5) Spero che questa tua mente brillante non venga mai oscurata

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Quella mattina, Apollo partì con il Sole, solcando i cieli americani. Eos dipinse, come ogni mattina, il cielo con le sue mille sfumature di luce, creando una marea rosata nel cielo, aiutata dal cosmo e dalla sinuosità delle nuvole.

Apollo, dopo l'incontro con Artemide e lo scontro con Ares, si sentiva potente, libero da ogni problema, spensierato e rilassato.

Socchiuse gli occhi, inspirando lentamente l'aria pura, mentre la brezza gli scompigliava i capelli biondi. Riaprì poi gli occhi, guardando il mondo sotto i suoi piedi. Riusciva a notare anche tutti gli altri dei all'opera: Poseidone governava le maree, Afrodite ed Eros a caccia di possibili futuri amanti da far innamorare tra di loro, Hera creava le famiglie perfette, Ares a scatenare guerre e risse in ogni dove è Dioniso... A festini, prima di iniziare il suo lavoro al Campo Mezzosangue.

Arrivò, dopo un lungo tragitto con il suo carro, sopra i cieli di Hollywood e decise di farci una sosta. Pilota automatico e scese sulla città. La visitò con fare spensierato e vago, mettendosi i suoi Ray-Ban dalle lenti nere. Divinità del Sole con gli occhiali da sole, il colmo!

Arrivò davanti a un locale, nel quale si fermò per fare una pausa e bere qualcosa di dissetante perché, come si può ben immaginare, guidando il Sole, si ha un caldo soffocante.

Bevve un fresco bicchiere di Vodka-Lemon, pagò e, uscendo, assisté a una scena che gli raggelò il sangue dalla sensazione di déjà-vu, resa però cinque volte peggiore. Un uomo e una donna litigavano aspramente, lui aveva le valigie e lei si stava dirigendo verso un'auto. La donna lo stava cacciando da casa e, quando l'uomo salì in macchina e partì, lei si gettò a terra in un mare di lacrime.

Apollo le corse incontro, accucciandosi, mettendole poi una mano sulla spalla, per rassicurarla:-Asciuga le tue lacrime, non n'è vale la pena per un uomo che non ti merita...

Lei alzò leggermente lo sguardo, asciugando con il dorso della mano le lacrime che pian piano le rigavano il viso, per poi voltarsi, guardandosi alle spalle, vedendo il ragazzo biondo che le aveva parlato e, singhiozzando, molto timidamente, gli chiese:- C-chi sei?

Apollo si tolse gli occhiali da sole, mostrando i suoi occhi azzurri, freddi come il ghiaccio, ma al contempo caldi e gentili come il Sole:-Per ora non ha importanza chi io sia... se non sono troppo indiscreto, posso chiederti cos'é successo? Insomma, tra te e... quell'essere apparentemente senza cuore?

La donna cercò di calmarsi e rispose:-Quell'infame mi ha appena confessato di avere una relazione con un'altra donna, che persiste da almeno tre anni...

-Oh, povera... mi dispiace moltissimo.

Si calmò definitivamente:-Ah, fa' nulla. Sai come sono gli uomini d'oggi, si credono tutti degli dei...

Apollo rimase in silenzio per un po', per poi limitarsi a rispondere:- Già...

-Okay, ma ora basta pensare a quello sporco egoista megalomane!

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Apollo ricordò le parole di Paris e fu colto da improvvisa sofferenza, come se avesse appena ricevuto una pugnalata al cuore, ma cercò di non darlo a vedere.

La donna si alzò in piedi, porgendo una mano al dio, aiutandolo ad alzarsi a sua volta:-Ora dovrei andare, grazie della chiacchierata... ciao!

-Ehm... ciao...-rispose vagamente il dio, immerso nei suoi tristi pensieri.

Quando la ragazza entrò nell'appartamento, accennò un sorriso al ragazzo ma, non appena lei chiuse la porta, Apollo fu travolto da un attacco di nausea e si sentì sul punto di svenire dai sensi di colpa, sentì poi l'impulso di iniziare a correre perle grandi strade di Hollywood, senza una metà precisa. Corse fino allo stremo, quando si accorse di essere arrivato davanti a una strada che conduceva alle insegne della città, le immense lettere che ne erano diventate il simbolo. Le raggiunse camminando e, strada facendo, si ricordò che lassù attualmente si trovava il Regno di suo zio Ade, Signore degli Inferi. Probabilmente non infastidirlo e tornarsene indietro sarebbe stata la scelta migliore, ma lui aveva bisogno di conforto e, sicuramente, il Signore delle Tenebre di compagnia. Essendo estate, la moglie di Ade era assente e, fino all'arrivo dell'inverno, egli sarebbe rimasto solo.

Memories of The SunsetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora