Il mio migliore "amico"

Capitolo 19

Nel pomeriggio mi preparo per andare a casa di Christian, metto dei jeans a vita alta e una maglia corta fin sopra l'ombelico, indosso le sneakers e mi dirigo da lui.

Toc, toc
«Piccola»
Christian apre la porta e mi scappa una risata nel vederlo, mi copro la bocca con la mano, ha il pigiama, una coperta sulle spalle come mantello e le sue ciabatte.
Incrocia le braccia e si appoggia alla porta.
«Sono così ridicolo?»
«No,no»
«Vuoi entrare o no?»
Annuisco e gli lascio un bacio sulla guancia prima di entrare in casa.
Una volta dentro mi siedo sul divano e lui su una poltrona difronte a me.
Continuo a fissarlo e abbasso la testa per non continuare a ridere.
«La smetti di ridere di me?»
«Scusa ma sei troppo carino, sembri un vecchietto»
«Un vecchietto?»
«Uguale»
«Non ho le forze per risponderti, quindi sei venuta davvero alla fine»
«Sorpresa!»
Esulto alzando le braccia ma si alza anche la maglietta, Christian cambia espressione.
«Che c'è?»
«La tua maglietta, non credi sia troppo corta?»
Afferma indicandomi.
«No non lo è, si usa»
«Tu non la usi»
«A me piace»
«Anche a me, ma sei fin troppo scoperta, non voglio ti vedano gli altri, aspetta.. non dirmi che l'hai messa oggi a scuola»
«Può darsi»
«Lara»
«Sto scherzando! Rilassati»
Mi alzo e mi siedo sulle sue gambe.
«Quindi stai male?»
Chiedo mettendogli le braccia al collo, lui mi tiene per i fianchi.
«Si, non dovresti starmi così vicina, potrei contagiarti l'influenza»
«Non è male come idea, almeno stiamo insieme, abbracciati, a farci le coccole»
«Si, forse hai ragione»
Si avvicina per baciarmi ma io mi tiro indietro.
«Stavo scherzando, non voglio il raffreddore, sabato c'è la festa di Matteo e io voglio andarci»
«Ah si? Preferisci Matteo a me?»
Annuisco e mi vado per alzare ma mi prende per i polsi tirandomi verso lui.
«Eh no piccola, non mi sfidare»
«Non lo sto facendo»
Stavolta riesce a baciarmi, ha le labbra calde e morbide, penso proprio abbia la febbre.
«Adedso sì che t'ho contagiata»
«Grazie, davvero, se starò male sarà colpa tua, so dove trovarti, stai attendo»
Scoppiamo entrambi a ridere e ci abbracciamo.
«Ma Alessio? Come si è comportato in mia assenza?»
«Non ci casco, so che hai le tue spie in classe che ti avranno già raccontato tutto»
«Anche che fosse vero, voglio che sia tu a dirmi le cose, credo solo a te»
«Bene, allora ti dico che è tutto sotto controllo, adesso devi stare tranquillo e riposare»
«Lo farò»
Lo bacio e torno a casa.

* * * *
Mi trovo sul mio letto, c'è posto migliore del proprio letto? No, non credo.
Sono a pancia in giù, cuffie nelle orecchie e messaggio con Flavia, sembra che ci sia un'epidemia, spero davvero di non ammalarmi anch'io.
Poco dopo mi addormento, cullata dalle note della canzone: love me like you do e naturalmente pensando al mio Christian.