12 - Alcune ferite non guariscono mai

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Dopo essere rimasto davanti al Pensatoio per un minuto buono, Harry si rese conto che sua zia era crollata a terra, singhiozzando tra le braccia del padrino. Quando era arrivato il padrino? Harry non ne aveva la minima idea. Ma ne era estremamente grato, perché Merlino sa che Harry non sapeva nulla quando si trattava di piangere e di donne. Metti le due cose insieme e...

Dopo un paio di momenti imbarazzanti in cui fissò la zia e scambiò un'occhiata con Sirius che diceva 'ci penso io', Harry decise di lasciare la stanza per dar loro spazio. Era straziante vedere sua zia Eloise in quello stato. Non l'aveva mai vista così infelice. Però capiva perché era sconvolta; aveva perso suo fratello e l'amore della sua vita a causa della guerra. Doveva essere difficile vederli e sentirli di nuovo.

Nei suoi ricordi, notò che c'era una certa aura di gioia che sembrava irradiare. Aveva il sorriso più luminoso e contagioso e una risata che faceva sorridere anche gli altri.

Non aveva più quella stessa aura.

Harry era abbastanza sicuro che fosse la perdita di James, qualcuno che era sempre lì per lei, non importa quanto potesse essere fastidioso, e Regulus, qualcuno che lei amava - no, ama ancora - con tutto il suo cuore.

Sirius era venuto a casa di Eloise per fare una visita a sorpresa ai "suoi Potter preferiti", come se ci fossero altri Potter con cui confrontarli. Quando entrò in casa e fu accolto dal silenzio, cercò i due, trovandoli nella camera di lei che guardavano nel Pensatoio con la fiala di R.A.B. svuotata.

Così prese i fazzoletti (per Eloise) e si sedette sul letto, aspettando il loro ritorno.

Eloise non riusciva a smettere di piangere. Avrebbe voluto, ma santo cielo, erano anni che non provava un tale senso di nostalgia e di strazio. Rivederlo, praticamente rivivere tutti quei ricordi, era molto per lei.

Regulus voleva che lei continuasse a vivere la sua vita e ad essere felice, ma come avrebbe potuto continuare così? Che lui lo sapesse o no, lui era una grande parte della sua vita, e vederselo strappare via così... Non poteva semplicemente andare avanti con uno come lui. Amava Regulus lo stesso, anche se non era più in vita. Regulus era la Lily del suo James, non c'era nessun altro per lei; era la sua anima gemella.

"Merlino, mi dispiace per questo, Sirius" disse Eloise, asciugandosi le lacrime.

"Non c'è bisogno di scusarsi, Eloise. . . Va tutto bene".

Dalla morte del fratello e del fidanzato, la gente aveva smesso di chiamarla con i suoi soprannomi perché era un ricordo troppo doloroso che le persone che li avevano creati non c'erano più.

"È solo che sono passati quindici anni, e lui mi manca ancora. Mi mancano entrambi. Non sentivo qualcuno chiamarmi 'Ellie' o 'Lou' da così tanto tempo..."

Tirò fuori la collana da sotto la camicia e la fissò: era la stessa collana di Regulus del Natale del loro primo anno, e aveva anche il suo anello di fidanzamento appeso.

"Mancano anche a me, Eloise" mormorò Sirius. "Mancano anche a me..."

PENSIEVE -Regulus Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora