Mi svegliai assonnatissima e tentata a spegnere la sveglia, e tornare a dormire quando mi venne in mente che oggi un cinno, doveva visitare la scuola e io sarei stata per così dire la 'guida' assolutamente imbarazzante e noioso.
Arrivai a scuola, Edward appena mi vide mi venne incontro sorridente "buongiorno tesoro" disse abbracciandomi.
"Buongiorno" dissi
"Che hai da essere scocciata?" Rise sotto i baffi
"Oggi devo fare da guida per tutta la scuola ad un ragazzino" risposi buttando gli occhi al cielo.
"Divertente! Potresti rinchiuderlo nel primo sgabuzzino che trovi no?" Disse ridendo.
"Ahah no." Risposi secca
"Dai mi dai almeno un bacino?" Disse serio e triste
"Anche due!" Lo baciai a lungo mettendogli le braccia intorno al collo.
Quando dall'altra parte c'era il preside che mi guardava furioso
" Edward devo andare o quello mi sbrana" dissi per metà preoccupata.
"Vai" rise.Mentre mi avvicinavo il preside mi guardava con aria dura.
"Scusi preside" dissi guardandomi le punte delle scarpe.
"Invece di baciare paltrinieri potresti muoverti e andare ad accogliere il ragazzo nuovo." Disse gelido.
"Vado subito" dissi facendo un debole sorriso per convenienza.Ero arrivata all'entrata c'era la mi professoressa di italiano che mi aspettava leggermente innervosita "salve prof" dissi velocemente
"Lui è Riccardo per oggi starà con te. Fagli vedere tutti i laboratori, le aule e la palestra, per oggi Anna non farai lezione quindi niente compiti per domani." Disse fredda
Poi si girò verso il presunto Riccardo "buona visita" disse con un sorriso a 80 denti.
"Patetica" pensai.
Poi si allontanò con aria altezzosa."Piacere, Anna" dissi con un sorriso consueto
"Piacere Riccardo" sorrise l'ebete.
Era un ragazzo biondo sul metro 1.70 circa,
Era davvero un bel ragazzo e aveva un sorriso mozzafiato.
"V-vuoi seguirmi?" Dissi cortesemente
"Oh si" disse lui scherzoso
Lo portai nell' auletta di informatica
"Oh l'apple qui non la conoscono" disse ridendo
"Beh si, problemi di fondi scolastici" ammisi ridendo.Per tutto il percorso avevamo scherzato, Riccardo era simpaticissimo, ma non volevo prendermi troppe confidenze con lui.
Appena sentii la campanella suonare dell'intervallo "oh" dissi
"Cosa c'è" chiese curioso
"Presto ti salteranno addosso cento oche" risposi ridendo
"Oh no ci sono anche qui?!" Chiese disperato
Annuii con la testa,
"Nascondimi ti prego" disse ridendo
"Seguimi ahaha" risposi prendendolo per un braccio, si non dovevo riprendermi confidenze ma era impossibile con lui non prendersele.Lo portai nell'aula dei professori non c'era nessuno, "um bello qui" disse scherzando
"Se vuoi ti rinchiudo qui" lo guardai con aria di sfida.
"Sei simpatica Anna" appena pronunciò il mio nome mi si fermò il cuore, tremavo.
Appena sentii la campanella uscimmo e ci dirigemmo alle macchinette "vuoi qualcosa?" Gli chiesi
"Io prendo un caffè" fece con aria altezzosa "tu prendi qualcosa?" Chiese
"No sono a posto" dissi schiarendomi la voce.
"Dai fammi compagnia" disse mettendo dei soldi nella macchinetta dei dolciumi scesero dei bounty i miei preferiti! Li prese e me li diede.
"No Riccardo dai perché me li hai pagati" dissi
"Dai Anna è un segno di riconoscenza per il giretto e per avermi salvato dalle ochette" scoppiammo a ridere.
Ci sedemmo sulle panche e lui faceva della battutacce e io gli tiravo delle gomitate quando sentii dei passi, mi girai ed era Edward, andò dalle macchinette prese delle patatine e non mi degnò di uno sguardo, "Ei Edward" gli dissi
Se ne andò a passo svelto senza calcolarmi
Ci rimasi malissimo.
"Ma che ha?" Disse Riccardo con un sorriso stupido sulle labbra
"Veramente non lo so che gli prende" dissi frustrata
"Ma è un tuo amico?" Chiese curioso
"No è il mio ragazzo veramente" abbassai la testa. "Penso gli abbia dato fastidio vederci qui insieme a scherzare" aggiunsi con voce sempre più sottile.
Lui mi guardò " Ei va tutto bene" mi miss un braccio intorno al collo.
Io lo guardai negli occhi blu oceano, non potevo fare a meno di guardarlo.Stavamo uscendo dalla scuola ero con Riccardo "vuoi che ti accompagno a casa?" Chiese premuroso
"No vado a piedi intanto faccio una passeggiata" risposi con un sorriso debole, ero terribilmente preoccupata.
"Okay come vuoi, grazie per oggi, domani mi iscrivo" mi diede un bacio delicato di riconoscenza sulla guancia.
Lo salutai con la mano mentre si allontanava.In lontananza vidi Edward vicino alla macchina. Ci aveva visti.
Andai a passo svelto verso di lui, senza perdere tempo salì in macchina ma lo fermai in tempo, gli bussai sul finestrino "Edward ti prego ascoltami"
Lui abbassò scocciato il finestrino "che cosa vuoi?"
"Era lui il ragazzo dovevo fargli fare il giro della scuola, siamo solo amici." Dissi
"Amici che si abbracciano eh" disse freddo
"Tu fai lo stesso con la tua migliore amica" gli risposi con la stessa freddezza.
"La conosco da più tempo, tu quello lo conosci da qualche ora." Rispose.
"Va bene Edward pensala come vuoi, con te non si può ragionare."
Lui mise in moto la macchina e partì velocemente.
"Perfetto" dissi mettendomi le mani fra i capelli.