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TSUKISHIMA POV.

Era più o meno l'ora di cena, quando Kuroo mi venne ad avvisare che sarebbe dovuto andare a riprendere una cosa da Bokuto.

Una quindicina di minuti dopo, sentì bussare alla porta, sicuramente era Akaashi. Andai ad aprire e, come premeditato, si trattava del corvino.

Akaashi:" ehi Kei"
Disse sorridendo e entrando.

Da quando lo avevo conosciuto, avevo notato che ogni volta sorrideva sempre di più.

Kei:" hai già mangiato, o vuoi che prepari qualcosa?"
Chiesi nel mentre che ci mettevamo seduti attorno alla penisola.

Akaashi:" sto bene così, grazie"

Annuì e dopo di che ci mettemmo entrambi sul mio letto.

Kei:" io dovrei andare a fare una doccia, ti dispiace?"

Akaashi:" fai pure, no problem"

E così mi avviai verso il bagno. Una volta entrato iniziai a spogliarmi e una volta rimasto solamente in boxer mi guardai allo specchio.

Che schifo.

Fu l'unica cosa che riuscì a pensare. Tutte quelle cicatrici, stonavano sulla mia pelle diafana. Ognuna di esse mi ricordava un qualcosa di orrido.

Bruciatura di sigaretta, tagli più o meno profondi e ebrasioni causate da delle corde. Mi tolsi gli occhiali ed entrai dentro la doccia. Quando guardavo il mio corpo senza gli occhiali lo vedevo come era una volta.

Mi feci una doccia veloce, dopo di che mi asciugai e mi rivestì.

Quando uscì, davanti la porta del bagno, trovai Akaashi con una mano sopra la bocca e gli occhi sgranati. Mi accorsi solo in un secondo momento che avevo, accidentalmente, lasciato la porta del bagno aperta.

Akaashi:" Kei...cosa ti hanno fatto? Perché sei pieno di..."

Non riuscì a finire la frase a causa di un conato di vomito. Lo portai velocemente in bagno e si chinò sul gabinetto per rimettere. Gli portai i capelli indietro e rimasi li con lui.

Kei:" Aki...ti senti meglio?"

Lui annuì e si tirò indietro appoggiandosi al muro.

Akaashi:" Kei, per favore spiegami. È per questo che hai gli incubi e hai paura di essere toccato all'improvviso?"
Chiese preoccupato e guardandomi negli occhi.

Kei:" si... ma non parte tutto da quelle cicatrici, parte tutto da una cicatrice molto più grande ma invisibile. Perché sono le cicatrici che non si vedono, quelle che solo tu sai di avere, che fanno più male"
Dissi abbassando lo sguardo.

Akaashi:" se vuoi io posso ascoltarti"
Disse mettendomi una mano sopra la spalla.

Kei:" grazie Aki... ma ancora non sono pronto"

Il corvino annuì per poi fiondarsi tra le mie braccia. Lo strinsi, anche se inizialmente avevo avuto paura. Lui mi strinse ancora più forte.

Tornammo poi in camera dove entrambi ci stendemmo sul mio letto. Il corvino si era messo tra le mie braccia e poco dopo ci addormentammo.

KUROO POV.

Io e Bokuto dopo di che, tornammo alla mia stanza. Ad attenderci però c'era solo il silenzio. Girammo tutte le stanze, fino quando alla fine non trovammo il corvino e il biondo addormentati e abbracciati.

Bokuto:" mi sta venendo il dubbio se dovrei essere geloso di Tsukki"
Disse serio.

Io ridacchiai per poi tornare in cucina a preparare qualcosa per noi quattro.

Preparai il katsudon e appena fu pronto andammo dai due addormentati.

Bokuto:" Keiji. Ehi"
Disse e poco dopo il corvino si svegliò.

Akaashi appena vide il fidanzato si fiondò tra le sue braccia, comportamento molto insolito per lui, per lo meno quando era in compagnia di qualcun'altro.

Andarono in cucina e io rimasi da solo con il biondino.

Mi stesi di fianco a lui e iniziai ad accarezzarli i capelli. Dopo poco il ragazzo aprì gli occhi.

Kuroo:" ehi biondo...la cena è pronta"
Dissi quasi in un sussurro.

Kei:" Posso rimanere un po' così?"
Chiese abbracciandomi e nascondendo la faccia sul mio petto.

Kuroo:" di la ci sono Bokuto e Akaashi che ci sanno aspettando, ma se vuoi così puoi starci sta notte. Va bene?"
Chiesi lasciandoli un bacio sula fronte.

Lui annuì e dopo di che si alzò. Raggiungemmo gli altri due e finalmente iniziammo a mangiare.

Dopo aver mangiato i due fidanzati rimasero un altro po' con noi per poi tornare al loro dormitorio.

Kuroo:" Kei, io domani sera devo andare da una parte quindi non ci sarò a cena"
Dissi mentre mi stavo cambiando per poi andare a letto.

Kei:" anche io, domani sera vado a cena con un mio vecchio amico"

Annuì e dopo di che ci mettemmo a letto. Unimmo i letti e ci mettemmo nella stessa posizione di qualche ora prima. Iniziai ad accarezzarli i capelli  e la stanza calò in un silenzio rilassante.

Kei:" oggi Akaashi mi ha visto mentre mi stavo per andare a fare la doccia. L'ho trovato davanti la porta del bagno con gli occhi sgranati e una mano sulla bocca. Ha provato a chiedermi qualcosa ma un conato di vomito glielo ha impedito. Gli ho fatto ribrezzo"
Disse nel mentre che aveva iniziato a singhiozzare.

Kei:" non ho mai permesso a nessuno di vedermi senza maglia. Sapevo quale sarebbe stata la reazione"
Continuò.

Kuroo:" Kei..... potrei vederti senza maglia?"

Kei:" Kuroo facc-"

Kuroo:" non provare neanche a dirlo Kei, perché sarebbe la cazzata più grossa che la tua bocca abbia mai sparato. Potrei vederti senza maglia?"

Annuì e si alzò. Mi misi seduto sul letto. Si mise di fronte a me e si alzò lentamente la maglia fino a sfilarla completamente.

Lasciò cadere lentamente la maglietta a terra e poco dopo chiuse gli occhi, facendo scendere delle lacrime silenziose sul suo volto.



Ciò Che Non Mi Ha Ucciso Mi Ha FortificatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora