necessità era perfettamente chiaro il perché: i loro fratelli minori erano insieme.

"Eloise", parlò James dopo un attimo di silenzio con voce mortalmente calma, "dobbiamo parlare".

E fu in quel momento che Eloise seppe di essere nei guai, perché James non usava mai il suo nome completo a meno che non fosse serio al 100% - nessun gioco di parole.

"Ora", aggiunse Sirius con fermezza, fissando il fratello minore. Eloise si accigliò.

"Bene" parlò, cercando di non far trasparire il suo nervosismo. "Ma Remus viene con noi".

James strinse gli occhi alla sorella minore per un momento prima di mormorare un "bene" e allontanarsi con un Sirius Black altrettanto arrabbiato e un nervoso Remus Lupin ed Eloise Potter al seguito.

"Allora, sono contento che voi due vi siate finalmente messi insieme" sussurrò Remus mentre uscivano dalla stanza, "e ti direi "te l'avevo detto", ma non credo che questo sia un buon momento".

Fissò il lupo mannaro, "Tu credi?"

I quattro adolescenti si fermarono quando furono finalmente fuori nel corridoio vuoto, e Sirius e James si voltarono, guardandola male. Eloise si pentì improvvisamente di aver baciato così pubblicamente, ma prima o poi sarebbe venuto fuori comunque... meglio che sia successo meno di un minuto dopo che erano diventati ufficiali.

"Cos'era quello? A cosa stavi pensando, Eloise? Sbaciucchiarlo... un Serpeverde che sta per diventare un Mangiamorte!" scattò James. "Non dirmi che siete ufficiali o..."

"In effetti, siamo ufficiali. Non dovrebbe essere così sorprendente, in realtà. Lo siamo da circa... un minuto o giù di lì? Ed essere un Serpeverde non ha niente a che fare con tutto questo!" disse Eloise, alzando la voce e stringendo i pugni.

"Bene... allora... sii non ufficiale!" gridò James con rabbia.

"No. Non esiste! Tu sei mio fratello maggiore, James, non mio padre. E francamente, non me ne frega un cazzo se tu o chiunque altro lo approvi o meno. Notizia flash! È la mia vita, non la tua!"

E improvvisamente Sirius si fece avanti. "Sì, beh, quello è mio fratello..."

"-Oh, quindi ora lo rivendicherai felicemente come tuo fratello!" scattò la ragazza occhialuta.

Lui si fermò a fissarla.

"-E so com'è fatto", continuò lui. "Cerca sempre di compiacere la cara madre e il caro padre, e sappiamo entrambi esattamente come finirà per questo. E hai visto la folla che frequenta quando non sei con lui?"

Eloise stava ora rispecchiando gli sguardi intensi dei ragazzi, e Remus si mise goffamente di lato, lanciando un'occhiata tra le due parti.

"Posso ricordarti che sono il suo migliore amico da sei anni? O te lo sei dimenticato? E non puoi andare a spifferare cose su di lui quando lo conosci appena!" gridò lei. "Frequenta quella gente nel suo tempo libero perché deve farlo!".

"Non è obbligato a fare niente!"

"NON TUTTI SONO COME TE SIRIUS!", gridò lei. "NON TUTTI HANNO QUELLO STUPIDO CORAGGIO DA GRIFONDORO! TI SEI FERMATO A PENSARCI?!"

"Ellie, forse dovresti calmarti un po'..." mormorò Remus.

"NO!" gridò Eloise, che stava diventando rossa in faccia dalla rabbia. "NO, ASCOLTA! SI CHIAMA AUTOCONSERVAZIONE - ANCHE LUI DEVE VIVERE CON I TUOI GENITORI DI MERDA E LE LORO STUPIDE REGOLE, NEL CASO TU L'ABBIA DIMENTICATO! DEVE SGATTAIOLARE VIA QUANDO VUOLE USCIRE CON ME A NATALE! LO SAPEVI? NON PUÒ STARE SEMPRE CON ME, UN TRADITORE DEL SANGUE. SO CON CHI ESCE! E' PER PROTEGGERLO, IN MODO CHE NON CI SIANO MOLTI SOSPETTI SU DI LUI E CHE NON VENGA PUNITO! NON A TUTTI PIACE METTERSI NEI GUAI, SIRIUS. PER TENERE TESTA A PERSONE ORRIBILI COME I TUOI GENITORI CI VUOLE UN BEL PO' DI CORAGGIO, QUALCOSA CHE LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE NON HA".

"Il linguaggio", rimproverò James.

"OH, FANCULO IL LINGUAGGIO ADESSO, JAMES! VOI- VOI DUE CERCATE DI COMPORTARVI COME SE STESTE FACENDO DEL BENE PER ME CERCANDO DI DISSUADERMI DA QUESTO. BEH, NON LO FARETE. USCIRO' CON CHI VOGLIO, E SE QUESTO SIGNIFICA REGULUS, ALLORA AL DIAVOLO LE TUE OPINIONI, LO FARO'. NON MI INTERESSA SE VOI DUE MI SOSTERRETE O MENO!"

James sospirò pesantemente e si strofinò il viso. "Senti- Ellie, è solo che non vogliamo che tu ti faccia male-".

"Cosa?" la interruppe lei.

Sirius la fissò. "Scusa?"

"In che modo il fatto che tu non ci permetta di stare insieme mi impedirebbe di farmi male? Semmai sarebbe il contrario", si voltò verso il fratello. 

"Ti piacerebbe se ti dicessi che non ti è permesso stare con Lily? Hm?"

"Non è la stessa cosa-" Remus trasalì alle parole di James, ed Eloise interruppe immediatamente il fratello.

"Come? Come non è la stessa cosa?"

"Io amo Lily, Eloise-" ma lei lo interruppe ancora una volta.

"Beh, ecco qua, James. Hai appena dimostrato che ti sbagli. Non c'è nessuna differenza, e se tu aprissi gli occhi un po' di più, lo vedresti", disse Eloise con una voce molto più calma di qualche minuto prima. 

"Ora me ne vado, perché ho finito di litigare. Ti ho sempre ascoltato James, e ti voglio bene", gli occhi di James si allargarono leggermente a questo, perché sebbene Eloise fosse una Tassorosso estremamente calorosa, raramente iniziava i 'ti voglio bene', "ma questa volta non ho intenzione di ascoltarti. Buonanotte."

Eloise risparmiò loro un'ultima occhiata, prima di girare sui tacchi e lasciare i tre ragazzi Grifondoro in piedi ammutoliti nel corridoio buio.

PENSIEVE -Regulus Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora