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Ciao o meglio Piacere.
Mi chiamo Soleil Terranova ho 18 anni è sono una ragazza abbastanza stronza.
Ho un carattere molto complesso, sono molto irascibile, impulsiva e se c'è da litigare, lo faccio.
Non mi piace avere torto, sono sempre pronta a fare guerra pur di chiarire.
Sono molto provocatrice, e non ho paura di far scatenare una reazione brutta nell'altra persona, sono sempre pronta ad affrontare tutto e tutti.
Per quanto riguarda il fisico, ho i capelli marroni e delle labbra molto carnose perfette per baciare. Ho un fisico per farmi desiderare, e degli occhi per manipolare.
Faccio parte di una famiglia di camorristi, credo che già l'abbiate capito leggendo la descrizione.
Ho avuto tante occasioni per uscire da questo brutto giro, ma non lo farei mai.
Devo aiutare i miei genitori, e poi mi sono abituata a stare in questa vita.
Non me ne pento.
"Solé muovt ja" dice mio padre dalla macchina.
"Mo veng" dico per poi uscire.
Entro in macchina e mio padre mi guarda.
"Vulimm ij o c'amma guardà p tutt a iurnat?" Dico.
"Si proprij ugual a me" ride mio padre
per poi partire.
Arriviamo in un capannone dove si trovano tanti camion, nel quale all'interno ci sono quintali di droga.
"Don Salvatò ma c piacer" si saluta mio padre con don Salvatore
"O piacer è o mij. E chi è sta piccrell?" Chiede.
"Chest è figl-" non finisce di parlarne.
"M sacc presentà sol ij. Piacere sono Soleil, sua figlia" indico mio padre.
"C bell caratterin ca ten figlijt" dice Don Salvatore.
Improvvisamente mi vibra il telefono.
È la mia amica Nunzia.
"Pà rispong nattim e veng" dico per poi allontanarmi.
"Pront?"
"Weee stronz"
"C buo "
"Staser vulimm ij a discotec?"
"Nun o sacc Nunzia"
"E ja solé"
"Vabbuò a che ora?".
"E nov fatt truà pront" per poi attaccare.
Mi avvicino a mio padre.
"Pà staser vac a discotec, ij mo m'abbij a cas" dico.
"Vabbuò però statt accort...ah no solé aspiett nattim" dice mio padre bloccandomi.
"Ric" dico.
"Puort chest nun s po maij sapé" mi da una pistola.
"Vabbuò, c sntimm chiú tard" dico per poi mettere la pistola nella borsa.
Lo so che mi ha dato una pistola, e non è una cosa normale ma l'ho sempre portata con me
Siamo una famiglia di camorristi, non ci si deve essere nemmeno sorprendere.
Quando arrivo a casa, trovo mamma, con l'estetista mentre gli fa la manicure.
"Solé aro stiv?" Dice mamma
"So stat cu papà, comunque staser ij vac a discotec" dico
"Statt accort" dice mia mamma.
"Eh" per poi salire sopra.
Quando si fa sera, sto aspettando Nunzia che viene.
Mi sono vestita con un vestitino nero attillato con lo spacco sulla gamba.
Molto sexy.
Squilla il telefono.
"Scinn"
attacco senza rispondere per poi scendere.
Vedo Nunzia sulla moto.
La saluto per poi salire con lei.
Arriviamo fuori la discoteca.
Mentre stiamo per entrare sentiamo degli spari.
Spari davvero allucinanti.
"Solé jammuncenn" urla Nunzia.
"No vattenn tu si vuò, ij aggià capí chi so" dico per poi prendere la pistola.
Mi avvicino con la schiena vicino al muro per poi strusciare vicino, arrivando agli spari.
Esco fuori dal muro e punto la pistola.
Davanti mi trovo Nazario valletta
Fa parte di un'altra famiglia di camorristi, a cui noi siamo rivali.
"Oh guard chi c sta?" Dice Nazario che sta puntando la pistola ad una bambina.
"NAZARIO ACAL CHELL SFACCIMM I PISTOL. È NA CRIATUR" dico arrabbiata.
"E pkke? Tant primm o po' tutt quant amma murí" dice lui
"Tu sì pazz, frniscl sennò sta pallottl ta rong ij nfront" ringhio.
"AH SI? ALLÒ SPAR PRIMM A ESS" Urla e prima che premeva il grilletto, lo faccio io.
Uno
Due
Tre
Dritti nel petto.
Vedo il suo corpo cadere a terra inerme.
La bambina corre verso di me piangendo e mi abbraccia.
"Grazie" piange a singhiozzo.
"Piccola ci sono io con te okay? Posso sapere i tuoi genitori dove sono?" Chiedo dolcemente piangendo.
Sgrana gli occhi per poi buttarsi nelle mie braccia.
"S-sono m-morti a causa sua" balbetta per poi indicarmi Nazario.
Piango per poi abbracciarla più forte.
Giuro su chi voglio che nella mia vita non ho mai buttato una lacrima.
Ma su questo non posso non farlo.
Ha perso i suoi genitori.
E non so nemmeno il dolore che starà provando.
Mi metto alla sua altezza e la consolo, per poi abbracciarla.
Sento da lontano le sirene dei carabinieri, e quella dell'autombulanza.
Alla bambina la portano via mentre a me lasciano lì.
"Salve, la prego di venire con noi in caserma" mi strattonano in macchina.
Quando arriviamo fuori la caserma, mi fanno entrare e accomodare.
"Bel modo di passare l'estate" dice il carabiniere.
"E fatt suoij?" Dico
"La consiglio di moderare i termini" mi punta il dito contro.
"E io le consiglio di non farmi arrabbiare" sorrido antipatica
"Okay adesso ho paura" dice ironicamente.
"Jamm annanz" roteo gli occhi.
"Allora a chi ha sparato precisamente?" Dice il carabiniere.
"Credo che già o sapit" dico sorridendo da antipatica.
"Ah sì certo Nazario valletta, figlio di un boss nonché capo branco di tutti i clan qui a Napoli. Lei è in un bel guaio lo sa?" Dice il carabiniere.
"Ja ricitm in qual carcere m sbattit" dico impazientita.
"L'Ipm" dice.
"Nun vec l'or" dico facendo un sorrisetto manipolatore.
"Tenetela rinchiusa qua, e domani mattina alle 8 la voglio puntale" dice
"lo sia prima lei, sà le si intravedono tante occhiaie" dico in italiano antipatico
"Portatela via" dice il carabiniere.
"O sacc a verità fa mal" dico per poi uscire
Mi fanno accomodare dentro una specie di cella.
"Aggià rurmí ngopp a sta panchin?" Dico
"Beh si" dice il carabiniere.
"Nun m rat manc na copert?" Chiedo arrabbiata.
"È già tanto che ti faccio dormire sulla panchina" dice lui
"Comandi tu qua dentro? Beh no" dico.
"Stamm assntí stronzet-" dice il carabiniere ma viene interrotto da un suo collega
"Oh nun c ricr nient, tanto le conseguenze le subirà domani dai suoi nuovi coinquilini" dice per poi chiudere la cella.
"Beh grazij ro compliment" dico in un sussurro.
Mi accovaccio su me stessa per poi addormentarmi.

NON LASCIARMI MAI|🐻❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora