"Senza te non è lo stesso"

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La giornata passò noiosa, ripensavo ai momenti trascorsi la mattina chiedendomi senza pace dove avevo sbagliato.
Forse Edward era eccessivamente geloso, e io ero uno spirito libero, okay gli opposti si attraggono pensai, ma forse noi siamo due calamite che si respingono, avvicinandosi per poco, sfiorandoci per poco, a due passi dal baciarsi a uno dal perdersi.

Avevo bisogno di lui. Dovevo andare a casa sua.
Presi io cellulare, lo ficcai in borsa e andai spedita davanti a casa sua, suonai.
Mi aprì la sorella, zoe, mi fece un grande sorriso salutandomi con la sua piccola mano.
"Ciao tesoro, c'è Edward?" Chiesi
"Si.. C'è no!" "Non cè" aggiunse.
Io con aria sospettosa "ti prego zoe è importante, devo parlargli, so che è in casa e non vuole vedermi ma ho bisogno, è urgente." dissi disperata
"Va bene, ma io non ti ho aperto okay?" Dissi con un sorriso furbetto.
"Grazie" dissi dandole un bacio sulla guancia.
Salii le scale, bussai alla sua porta "Edward ti prego aprimi." Dissi con voce bassa.
"No." Fu la sua risposta
Restai lì mezz'ora a parlagli e a spiegargli fino quando aprì la porta "entra" disse freddo
Mi alzai dal pavimento e entrai.

"Perché non ti fidi?" Gli chiesi triste
"Io mi fido.." Disse
"No, solo io in questa relazione mi fido. la tua migliore amica poteva anche essere la tua ragazza ma io ci ho creduto. non ho indagato o altro.. Mi sono fidata sulla tua parola."
Mi guardava fisso negli occhi..
Suonò il cellulare con la sua canzone preferita -Skinny e Vans, Low Low ft. Sercho.-
Vidi lo schermo del cellulare, era Federica.
Sentii frammenti di conversazione lei gli diceva che stasera sarebbero andati a festeggiare in una discoteca, e lui annuiva.
La cosa mi mandò in bestia. mi ero stufata.
presi la mia borsa "Tu non mi vedi più" lo guardai negli occhi e uscii furiosa sbattendo la porta, scesi velocemente le scale e mi fiondai all' entrata, zoe mi guardò perplessa "già te ne vai?" Chiese dispiaciuta
"Si zoe mi dispiace" le disse guardandola negli occhi e accarezzandole dolcemente il viso, non penso l'avrei rivista ancora, con Edward avevo chiuso per sempre.

Tornai verso casa con le lacrime agli occhi, ero moralmente distrutta.
Mi buttai sul letto e piansi a dirotto, fino a che non mi addormentai col salato delle lacrime in bocca.

Era lui il mio chiodo fissoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora