“Una grande piscina in cui immergersi e nuotare.”
L’idea di Gideon era semplice: per iniziare era il caso di rinfrescarsi gradualmente, entrando nella piscina che discendeva dolcemente per dieci, quindici metri. Considerando che era caldo e che l’acqua era gelata, era un piano perfetto.
Magnus e Abigail non furono della stessa idea e si misero a correre come due ossessi, facendosi largo tra bambini e genitori finché non si udirono entrambi urlare perché l’acqua era maledettamente gelata. Avevano l’acqua fino alla vita ed era già anche troppo, fatto di fretta.
Gideon osservò con Camilla Magnus schizzare la fidanzata, che si buttò addosso a lui nel tentativo di farlo cadere in acqua. Come c’era da aspettarsi, lui la prese, la tirò su di peso e la buttò in acqua, un po’ più in là così che fosse un po’ più profonda la piscina nel punto di caduta.
Gideon osservò Camilla, che la osservò a sua volta e disse: «Vado a lasciare a Pal gli occhiali di Abigail. Tanto non può comunque tenerli a fare le attrazioni.»
La rossa annuì e la guardò andare, poi avanzò nell’acqua fredda, facendo smorfie per il freddo, alzandosi in punta dei piedi quando l’acqua le arrivò all’ombelico così da lasciarla ancora al di sotto. Era fottutamente fredda.
Magnus e Abigail stavano ancora giocando (o litigando) più avanti, con lei che schizzava lui, cercava di fuggirgli, e lui che la prendeva su e la buttava in acqua facendola strillare.
Metà piscina li stava fissando e presto Gideon sentì il bagnino fischiare per farli smettere. Mise il broncio: di solito era lei che si beccava il primo richiamo.
Poi qualcuno dietro a lei la spinse e la rossa cadde in acqua con un urlo.
Riemerse, riacciuffò gli occhiali da sole che erano andati sul fondale e si girò. Camilla, alle sue spalle, aveva un sorrisetto sul volto.
Era così raro vedere Camilla sorridere, anche poco, che per un momento non pensò a niente. Dopo le agganciò una caviglia e la fece volare nell’acqua accanto a lei.
«Nav! Maledetta!» esclamò in un altrettanta rara dimostrazione di stizza.
«Mai abbassare la guardia, Hect!»
«Dovrei essere io a dirtelo questo!»
Gideon le fece la linguaccia e si rialzò. Tese la mano a Camilla, che la prese e si rimise in piedi, poi osservarono la coppia che si avvicinava.
«Niente tuffi né lanci di persone perché si rischia di mettere a repentaglio l’incolumità degli altri ospiti.» disse Magnus sbuffando.
«Hai i miei occhiali, Camilla?» chiese invece Abigail.
«Li ho lasciati a Palamedes, in molte attrazioni non si possono mettere.»
Lei annuì con un sospiro. «Non vedrò granché. Peccato.»
«Tranquilla, ti scorterò io in giro.» disse allegro Magnus.
«Bene, già che siamo bagnati io direi che possiamo iniziare.» disse Gideon. Si guardò un momento intorno, poi sorrise quasi diabolica.
«È il momento degli scivoli.»
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Parco Acquatico || Gideon la Nona
FanfictionÈ una giornata di sole sopra la città. La giornata perfetta, secondo Gideon Nav, per andare al parco acquatico e trascinarsi dietro i suoi amici - sì, persino Harrow. Una giornata di relax, insomma, peccato non abbia contato ovviamente una coppia di...