Capitolo 16

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Damiano la scrutò, confuso dal cambiamento del tono di voce della ragazza.
"Certo, dimmi tutto".
Vic non sapeva che dire, non era mai stato difficile per lei confessare dei sentimenti a un ragazzo, anche perché ,con tutta la modestia che le apparteneva, cadevano tutti ai suoi piedi. 

Forse era proprio questo il problema:
per la prima volta aveva paura della reazione dell'altro. D'altronde non era un ragazzino qualunque incontrato in un locale, era il suo migliore amico.
Se il ragazzo non avesse detto nulla? Se fosse rimasto così sconcertato dalle sue parole da stare muto? Sarebbe riuscita a sopportare il peso del suo sguardo? E come sarebbe stato? Deluso, arrabbiato, solo spiazzato?
No, non ci sarebbe riuscita.
Ma doveva farlo.
Lo aveva ripetuto infinite volte nella mente, doveva liberarsi di questo peso prima di esserne schiacciata. Aveva bisogno solo di altro tempo.
"Prima mangiamo, ho fame".
Cercò di fingere un sorriso, per dissolvere la tensione che era nata fra i due.
Damiano la fissò in silenzio per tutto il pranzo. Sapeva che era qualcosa di importante, oppure non sarebbe stata così tesa. Era persa nei suoi pensieri, lo si vedeva dagli occhi, che diventavano così spenti e bui, e Damiano conosceva quegli occhi meglio di quanto avrebbe dovuto.

Avevano sparecchiato in silenzio,
probabilmente Victoria nemmeno si era accorta di cosa stava facendo. Stava pensando a cosa dire, non aveva più scuse per rimandare.

Pochi secondi dopo, presa dal coraggio iniziò a parlare.
"Damiano io..." .
Il telefono squillò.
"Tempismo perfetto" pensò la ragazza. Doveva interpretarlo come segno del destino?
Ma se questo doveva considerarlo un segno, allora ciò che successe dopo era l'universo che la pugnalava al cuore.
"Ei amore".
Victoria si sentì sprofondare.
Non aveva mai chiamato Emma in quel modo.
Sentì un vuoto;
Vic si era sempre aggrappata alla speranza che Damiano avesse potuto provare qualcosa per lei, era un modo per farsi coraggio. Infondo era un rubacuori, aveva avuto tante storielle durate qualche mese, mai nulla di serio. Vic considerava Emma una delle tante.
Ora, proprio nel momento in cui avrebbe rivelato finalmente quei sentimenti che la tormentavano da così tanto tempo, si vedeva sbattere la verità in faccia; si era solo illusa.
Era fidanzato con una ragazza fantastica, probabilmente più bella e simpatica di lei.
Non era colpa di nessuno, men che meno di lui, ma Victoria non riusciva a pensare ad altro che alla rabbia improvvisa che si fece spazio dentro di lei . In fondo aveva sempre creduto, o almeno sperato, che il ragazzo provasse qualcosa nei suoi confronti. Anche Thomas ed Ethan lo sospettavano, glie lo ripetevano da anni, anche se lo facevano scherzando. Lei rispondeva con un "Ma stai zitto va" e ridacchiava, anche se nel profondo il suo cuore voleva crederci sempre di più.
Erano in tanti a scambiarli per una coppia, soprattutto i fan si accorgevano degli sguardi e dei sorrisi che si lanciavano.
Anche se non lo aveva mai capito prima Vic si era illusa che ci fosse un fondo di verità in ciò che credevano le altre persone. Questo perché nonostante tutte le negazioni e la solita frase "non siamo impegnati, siamo impegnativi" ripetuta in ogni intervista, le persone continuavano a vedere tra loro un rapporto così diverso da quello tra due migliori amici.
Qualcosa doveva pur significare, giusto?
Ormai aveva imparato a crederci anche lei, era rasserenata da questa possibilità, anche se non se ne era mai resa conto.

Forse non aveva mai scavato così a fondo nei suoi sentimenti per capirlo, ma inconsciamente il suo cervello aveva preso in considerazione questa ipotesi, ed era per questo che la ragazza era così sicura che la reazione di Damiano sarebbe stata tranquilla, ma ora non ne era più così convinta;
aveva paura di perderlo di nuovo, ma questa volta definitivamente.

"Scusami, dimmi"

«Non siamo impegnati, siamo impegnativi»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora