Capitolo VIII

6 2 0
                                    

I giorni avanzarono, per Adelaide non furono altro che monotoni. Quella sera si trovava ancora una volta all'esterno, seduta sugli scalini in legno, persa nei suoi profondi pensieri. Aveva l'animo tormentato, non riusciva a darsi pace. Le voci avevano iniziato a girare, tutta quanta Castle Combe ora era a conoscenza dei comportamenti del signor Garrett. Quando Adelaide attraversava la strada, oppure semplicemente si allontanava da casa per alcune commissioni assegnatele, le anziane signore che sedevano all'aria aperta per bere il tè pomeridiano, la guardavano con occhi curiosi, come se stessero cercando di penetrare nei suoi pensieri. Ogni volta si sentiva gli sguardi delle persone che le bruciavano sulla pelle, e questo la portò a domandarsi, a causa dell'esperienza, se la storia che fosse stata messa in giro, rispecchiasse effettivamente la realtà dei fatti. Tutto ciò che poteva essere stato sentito era il tono di voce alto del signor Garrett, ma nient'altro. Eppure, un giorno, dopo che il padre di Adelaide, spinto dalla madre, le aveva permesso di far ritorno a scuola, la fanciulla aveva fatto fronte alla verità. Ignara della versione della storia, Julia e Mia la aggiornarono su quanto detto.
Naturalmente, le cose non erano andate così. Fino ad allora, Adelaide non si era sentita delusa da nessuno, non aveva fatto ricadere la colpa dei pettegolezzi su nessuno, finché il suo sguardò non si era andato a posare sulla figura alta e snella di Thomas Eaton, accompagnata da quella bassa e rotonda del suo amico Gordie. Ma certo! Tutto era chiaro: ad aver messo in giro le voci non poteva che essere stato Thomas! Era lui che l'aveva vista di schiena alla finestra, era lui quello che le aveva domandato se stesse bene, ed era sempre stato lui colui che aveva tanto insistito nell'entrare in casa Barney. Ancora una volta, il giovane si era preso gioco della miserabile Adelaide, facendola umiliare più che mai. Il suo cuore si spezzò, e lentamente l'opinione che possedeva nei riguardi del suo compagno di classe cambiò notevolmente. Promise a sè stessa che non gli avrebbe più rivolto la parola, almeno poteva stare certa che non l'avrebbe modificata non avendola mai sentita. Quando Thomas si fu accorto della sua presenza e si girò per parlarle, la giovane gli donò immediatamente uno sguardo di ghiaccio, per poi voltargli le spalle e andarsene senza dare spiegazioni.
"Ma che le prende?" domandò Gordie al suo slanciato amico (effettivamente, Gordie gli arrivava a malapena alle spalle), guardandolo in modo confuso. Thomas stava come al solito mangiando la sua mela rossa, e al sentire della domanda del suo migliore amico si limitò a fare spallucce e fingere che non gli importasse, per poi dare un altro morso al frutto e guardare la bionda allontanarsi con le sue amiche. Gli studenti seguirono un'altra lunga giornata di lezioni e verifiche orali, per poi, alla fine dell'orario scolastico, riunirsi tutti quanti nel giardino posteriore all'edificio per discutere del lavoro di gruppo che gli era stato incaricato di svolgere. I ragazzi dovevano ora scegliere i componenti del proprio gruppo, naturalmente la prima a prendere la parola fu Harper Raddle, la quale, nella realtà, non aveva mai smesso di parlare.
I giovani si sedettero in cerchio sull'erba umida, e Harper cominciò: "Allora, direi che prima di tutto bisognerebbe nominare un capo per ogni gruppo e magari sceglierne un numero di componenti uguale per tutti. Noi siamo in 23, giusto?"
"A dire il vero siamo in 24." la corresse Thomas, rivolgendo un'occhiata ad Adelaide.
"Oh, che sbadata! Mi ero completamente dimenticata di te, Adelaide Barney." replicò con un ghigno sul viso, per poi continuare a dettare le sue regole ed idee.
"Potrei iniziare io, a formare il mio gruppo, che ne dite?"
Tutti quanti non poterono far altro che annuire, perchè anche se avessero opposto resistenza, non avrebbe avuto importanza e perciò non avrebbe cambiato nulla.
"Essendo che si tratta di un gruppo di studiosi, nel mio vorrei che ci fossero senz'altro Thomas, Averly e... non saprei proprio, qui nessuno è poi così bravo."
"Adelaide?" suggerì timidamente Thomas, guardandola di nuovo; aveva notato il suo comportamento insolito.
La ragazza evitò i suoi occhi, mantenendo un viso serio. Thomas abbassò lo sguardo e attese la risposta della sua migliore amica.
"Non se ne parla!" rispose quest'ultima indignata. "Davvero non capisco tutta questa tua ossessione nei suoi confronti, non ti sarai mica preso una cotta per questa campagnola, non è così, Thomas Eaton?"
Adelaide arrosì bruscamente, sperando che l'argmento s'interrompesse lì, ma non accadde.
"No, no! Assolutamente!" negò alzando il tono della voce e nascondendo le sue guance rosse.
"È vero, Thomas, l'abbiamo notato tutti."
"No, ragazzi. Vi posso assicurare che non è così. Semplicemente è una brava studentessa."
Adelaide era più che indignata al sentire ciò che aveva da dire nei suoi confronti, dopo che aveva messo in giro voci vergognose sul suo conto. Anche questa volta, si limitò a non reagire e a mantenere un portamento pacato.
"Perchè non rispondi, Barney?" la provocò la ragazza.
"Non ho nulla da dire." rispose Adelaide, sorridendole falsamente.
Terminata la piccola 'riunione', i giovani si ritirarono. Adelaide doveva percorrere una strada piuttosto lunga per arrivare a casa, e Thomas non fece altro che tormentarla inseguendola. La ragazza, tuttavia, non aveva alcuna intenzione di rivolgergli la parola, anzi! Probabilmente non gli avrebbe più parlato fino alla sua morte.
Che maleducato! pensò ruotando gli occhi al cielo, per poi volgersi a guardarlo.
"Che cosa c'è che non va?" domandò Thomas, sfinito dai vari tentativi di ricevere una risposta dalla sua amica. La risposta fu questa: Adelaide aumentò il passo e Thomas la seguì fino a casa.
"Adelaide?" la richiamò disperato, ancora in attesa di una sua risposta, o almeno un cenno, ma lei sembrava impassibile.  Per questo motivo la prese per un braccio, impedendole ancora di andarsene. Gli occhi di entrambi si incontrarono, una scintilla li toccò, ma Adelaide era una persona particolarmente determinata. Gli mostrò la sua disapprovazione, sicura che Thomas avrebbe ammesso di avere colpa e si sarebbe scusato, chiaramente senza ricevere indietro una risposta. Nulla di questo, però, accadde. Adelaide incrociò le braccia e Thomas, sentendosi preso in giro, se ne andò, senza rivolgerle nemmeno un saluto.
Molto bene... pensò Adelaide ironicamente, dopodichè, rientrata in casa, si dedicò alle solite faccende domestiche. Dopo aver sistemato il salotto e la cucina, andò da sua madre Theresa, la quale sembrava star dormendo. La donna, comunque, si svegliò non appena vide sua figlia. Le lasciò un bacio sulla nuca e le domandò gentilmente di portarle un bicchier d'acqua, chiaramente Adelaide ubbidì. La serata trascorse piuttosto velocemente, le conversazioni furono minime, ma l'impegno nello svolgere i compiti ed aiutare i suoi due fratellini fu immenso.
Quando la ragazza riuscì finalmente a mettersi comoda nel suo letto, nella testa le riaffiorarono i pettegolezzi messi in giro, ed arrivò anche a domandarsi se fosse stato realmente Thomas a spargere la storia. Ma, come poteva non esserlo stato! Solamente lui aveva notato la preoccupazione di Adelaide, e solamente lui l'aveva vista accompagnata da Garrett in cucina. Rivolse gli occhi al cielo stellato, pregando affinchè quest'agonia finisse il prima possibile.

Adelaide Barney Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora