14 - Capitolo extra

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L'aldilà era un posto buio e tranquillo, notò Eloise. Proprio l'opposto del campo di battaglia rumoroso e furioso che aveva lasciato solo pochi istanti prima. Si sentiva in colpa, però. In colpa per aver lasciato suo nipote. Ma allo stesso tempo, il suo cuore si gonfiava di eccitazione.

Li avrebbe finalmente rivisti? Sarebbe stata in grado di vederli in qualcosa di diverso da un ricordo nel suo Pensatoio?

"Ciao, Ellie", disse una voce. "Da quanto tempo non ci vediamo, sorellina. O dovrei dire sorella maggiore, adesso?".

Eloise non riuscì più a trattenere le lacrime quando si voltò e vide James Potter e Lily Evans in piedi davanti a lei, con ampi sorrisi sui volti.

"James?" respirò.

"È bello rivederti, Ellie" disse James, tirando la sua sorella non più bambina in un abbraccio schiacciasassi.

"Ehi, dov'è il mio abbraccio?"

Eloise lasciò andare il fratello e vide Sirius. Si avvicinò a lui e, invece di abbracciarlo, gli diede un ceffone sul braccio.

"Idiota- schernendo Bellatrix durante un duello- sei morto-"

"Woah, woah, woah! Questo non è il caloroso benvenuto che mi aspettavo, piccola Potter. Soprattutto dopo che hai pianto così tanto. Non negarlo- ti sono mancato".

Eloise non voleva negarlo, perché era vero. Ecco perché era così arrabbiata con lui per essere stato così negligente. Perdere Sirius era come perdere di nuovo James.

"Oh, stai zitto tu-" e solo allora notò l'altro uomo in piedi accanto a Sirius. "No! Tu m- no! Remus- tuo figlio! E tuo figlio? E Tonks?"

"Anche Tonks è qui" disse Remus dolcemente.

"No..." mormorò Eloise incredula. "Oh, no... ma Teddy..."

"Teddy avrà Harry e Andromeda" ricordò Remus alla donna.

Eloise guardò verso il basso, sentendosi ora inorridita per il bambino che ora era orfano.

"Spero di non rovinare la festa della riunione".

E per la prima volta in diciotto anni, gli occhi nocciola incontrarono il blu ghiaccio.

"Reg?" chiese lei, con la voce incrinata.

"Ciao, amore. Ne è passato di tempo" disse Regulus con una voce stranamente morbida.

Senza un attimo di esitazione, Eloise andò a sbattere contro Regulus, abbracciandolo e non volendo più lasciarlo andare. Oh, quanto le mancava.

"Mi sei mancato... . . Mi sei mancato così tanto".

Non riuscì nemmeno a trovare il coraggio di arrabbiarsi con lui per averla lasciata solo con un biglietto e senza un adeguato addio, perché Merlino, era così felice di riaverlo con sé.

"Shh... Sono qui, tesoro... Sono qui. Mi dispiace tanto, amore... mi dispiace tanto di averti lasciata".

"No, non scusarti... Stavi cercando di fare la cosa giusta. Solo... solo non lasciarmi di nuovo".

Regulus le diede un bacio morbido sulla sommità della testa e mormorò: "Non me lo sognerei mai".

Sirius si schiarì la gola.

"Uh, mi dispiace dirvelo ragazzi, ma siamo morti. Non c'è proprio modo di..."

Sirius si strofinò la nuca, guardando Remus che sorrideva innocentemente.

E per la prima volta in più di dieci anni, tutto era a posto.

PENSIEVE -Regulus Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora