5. Foam

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“Due grandi corsie per scivolare affiancati fino alla piscina. Veloce ed emozionante!”

Quando Gideon e gli altri ragazzi si misero in coda alle due corsie blu parallele, si ritrovarono con due membri in più, almeno uno non voluto.

Gideon doveva ammetterlo, entrambe le gemelle Tridentarius erano davvero attraenti in bikini. Sì, persino Ianthe.

Jeannemary e Isaac si concentrarono su quest’ultima con un’espressione scioccata. «Ma che le è successo al braccio?!»

La ragazza si osservò il braccio destro, amputato all’altezza della spalla, e disse: «Niente che vi riguardi.»

«In effetti mi chiedevo se avresti tenuto la protesi a fare gli scivoli.» disse Abigail, appoggiata alla ringhiera fuori dalla coda.

«Non sarà l’assenza di un braccio ad impedirmi di divertirmi. E di prendermi Harrow, ora che so che è qui.»

Gideon fece una smorfia. Si era presa la Nonagesimite anche più violenta della sua, e ce ne voleva, visto che lei era la sua fottuta coinquilina.

«Non so se riusciremo a convincerla a scendere in acqua, però.» commentò Magnus, appoggiato accanto ad Abigail. Aveva deciso di saltare per non dover scendere da solo lungo gli scivoli, essendo dispari.

«Non mi serve, basta sedermi sul lettino accanto a lei.»

«Non abbiamo lettini. Abbiamo sdraio.» disse Gideon con un sospiro irritato.

«A cavalcioni su di lei mi sembra altrettanto adatto.»

«Tu tocca Harrow e falle qualcosa senza il suo completo consenso e di stacco l’altro braccio, Tridentarius.» ringhiò la rossa.

Per un momento la minaccia rimase sospesa tra loro, poi Isaac disse: «La fila è diminuita.»

Camilla superò Gideon e iniziò a salire le scale. La rossa la seguì e si mise accanto a lei, appoggiandosi al muro e chiudendo gli occhi coperti dalle lenti.

«Lei sarà consenziente, Nav. Lo sai, vero?» disse la voce di Ianthe, nel suo classico tono derisorio che lasciava sempre la sua gola quando parlavano loro.

Un gemito esasperato. «Lascialo decidere a lei. Se lo sarà, non ti romperò neanche più le palle, davvero.» disse infine, poi guardò Camilla e disse: «Scendiamo insieme?»

«Va bene.»

«Scendi con Camilla? Che peccato, avrei voluto scendere io con te, Gideon!» esclamò Corona facendo un broncio adorabile e assolutamente irresistibile.

«Ah, sì, beh, non dobbiamo fare una sola discesa. Basta riaccodarci.» disse Gideon. Fortunatamente i suoi occhi la proteggevano almeno in parte da tutto quell'imbarazzo.

«Allora dopo vogliamo scendere anche noi con te!» esclamò Jeannemary abbracciandola.

«Anche io voglio sfidare Gideon. Sono pronta a scommettere che arrivo in fondo prima di lei, sono più aerodinamica.» si vantò Ianthe. Gideon immaginò che era vero, era più sottile di lei e le mancava un arto intero.

«Vedremo.» concesse la rossa.

Finalmente arrivarono in cima. Camilla e Gideon si sedettero una accanto all’altra e si scambiarono uno sguardo complice, poi al via si diedero la spinta e scesero, la rossa urlando, la mora ridendo. Quando finirono in acqua, Gideon recuperò i suoi occhiali da sole e fissò basita Camilla: aveva esternato delle emozioni, era raro succedesse.

Camilla pareva essersene accorta e pareva a disagio. La rossa le diede una pacca sulla spalla e disse: «Hai una bella risata, Cam.»

Lei non rispose, si mise solo entrambe le mani sul volto. Uscirono dalla piscina e osservarono i due ragazzini finire in acqua come proiettili. Alzando lo sguardo, Gideon vide che le due sorelle sexy si erano sedute, pronte anche loro a fiondarsi in acqua.

Ianthe scese con un’aerodinamicità spaventosa e cadde nella piscina come un missile. Corona invece urlò felice, le mani al cielo e gli occhi chiusi, i capelli biondi ovunque, poi finì in acqua fino alla testa e quando riemerse i suoi capelli biondi erano tutti dritti e bagnati fino al fondoschiena.

Camilla le tirò una gomitata per farla tornare in sé. Lei annuì, poi si diresse di nuovo verso la coda. Si girò e disse: «Chi vuol scendere con me venga qui!»

Ianthe non fu abbastanza rapida: i due ragazzini la seguirono immediatamente. Anche Corona e Ianthe lo fecero, seguiti da Camilla.

Gideon scese con Isaac a quel turno, mentre Corona decise di scendere con Jeannemary e lasciò la sorella con Camilla. L’ultima coppia fu quella che scese senza emettere un suono, ma la rossa vide che l’amica si era chinata in avanti quanto Ianthe e capì che si erano sfidate in velocità.

Pari merito, vide. Del resto Camilla era più piccola della bionda.

Al turno dopo Gideon scese con Jeannemary, poi con Corona, che a una certa la abbracciò mentre scendevano e finirono in acqua accompagnate dal fischio del bagnino di guardia alla piscina.

All’ultimo turno ci andò con Ianthe, lasciando gli occhiali da sole a Camilla. Mentre si sedevano in mezzo all’acqua, le due si osservarono, poi si diedero la spinta per scendere.

Ianthe cadde in acqua per prima, agevolata da meno superficie fisica a fare attrito con l’aria, Gideon per seconda. Quest’ultima si tirò su strizzandosi i capelli e tirandosi via con un unico colpo le gocce dagli occhi, poi osservò la figura di Ianthe sott’acqua che non riemergeva e, con un sospiro seccato, buttò un braccio sott’acqua e la tirò fuori.

Ianthe sputacchiò. La rossa ricordò in quel momento che lei non sapeva nuotare e si chiese perché si fosse anche solo spinta fin lì.

Corona le aspettava all’uscita e prese la sorella quando Gideon la tirò fuori dalle scale. La ragazza era sveglia, ma solo fuori dall’acqua si divincolò dalla rossa.

Gideon non la capiva, ma non perse neanche tempo a capirla. Andò verso i suoi amici, in tempo per sentire Magnus dire: «Ho chiesto a un bagnino, ormai è l’una e mezza. Andiamo a mangiare?»

«Io ho fame, andiamo.»

«Come vi troviamo dopo?» chiese Jeannemary guardando Magnus.

«Dovremo aspettare due o tre ore per fare qualcosa. Vediamoci per le quattro davanti alla piscina, che dite?»

Tutti annuirono e il gruppo si divise, andando finalmente a pranzo.

Parco Acquatico || Gideon la NonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora