8. Piscina a onde: seconda parte

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“Una grande piscina in cui immergersi e nuotare che si trasforma all'improvviso in un mare con vere ed emozionanti onde da cavalcare.”

L’acqua era ancora bassa quando quando il gruppo raggiunse la piscina. Jeannemary e Isaac si buttarono nell’acqua correndo e Gideon li seguì. Nel giro di un minuto erano tutti nell’acqua alta, ragazzi e adulti tutt’attorno a loro.

Dove si misero Gideon emergeva dalle spalle in su, fu il motivo per cui Harrow si attaccò a lei per evitare di affondare. Anche i due ragazzini ne approfittarono, mentre Camilla e Palamedes nuotavano accanto a loro arretrando fino a toccare il fondo e tornando verso di loro.

Corona e Ianthe erano più indietro, probabilmente per evitare che la seconda potesse affogare. Guardandole, la rossa dedusse che Corona in realtà voleva raggiungerli, ma non poteva lasciare la sorella, o forse era proprio lei a non volere che l’altra andasse da solo.

Non le importava. Neanche di Corona.

Poi Gideon vide la linea di boe in fondo alla piscina iniziare a sollevarsi, prima da una parte e poi dall’altra, e iniziarono le onde.

Onde maledettamente alte, dalla posizione in cui erano, e Gideon saltò indietro per mettere Harrow dove almeno toccava prima di buttarsi tra le onde e saltellare al ritmo delle onde cercando di restare in superficie.

Jeannemary e Isaac erano poco distanti che saltavano quanto lei e continuavano a beccarsi onde in faccia. Rise nel vederli, si stavano divertendo come matti.

Poi qualcuno si aggrappò alla sua schiena e l’onda successiva lo fece sott’acqua. Cercando di recuperare il vecchio ritmo si sfregò gli occhi e cercò di vedere chi era.

Era Harrow, che sputò dell’acqua nel processo. Con il salto successivo di Gideon entrambe evitarono un’onda, poi lei urlò: «Harrow, che stai facendo?!»

Un altro salto e Harrow rispose: «Io so nuotare, Griddle. E voglio stare qui.»

L’onda successiva le colpì in pieno e Harrow tirò giù la rossa. Doveva riuscire a vederci sott’acqua, immaginò Gideon, ma ci pensò solo più tardi: in quel momento pensò a qualcosa di morbido che si posò sulle sue labbra. Qualcosa che sembravano proprio altre due labbra.

Si rimise in piedi e quando le onde lasciarono un momento di quiete entrambe poterono respirare. Poi le onde le sommersero ancora e Gideon socchiuse gli occhi per intravedere Harrow lì sotto, e la vide prendere il suo volto.

Non aveva idea del motivo per cui la sua coinquilina mise di nuovo le proprie labbra sulle sue, senza staccarsi nemmeno quando erano visibili fuori dall’acqua, ma visti i salti mortali che fece il suo cuore decise che non le importava saperlo.

Harrow la stava baciando. Riuscì a stringerla a sé e la ricambiò, sentendo un po’ di cloro sulle labbra e in bocca che probabilmente sentiva anche l’altra.

Respirò durante un momento di quiete tra le onde, lo fece durante molte pause di quiete mentre Harrow restava attaccata alla sua bocca come una sanguisuga sexy. Poi le onde si calmarono e la ragazza decise di staccarsi dalle sue labbra.

Gideon si girò verso gli altri, che naturalmente avevano visto ogni cosa. Camilla e Palamedes fecero pollice in su in approvazione, mentre i due ragazzini le guardavano stupite.

Corona sembrava fosse stata pugnalata. Ianthe sembrava fosse pronta a pugnalare tutte e due.

Tornarono da loro e Ianthe caricò il braccio per colpire Gideon nella pancia, ma Camilla glielo bloccò.

«Siamo qua per divertirci.» disse calma.

«Noi non ci stiamo divertendo.» ringhiò lei.

«Credo non si sia divertita neanche Gideon a ricevere uno schiaffo da te.» commentò Palamedes.

«Lei se lo merita. Grossa, maschiaccio, senza un minimo di stile, testa vuota.»

«Ho baciato io Gideon.» la interruppe Harrow. «Prenditela con me se ci tieni.»

«Lei non si è rifiutata.» ribatté Ianthe, e stavolta Corona annuì.

«Avrei dovuto?» chiese Gideon, non impressionata.

Le due la fissarono e Ianthe parve caricare di nuovo per picchiarla. La rossa disse: «Se vuoi picchiarmi, fallo avendo anche il braccio prostetico, almeno riesci a farlo bene e non devo sentirmi in colpa se ti spedisco in fondo alla vasca.»

«No.» intervenne Palamedes. «Siamo qua per divertirci a fare gli scivoli. Niente risse.»

«Bene, io vado a fare i kamikaze.» disse allora Gideon, schivando tutti loro e dirigendosi verso l’attrazione. «Sono venuta qui per divertirmi e ho ancora due ore per poterlo fare. Buon divertimento.»

Parco Acquatico || Gideon la NonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora