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AKAASHI POV.

Erano le più o meno le 5.40 di mattina quando un urlo mi svegliò. Mi girai nella direzione dai cui proveniva l'urlo e mi accorsi che era stato Tsukishima. Mi girai nella direzione opposta, per vedere se Ushijima era sveglio, e infatti me lo ritrovai davanti.

Ushijima:" è da un po' che va avanti così. Non sono riuscito a svegliarlo"
Disse con la sua solita espressione e tono di voce gutturale, ma riuscì comunque a capire che anche lui era preoccupato.

Kei:" basta ti prego! Almeno lascia stare Akiteru!"
Disse nel sonno urlando e iniziando a piangere.

Dopo circa altri 15 minuti, in cui avevamo provato a svegliare il biondo, sentimmo la porta del dormitorio aprirsi, rivelando così, la figura di Kuroo.

Ushijima si diresse subito verso di lui.

Ushijima:" Kuroo non riusciamo a svegliarlo. Ormai è quasi 40 minuti che va avanti così"
Disse preoccupato.

Kuroo:" va bene. Grazie ragazzi, ora ci penso io. Sono 3 settimane che dividiamo il dormitorio e quindi so come calmarlo"

Akaashi:" va bene. Noi allora andiamo di là in cucina"

KUROO POV.

Dopo che il corvino e il castano ci lasciarono soli, posai sopra la scrivania il mio borsone e dopo di che mi stesi di fianco al biondino.

Cinsi i suoi fianchi con le mie braccia e iniziai ad accarezzarlo. Dopo qualche minuto iniziò finalmente a calmarsi. Appena ebbi appurato che dormisse sogni tranquilli, raggiunsi la cucina.

Trovai i due con in mano una tazza di caffè.

Akaashi:" da quanto è che va avanti così?"
Chiese in un tono che non accettava repliche.

Kuroo:" da quando è arrivato ma credo da molto prima"
Risposi prendendo anch'io una tazza di caffè.

Ushijima:" per caso sai il motivo di questi incubi"

Kuroo:" no. Ma non sono solo questi il problema. Se viene toccato improvvisamente o troppo forte, posiziona le braccia in maniera difensiva. Inizialmente pensavo fosse Afefobia, la fobia di essere toccato, ma se è lui a volerlo il contatto, non ha paura. Quindi sono arrivato alla conclusione che dev'essere successo qualcosa nel suo passato. Durante gli incubi nomina sempre questo Akiteru. Proviamo a fare delle ricerche, magari scopriamo qualcosa"

Akaashi:" per questo è meglio chiedere aiuto ad Iwazumi e Oikawa"

Annuimmo tutti e tre contemporaneamente.

Alle 6.30 tutte le nostre sveglie suonarono. Tornammo nella camera da letto e trovammo Kei che si stava svegliando.

Kuroo:" ehi, come va?"
Chiesi con le braccia incrociate al petto.

Il biondo annuì solamente e dopo di che si diresse verso il bagno. Nel mentre i due ospiti se ne tornarono nelle loro stanze a prepararsi. Dopo qualche minuto Kei uscì dal bagno raggiungendomi in cucina.

Kei:" come è andata la notte all'ospedale?"
Mi chiese mentre preparava la colazione e per la prima volta sentì nel suo tono di voce un minimo di interesse.

Kuroo:" ti interessa davvero o è perché non hai altro da fare?"
Chiesi alzando un sopracciglio, facendoli capire che la mia non era una presa in giro ma una domanda vera e propria.

Kei:" non che mi interessi davvero, solo penso che abbiamo iniziato con il piede sbagliato e che magari potremmo costruire un rapporto con un livello di sopportazione leggermente più alto...tutto qui"
Disse finendo di preparare la colazione.

Kuroo:" potremmo provare, anche perché sicuramente saremmo compagni di stanza anche gli anni successi. Comunque si, la nottata è andata bene. Senti....stasera c'è una festa, perché non vieni con me?"
Chiesi mentre mi mettevo seduto alla penisola.

Kei:" non sono molto da festa, se non lo avessi notato"
Rispose subito mettendosi sulla difensiva.

Kuroo:" eddai Kei! La festa la organizzano due nostri amici. Sarà divertente"
Dissi in tono di supplica.

Kei:" non lo so Kuroo. E poi in non sono mai andato ad una festa"
Disse abbassando lo sguardo.

Kuroo:" devo aver sicuramente sentito male. Hai detto che non sei mai andato ad una festa?"
Dissi facendo una faccia teatralmente sconvolta.

Kei:" non mi è mai stato permesso"
Disse riabbassando lo sguardo.

Quella visione fu la goccia che fece traboccare il vaso. Come diamine era possibile? Perché mi faceva così male vederlo in quello stato? Perché mi stavo preoccupando tanto? Magari aveva avuto solamente dei genitori oppressivi.

Kuroo:" vorrà dire che ci andrai per la prima volta questa sera con me. E non accetto un no come risposta, anzi non voglio risposta. Passeranno alle 20 a prenderci, Aki, Bokuto, Ushi e Tendou. Vestiti a modo mi raccomando"
Dissi tutto d'un fiato non permettendo o biondo di rispondermi.

Kei:" siamo in 6 ed in macchina non entriamo. Qualcuno deve sacrificarsi. Che peccato"
Disse fintamente dispiaciuto.

Io nel mentre lo guardavo con una mano poggiata sulla penisola e un sopracciglio alzato che andava ad amplificare la mia espressione che stava letteralmente dicendo "sto aspettando che tu finisca di dire la cazzata".

Kuroo:" mi spiace caro Kei...Ushi ha una macchina da 7 posti"

Kei:" fottiti"
Disse, capendo di essere stato fregato.

Kuroo:" tu guardami mentre lo faccio"
Gli rifilai un occhiolino per poi vederlo sparire in camera.

Dopo circa altri 10 minuti lo vidi ritornare i cucina con lo zaino in spalla e le sue cuffie bianche al collo.

Kei:" va bene. Io ho lezione devo andare. Tu?"
Chiese prima di uscire dalla stanza.

Kuroo:" oggi ho smonto e domani riposo. Dopo domani, la mattina"
Risposi appoggiato al piano cottura della cucina.

Kei annuì per poi salutarmi con un cenno del capo e uscire dalla stanza.

Chissà come sarebbe andata la serata. Speriamo vada tutto bene.

Ciò Che Non Mi Ha Ucciso Mi Ha FortificatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora