12. PRIMA-LA STORIA DI SEBASTIAN

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Sebastian si guardava le ali bianche, ammirava le piume di latte, le accarezzava e le sentiva soffici sotto le dita, morbide più del cotone dei vestiti di Ciel.

Le sue dita tremavano. Non meritava di averle.

No, non averle.
Riaverle.

Molto tempo prima, quelle ali gli erano appartenute. Molto tempo prima Sebastian era stato un angelo, uno dei più belli del Paradiso, ed il suo nome era Zofriel.

Era innocente e puro, ed era il migliore amico di un altro angelo.

L'angelo più bello del paradiso.

Lucifero.

Lucifero aveva deciso, ad un certo punto, che era troppo bello, potente ed intelligente per essere un semplice angelo, desiderava essere come Dio. Zofriel si era lasciato convincere, e aveva anbracciato la sua causa. Con lui, molti altri angeli. Ci fu una violenta guerra.

Naturalmente, le truppe di Lucifero furono sconfitte. Dio, adirato per aver riposto il proprio amore in angeli che lo avevano tradito, li scaraventò in una voragine di fuoco e fiamme. Tutti avrebbero chiamato quel luogo "Inferno". Sebastian si ritrovò nelle tenebre interiori, il buio gli mangiava le ossa, gli strappava la carne a brandelli, e lui gemeva dal dolore, rannicchiato su sé stesso.

Tre giorni dopo, trovò la forza di rialzarsi. E dovette fare i conti con il suo nuovo aspetto.

Aveva la forma di un umanoide, questo era certo.

Due gambe, due braccia, mani piedi ed una testa.

Ma la sua pelle era nera, come se fosse coperta di pece. Aveva artigli, denti, corna grandi. Il viso bianco come la morte, gli occhi rossi come il fuoco. Ali nere, come una notte senza speranza di luce.

In corrispondenza del petto, lì dove una volta c'era stato un cuore ed ora invece c'era una cavità vuota, riuscì tuttavia a percepire un dolore sordo, la sofferenza per essere stato abbandonato da Dio, suo padre.

Non è colpa sua. Sono stato io a tradire.

Era tardi per tornare indietro? ormai era un demone. Era stato ingannato da Lucifero con promesse di Gloria e aveva lasciato la luce per il cammino oscuro.

Aveva ali, ma erano troppo pesanti, non sarebbe mai arrivato in paradiso. E poi era... così.... ripugnante. Un'aura oscura si spargeva intorno a lui, come un'ombra enorme, che sprigionava potere demoniaco.

Lucifero a quel punto aveva chiamato lui e tutti gli altri. Aveva spiegato il loro ruolo nuovo. Nessuno si era potuto opporre. Avevano nuovi poteri, tutti per compiere il male. -E DOVETE compierlo!- aveva detto Lucifero. -Vendicatevi di Dio, che ci ha scacciato!- Anche quella era una bugia. Avevano meritato di essere gettati nella voragine di fuoco e fiamme. C'erano dei colpevoli, ed erano solo loro stessi.

Sebastian aveva cominciato a dedicarsi alle torture, per non pensare. Dopodiché era iniziata la fame. Aveva scoperto di poter assumere forma umana, ingannare uomini e donne con un aspetto affascinante ma falso.

Nei secoli, aveva sedotto donne innocenti e , dopo aver rubato loro innocenza e dignità, Zofriel mostrava la sua vera forma. Un demone dalla pelle nera, abiti strani e uno sguardo feroce negli occhi.

Tutte urlavano. Era ripugnante, lo sapeva. E allora prendeva loro l'anima, senza pietà. Si vendicava di quelle donne che lo avevano guardato in quel modo, come il mostro che -purtroppo- era consapevole di essere. Nessuno avrebbe mai potuto amare un demone. Aveva rifiutato l'amore di Dio, ed era stato condannato ad una vita senza amore.

Si era dunque abbandonato ad ogni genere di peccato, era diventato uno dei più spietati principi dell' inferno, perdendo del tutto innocenza e purezza.

UNA VOLTA I DEMONI ERANO ANGELIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora