Capitolo 10

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Il tempo di tornare in hotel che si fanno le 18:00, ognuno va nella propria camera ed io decido di fare una doccia e rilassarmi un po'prima di uscire, per fortuna la sera siamo liberi di fare quello che vogliamo, quindi andremo un po' in giro per i fatti nostri.

*Toc, toc*
«Flavia vai ad aprire!»
«Vai tu!»
«Mi sto vestendo!»
«Ok ok!..Ei Christian! Lara é in bagno»
«Un attimo e arrivo!»
«Lara io vado da Serena, ti aspettiamo!»
«Va bene, vi raggiungo dopo»
Così finisco di vestirmi ed esco dal bagno.
«Chris«
Gli corro incontro e lo abbraccio.
«Ei piccola»
«Come mai qui?»
«Avevo voglia di stare un pó con la mia ragazza»
«Mi fa uno strano effetto sentirtelo dire»
Mi prende per i fianchi e mi attira a sé per baciarmi, gli butto le braccia al collo e ricambio il bacio.
Amo per davvero questo ragazzo, non un amore qualsiasi ma un amore vero, che lo senti uscire dal cuore, che ti fa dimenticare tutte le cose brutte che ci sono intorno, che ti fa sentire unica e mai sbagliata.
«Ti va di andare a fare due passi con me prima di uscire con le tue amiche?»
«Davvero? Quindi non ti preoccupa più l'opinione della classe?»
«No, non mi importa, lo può venire a sapere tutto il mondo.
Lara, io..»
«Tu?»
«Ti amo, non cambierò idea, mai»
Sono sicura che in questo momento mi brillano gli occhi, sento il mio cuore che accelera.
«Finalmente posso dirlo anch'io, ti amo, più di quanto tu possa immaginare»
Mi bacia un altra volta e poi usciamo, ci incamminiamo spensierati, mano nella mano, ci sono molte stradine strette, ne prendiamo una e arriviamo a la Plaza Redonda, si tratta di una piazza molto originale, in quanto presenta una forma rotonda, al cui centro si trova una fontana.
Si tratta di una piazza al centro della città, in cui è possibile trovare un'ampia gamma di prodotti, dall'abbigliamento ai prodotti per cucire e anche prodotti di ceramica. Naturalmente non mancano i souvenir di Valencia.
Ci avviciniamo a questa fontana e decidiamo di lanciare una monetina come buon auspicio.
«Cosa desideri Lara?»
«Solo essere felice, e tu?»
«Il mio desiderio si é già avverato, é avere te, qui con me»
Lo bacio e continuiamo a camminare, ci fermiamo a prendere un gelato e incontriamo Matteo con un altro nostro compagno di nome Alessio.
«Ragazzi! Che fate voi due da soli eh?»
«Stiamo facendo un giro»
Risponde Christian.
«Da soli?»
«Si. Qualche problema?»
«Assolutamente no, stavo solo chiedendo»
«Bene, una buona serata allora»
«Non vi va di stare un po' con noi?» Alessio mi fa l'occhiolino e Christian lo vede.
Ma è normale?
«Vedi Alessio, voglio stare solo con la mia ragazza se non ti dispiace.
Non ci va di stare con persone come te, mi dispiace solo che Matteo ti dà ascolto»
«Ragazza? Sul serio?»
Christian annuisce visibilmente irritato.
«Dai amico, ci conosciamo praticamente dalle elementari»
Continua Matteo avvicinandosi
«Appunto, conosco fin troppo bene Alessio e non voglio passare un minuto in più con lui»
Detto ciò mi prende la mano e ci allontaniamo.
«Finisce che qualche giorno lo prendo a pugni»
«Dai amore, lascialo perdere»
Mi guarda e sorride, a sentire come l'ho chiamato mi stringe più forte la mano.
«Ti sembra che non abbia visto che ti ha fatto l'occhiolino? Fa il cascamorto con tutte. Ma se prova ad avvicinarsi a te finisce male»
Ok è ufficiale, lo amo.
«Ti ringrazio che ti preoccupi per me, ma non farà nulla, non mi ha mai considerata in cinque anni, perché dovrebbe farlo adesso?»

*****
Sono le 21:00, raggiungiamo gli altri che sono in un pub e prendiamo qualcosa da bere, passando così un'altra serata.
Verso mezzanotte ci rechiamo in una discoteca vicina, balliamo e ci divertiamo come non mai.
Forse troppo.
«Christian mi gira la testa»
«Ti avevo detto di non bere così tanto»
«Eddai siamo in gita, ci sta! Ahahah»
«Ok sei proprio fuori, ti vado a prendere dell'acqua, rimani seduta qui»
Annuisco e mi siedo ad aspettarlo.
«Lara»
«Alessio, cosa vuoi?»
«Nulla. Vedo solo che hai bevuto un po' più del dovuto»
«Non sono affari tuoi, fidati»
«Sei da sola?»
«Sai benissimo che non è così, mi spieghi perché mi stai considerando dopo cinque anni che non mi hai mai rivolto la parola?»
Senza rispondere si siede accanto a me e appoggia una mano sulla mia gamba, lo fulmino con lo sguardo all'istante e spingo via la sua mano.
«Ma sei impazzito?Allontanati da me!»
«Cosa sta succedendo qui?»
Christian, finalmente.
«Nulla, stavamo parlando, vero Lara?»
Non posso dire a Cristian cosa ha fatto, lo prenderebbe a pugni.
Lo fulmino con lo sguardo.
«Si, adesso però se ne stava andando, giusto?»
Alessio fa un mezzo sorriso e se ne va.
Bevo l'acqua che mi ha portato Christian e noto ovviamente il suo sguardo sospetto, decido comunque di cambiare argomento e gli propongo di tornare in hotel.
Sono all'incirca le 3:00, siamo nella sua stanza, mi siedo sul letto e inizio a ridere da sola.
«Lara tutto bene?»
«Ahahah benissimo e tu??»
«Si sto bene, senti é meglio che torni nella tua stanza e riposi, domani parliamo di cosa è successo con Alessio»
«Non è successo nulla ed io voglio dormire qui! Con te!»
«Lara per favore»
«Perché non vuoi dormire con me?? Sei cattivo»
Metto il broncio e mi corico abbracciando il cuscino.
«Alzati»
«Io non mi muovo da qui»
Lui é al limite della sopportazione, credo mi prenderà di peso per portarmi via da qui.
«Per favore alzati che ti accompagno in stanza»
«T'ho detto di noo..ma ci senti!? Ahahah»
«Ok, mi costringi ad usare la forza»
«Dai voglio vedere che fai»
Mi guarda con uno sguardo di sfida, si avvicina al letto e sta per prendermi in braccio, ma io lo tiro su di me.
«Fregato! Ahahah»
«Ah si!?»
Mi fa il solletico così che mi sposti da lui e prendendomi velocemente in braccio mi porta nella mia stanza, appena entriamo c'è Flavia che stava bevendo e si blocca a fissarci, io ancora in braccio a Christian gli faccio ciao con la mano.
«Ha bevuto dinuovo!?»
Esclama Flavia.
«Tu che dici?»
«Tu dov'eri?»
«Ero con lei, anch'io ho bevuto ma non pensavo che non lo reggesse fino a questo punto»
«Flavia credimi é stato bellissimo!»
«Cosa è stato bellissimo? Cosa avete fatto?? »
Flavia guarda interrogativa me e Christian, non ci sta capendo più niente poverina.
«Nulla, stai tranquilla»
Mentre continuo a deliriare Christian mi bacia la fronte e mi lascia sul letto, dove io dopo cinque minuti crollo in un sonno profondo.

Il mio migliore "amico"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora