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TSUKISHIMA POV.

Credo non potessi scegliere momento migliore.

Feci indietreggiare il maggiore fino al letto e dopo di che lo feci stendere sopra il materasso. Gattonai sopra di lui fino ad allineare perfettamente le nostre bocche. Mi chinai leggermente e lo baciai dolcemente, nel mentre che avevo iniziato a spogliare sia lui che me.

Le nostre lingue avevano iniziato una danza sconosciuta pure a noi, un ballo proibito che avrebbe poi portato alla fusione di due anime.

Appena i maglioni che indossavamo finirono sul pavimento, insinuai una mano sotto la sua maglietta e iniziai ad accarezzare la pelle liscia.

Sentivo, nel frattempo, la sua crescente erezione, sfregarmi sulla gamba.

Lui mise una sua mano sopra la mia guancia, accarezzandomi delicatamente. Ci staccammo poi per mancanza di fiato.

Kuroo:" Kei...ne sei sicuro? Non voglio forzarti in alcun modo"
Mi chiese premuroso, nonostante lui in quel momento avrebbe potuto pensare per se stesso e fregarsene bellamente.

Lo baciai nuovamente. Come faceva a farmi innamorare ogni volta di più? Io questo non lo sapevo, ma sapevo cosa volevo in quel preciso istante.

Kei:" Kuroo...io mi fido di te come mai mi sono fidato di qualcuno. So che non faresti mai qualcosa che io non voglia, ma in questo momento, è questo che voglio, è questo di cui ho bisogno"
Dissi guardandolo negli occhi e passandoli una mano nei capelli morbidi.

Lui sorrise per poi ribaciarmi e, con un colpo di reni, invertí le posizioni.

Mi ritrovai sotto di lui. Il primo a togliersi la maglia fu lui, forse per farmi tranquillizzare un po'. Sentivo il cuore in gola, scalpitare sempre più forte. Mi sembrava stesse per uscire da un momento all'altro.

Successivamente tolse la maglia anche a me, iniziando a lasciarmi languidi baci sul collo e passando poi alle clavicole e al torace. Fu lì che si accorse di quanto il mio cuore stesse battendo dannatamente forte.

Kuroo:" Kei, davvero. Meglio continuare un'altra volta"
Mi disse preoccupato e guardandomi negli occhi.

Kei:" no Kuroo...per favore"
Dissi in tono supplichevole.

Il corvino annuì per poi baciarmi. Portai le mie mani tra i sui capelli e li tirai leggermente, senza farli male.

Iniziò a baciarmi scendendo sempre più in basso, arrivando poi all'inizio dei miei pantaloni e della 'V'.

Alzò lo sguardo verso di me, come a chiedere il permesso, che non tardò ad arrivare. Posizionò le mani ai lati dell'indumento e li sfilò lentamente. Appena gli ebbe tolti del tutto, si alzò dal letto, spogliandosi anche lui. Iniziò poi a baciarmi le gambe fino a giungere ai miei boxer, anche questi, sfilati lentamente e lasciati cadere a terra seguiti dai suoi.

Ogni gesto che faceva era calcolato con precisione per non spaventarmi, probabilmente, questa faccenda, era diventata più difficile per lui che per me, ma non lo ringrazierò mai abbastanza.

Riportò poi il viso di fronte al mio.

Kuroo:" non pensare, neanche per un momento, che tutto questo mi pesi, perchè non è così, e mai mi peserà. Chiaro?"

Io annuì e chiusi gli occhi facendo scivolare due lacrime sulle guance.

Mi tirai puoi su, mettendomi a cavalcioni su di lui e abbracciandolo forte. Avevo allacciato le mani attorno alle sue spalle e il volto si trovava nascosto nell'incavo del suo collo. Sentivo una sua mano accarezzarmi dolcemente i capelli, mentre l'altra marcava tutte le cicatrici presenti sulla mia schiena. Scese sempre di più fino a raggiungere il mio fondoschiena.

Fece scivolare delicatamente un dito dentro di me. Sentì un lieve bruciore, ma niente di insopportabile. Dopo che mi fui abituato fece entrare anche un secondo dito, con la quale iniziò a sforbiciare.

Inizialmente faceva male ma poi iniziai a sentire piacere e dei gemiti scapparono dalla mia bocca.

Kuroo intanto, con la mano libera, non aveva smesso un solo secondo di accarezzarmi i capelli. Sfilò poi le dita, lasciandomi un senso di vuoto.

Kuroo:" sei pronto"

Mi fece stendere dolcemente e dopo di che, allineo il suo membro alla mia entrata.

Kuroo:" farà un po' male all'inizio, ma poi passa. Va bene amore?"
Chiese accarezzandomi una guancia e sorridendomi teneramente.

Kei:" grazie...di tutto"

Kuroo:" lo farò tutte le volte che ne avrai bisogno"

Mi baciò e nel mentre fece scivolare lentamente il suo membro dentro di me. Un piccolo gemito, tra dolore e piacere, uscì dalle mie labbra.

Kuroo:" shhh. Ora passa"

Il corvino stette fermo per un po' permettendomi di abituarmi.

Poco dopo iniziai a muovermi verso il suo corpo e così, capì che poteva iniziare a muoversi.

Iniziò lentamente ad entrare ed uscire da dentro di me. Sempre più gemiti uscivano dalla mia bocca. Il dolore che inizialmente provavo, ora era sparito completamente lasciando lo spazio solamente al piacere.

Kuroo aumentò gradualmente la velocità delle spinte e nel mentre mi lasciava languidi baci sul collo e sul volto.

Ad ogni spinta che dava mi sentivo sempre più vicino all'apice. Stringevo le mani che tenevo sulle sue scapole, talvolta forse troppo. La stanza era silenziosa, riempita solamente dai miei gemiti e dai versi gutturali di piacere che emetteva il maggiore. Ogni tanto si potevano pure sentire il suono che creavano le nostre pelli quando una stoccata era un po' più forte.

Kei:" Kuroo...s-sto per ve-....ah~"
Dissi tra un gemito e l'altro.

Kuroo:" anch'io...mh"
Rispose con il respiro irregolare.

Dopo qualche altra stoccata più forte e veloce, venimmo entrambi con il nome dell'altro sulle labbra.

Si sdraiò accanto a me e ci coprì entrambi. Mi accoccolai al suo petto.

Kei:" grazie. Mi hai fatto capire che non sono io quello sbagliato"

Kuroo:" non lo eri e non lo sarai mai"
Rispose lasciandomi un bacio sui capelli.

Dopo di che, cademmo entrambi tra le braccia di Morfeo, in fin dei conti era ancora mattina, c'era tempo per godersi il restante della giornata.

Ciò Che Non Mi Ha Ucciso Mi Ha FortificatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora