'Mi guarderesti dentro e vedresti che non ho un cuore'

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Era un pomeriggio di primavera...stavo passeggiando tranquillamente per le vie del mio paesino..con la testa fra le nuvole...finché ad un certo punto andai a sbattere contro qualcosa...anzi qualcuno..
Lui di scatto mi guardò negli occhi, io confusa guardai i suoi erano verdi e dannatamente assonnati, balbettando mi scusai, lui si guardò le punte delle scarpe e alzando la testa accennò un debole sorriso.
Si tolse le cuffie nere dalle orecchie "Ei tranquilla non è successo niente"
Aveva una voce soave che mi mise subito di buon umore, "piacere Edward" lo guardai di nuovo negli occhi "Anna" dissi con voce roca.
Guardai velocemente l'orario e sgranai gli occhi era tardi, le lezioni sicuramente sarebbero già iniziate.
Lui mi guardò perplesso e disse "dove devi correre?" Con aria sorpresa
"D-dovrei andare a scuola.." Balbettai velocemente.
Lui ridendo "anche al sabato hai scuola"
"Perché tu no?" Dissi con aria di sfida.
"No" rideva a voce alta
Vedendo il mio sguardo disorientato "Ei ti va se ti offro qualcosa al bar?" Disse velocemente distogliendo gli occhi dai miei.
"Sarei io che dovrei offrirti qualcosa per averti quasi ucciso" Risi.
Lui senza pensarci troppo su mi tirò per un braccio e mi portò nel primo bar che trovammo.
Nel locale non c'era praticamente nessuno e lui salutando calorosamente la cameriera ormai non più giovanissima ordinò un cappuccino per me e 2 croissant.
Quando venne a sedersi al tavolo difronte a me, lo guardai negli occhi, si i suoi occhi grandi davano dipendenza al primo sguardo.
"Non sono una regina" dissi sorridendo
"Cosa intendi" rise guardandosi le dita delle sue rosee mani.
"Non c'era bisogno di tutta questa galanteria Edward" lo guardai negli occhi ma abbassai subito lo sguardo.
"Si invece" mi sfiorò la mano.

Era lui il mio chiodo fissoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora