13: la guerra ha inizio

39 5 5
                                    

JENNIFER P.O.V.

Le pattuglie notturne sono iniziate oggi. Pensiamo che possa esserci un'eventuale attacco notturno per coglierci di sorpresa ed in questo modo possiamo evitare una strage. Abbiamo contattato il branco e anche loro hanno le pattuglie che sorvegliano il perimetro. Io e Matte ci siamo concessi un'oretta di riposo per essere pronti alla battaglia di domani. Io vado in camera mia, spengo la luce e tempo di appoggiarmi al cuscino che mi addormento profondamente.      Mi risveglio sentendo delle urla provenienti dalla finestra. Mi affaccio e vedo che sono tutti (Matteo compreso, si sarà svegliato prima come al solito) intenti a combattere contro dei mostri. Se questi sono solo l'attacco secondario, mi sto iniziando seriamente a  preoccupare per quello principale... ma bando alle ciance e ciancio alle bande, mi preparo ed in un minuto (credo di aver stabilito il record mondiale) sono sotto a combattere. Appena arrivò un mostro abbastanza piccolo e flaccido mi si avvicina minaccioso "beh almeno è più facile da uccidere" pensai tra me e me. Non lo avessi mai pensato, quella che era una piccola creatura a verde si trasformò in un mostro di due metri o forse di più sempre verde ma con occhi neri, tutti neri e che sputava un acido rosso dalla bocca. Blah, che schifo! Sguainò la spada e, sorprendentemente in pochi colpi riesco a trafiggerlo al cuore facendolo polverizzare. Dopo tanto tempo perso in battaglia, esattamente quando il sole stava sorgendo, i mostri si ritirarono. Che strano, avranno magari ricevuto ordini da Amdir. Quell'elfo, gli staccherei gli arti se solo lo trovassi. Iniziammo a portare i feriti in infermeria. Per fortuna quasi nessuno era morto. Andai a cercare mio fratello e lo trovai accanto ad un lettino insieme ai miei. Mi avvicinai e... nonononono, è impossibile! Davanti a me si trovava il corpo di mia nonna in pessime condizioni. Aveva lacerazioni ovunque e l'acido l'aveva colpita al cuore. Arrivò un dottore che molto addolorato con un tono dispiaciuto ci disse -mi dispiace, non si può fare molto, non crediamo sopravvivrà alla giornata. L'acido è andato troppo sul cuore.- iniziai a piangere. Mia nonna, colei che mi aveva insegnato tutto e aiutato sempre, mia nonna quella che non mi ha fatto perdere il controllo stava morendo e tutto ciò per colpa di uno stridì elfo che si crede re del mondo. Matteo mi avvolse in un caloroso abbraccio. Anche lui piangeva, ma in silenzio, come per lasciare che questo momento vada via per sempre oppure sperando che sia solo un sogno. Ad un certo punto dal lettino mia nonna con una flebile voce esalò il suo ultimo respiro dicendo -vi ho voluto bene nipotini miei, e voi due- disse rivolgendosi ai nostri genitori -comportatevi bene come re e regina senza di me...- poi si spense. Era andata, mia nonna l'unica a cui facevo affidamento come la mia migliore amica se ne era andata per sempre. Crac... nel mio cuore si è aperta una crepa, una crepa che non guarirà mai. Corsi via da quel posto, da tutto e da tutti. Ormai anche la voce di Matte mi faceva effetto, sentivo tutto come attutito, sovrastato dai ricordi di mia nonna. 

SOFIA P.O.V.
Oggi riposo. Certo, ci sono le truppe che controllano il perimetro del branco, ma io, mia sorella, Niky e Cri abbiamo deciso di darci un giorno di riposo. Sbagliato.
Mentre ero in un sonno ristoratore ho sentito l'allarme del branco suonare mi sono vestita con una tuta ingnifuga e anti proiettile (non si sa mai) e una volta uscita trovai un orda di mostri che attaccava il branco. Gli i cuccioli accompagnati da alcuni adulti in arrivati di tenerli al sicuro erano scappati nel bunker nascosto di sicurezza, mentre gli altri stavano combattendo. Notai che Lio ed Alina erano insieme. Awww, che carini. Comunque mi infilai nella mischia ed in poco tempo avevo addosso una decina di mostri. Tirai fuori il mio arco incantato e iniziai a sparare frecce manco fossero proiettili partiti da una mitragliatrice. Essendo io molto precisa ed allenata con il tiro con l'arco tutti i miei tiro andarono a segno. Continuammo così per ore fino a quando un mostro mi colpì con quello che sembrava acido sulla spalla. Cacciai un urlo di dolore ed iniziai a vedere tutto a puntini e man mano attorno a me si inzió a scurire tutto fino a quando vidi tutto nero e l'ultima cosa che sentii fu un dolore lancinante alla testa.

NICOLE P.O.V.
Sentii un grido familiare provenire da qualche decina di metri da me. Finii di incendiare un mostro (quei cosi mi stanno veramente stancando) e mi diressi verso il grido. Trovai Sofia a terra priva di sensi e allora creai una barriera di ghiaccio attorno a noi e la portai più in fretta che potevo in infermeria. Visto che sembrava in condizioni piuttosto gravi i medici iniziarono subito ad occuparsi di lei. Me ne andai tornando a combattere e sembrava che i mostri non avessero mai fine. Stavo per cedere, quando il primo raggio di sole si alzò in cielo e i mostri si ritirarono. Che strano...
Vabbé comunque vado a chiamare le altre e le avviso di Sofi. Insieme ci dirigiamo all'infermeria. Non permetteremo altre perdite. La guerra ormai é iniziata.

Angolo autrice
Ciao ecco un nuovo capitolo. Scusate ma qualcuno doveva pur morire. In fondo é una guerra e le guerre comportano perdite. Comunque, cosa succederà ai nostri protagonisti? Come si concluderà la guerra?
Baci, baci.
Viky
😘😘

Il Segreto Dell'Alpha Semidivina.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora